Guerra in Ucraina, a che punto è la controffensiva di Kiev: cosa sappiamo
Per l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia "la cosiddetta controffensiva ucraina può considerarsi conclusa". Il generale ucraino Oleksandr Syrskyi ha però precisato che le forze ucraine "sono preparate" e "stanno dando al nemico una degna risposta". Intanto Mosca punta ad Avdiivka. Secondo una fonte Nato,l'Ucraina avrebbe “recuperato il 50% circa del terreno occupato dai russi in un anno"
- Continuano gli attacchi russi su Avdiivka, città del Donetsk diventata obiettivo di quella che il portavoce del Consiglio di sicurezza statunitense, John Kirby, ha definito una "nuova offensiva". Una mossa che confermerebbe la volontà di Mosca di non rinunciare alla sua operazione su vasta scala, limitandosi a difendere le posizioni acquisite dalla controffensiva ucraina
- Per l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia "la cosiddetta controffensiva ucraina può considerarsi conclusa". Sul fronte orientale la situazione è difficile, per stessa ammissione dei vertici militari di Kiev. I combattimenti nel nord-est dell'Ucraina sono "peggiorati in modo significativo", soprattutto nella zona di Lyman e Kupyansk, e "continuano pesanti combattimenti" con decine di assalti quotidiani, come ha riferito il comandante delle forze di terra, il generale ucraino Oleksandr Syrskyi
- Nonostante gli ostacoli, le forze ucraine "sono preparate" e "stanno dando al nemico una degna risposta", rivendica Syrskyi, ma è innegabile che la spinta della controffensiva ucraina stia andando a scemare. L’inverno in arrivo, inoltre, renderà più complicate le strategie di Kiev. Anche Mosca, però, fatica a ottenere grandi conquiste nonostante gli sforzi. Per i russi Avdiivka sarebbe un trofeo da esibire in patria per migliorare il morale delle truppe e per tenere sotto controllo l'insofferenza crescente della società civile
- Le forze di Mosca stanno cercando di catturare la roccaforte per impedire all'esercito di Kiev di "controllare una sezione molto seria del fronte vicino a Donetsk" e perché "capiscono che se conquistano le alture di Avdiivka, sarà più facile per loro raggiungere Pokrovsk" e gli altri insediamenti, come spiega il capo dell'amministrazione militare Vitaly Barabash. Al momento, però, "non sono riusciti a prendere nessuna altura strategica"
- Nonostante negli scorsi giorni le forze russe siano "avanzate a sud di Krasnohorivka (5 km a nord di Avdiivka) e a sud-est di Pervomaiske (11 km a sud-ovest di Avdiivka)", l'Institute for the study of war sostiene che il 13 ottobre l'offensiva in quella direzione abbia subito "battute d'arresto" significative. La città però resta circondata e gli aiuti umanitari per le 1.620 persone rimaste nell'insediamento sono stati bloccati. Prima della guerra lì vivevano in più di 32mila. Molti sono scappati, tanti sono rimasti uccisi
- Una fonte Nato a Bruxelles ha spiegato che la controffensiva dell'Ucraina "non è in stallo, anche se non sta avanzando così rapidamente come a qualcuno piacerebbe". I russi, prosegue la stessa voce, sono preparati con una forte linea difensiva e “hanno dispiegato un'enorme quantità di mine". Motivo per cui il presidente russo Vladimir Putin crede di poter vincere la guerra e rimane "fiducioso" nella possibilità di "sconfiggere Kiev militarmente", almeno nell'est dell'Ucraina, perché "è convinto che il tempo lavori a suo favore"
- Tuttavia, nessuno si aspettava una controffensiva lampo: "Si sapeva che sarebbe durata mesi". In ogni caso, secondo la fonte, l'Ucraina finora "ha recuperato il 50% circa del terreno occupato dai russi in un anno"
- La fonte definisce la guerra in Ucraina ormai una “guerra di attrito”, in cui conta sempre di più la logistica e la produzione dell'industria bellica. Fra le principali problematiche c’è proprio il costante consumo di munizioni, sia dal fronte ucraino sia da quello russo. "L'attuale tasso di consumo dell'Ucraina" di munizionamento "è molto più alto del nostro tasso (della Nato, ndr) di produzione". Tuttavia, diversi alleati hanno "piazzato grossi ordinativi", che consentono alle industrie di pianificare e di investire
- Il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirilo Budanov, in un'intervista a Ukrainska Pravda ha detto che la Russia può permettersi di rimanere in guerra con l'Ucraina al massimo fino al 2026: "Dal punto di vista economico, la Russia può permettersi (la guerra) senza problemi fino al 2025. In termini di quantità di equipaggiamento, durerà al massimo fino al 2026”. Mosca dispone di risorse umane sufficienti per molto tempo, spiega, ma problemi di tipo economico e tecnologico limiteranno le sue capacità belliche
- Rispondendo poi a una domanda su una possibile terza guerra mondiale alla luce dei conflitti in corso, il capo dell'intelligence militare ucraina ha risposto: "Questa è la mia valutazione soggettiva: sulla base della totalità della geografia, vediamo diversi conflitti che a prima vista sembrano regionali, ad eccezione dell'Ucraina, ma sono tutti collegati dagli stessi Paesi coinvolti in questi processi. Quindi sì, dopo tutto credo che ci stiamo avvicinando alla guerra globale abbastanza rapidamente"