Incendio discoteca Murcia, locale doveva essere chiuso. Ipotesi cortocircuito
Nel 2022 la discoteca aveva ricevuto l'ordine di chiudere per una serie di irregolarità. A renderlo noto è stato il Comune di Murcia. Già nel 2009 uno dei due locali travolti dalle fiamme, il Teatre, venne evacuato dopo che alcuni cavi elettrici della facciata avevano preso fuoco
- C'è l'ipotesi corto circuito tra le cause del rogo della discoteca di Murcia, in Spagna, che ha provocato 13 morti. Le fiamme sono divampate alle 6 del mattino dell'1 ottobre e hanno avvolto tre locali adiacenti. I cinque dispersi sono stati ritrovati sani e salvi: lo ha dichiarato il delegato del governo della citta' nel Sud della Spagna, Francisco Jime'nez
- Nel 2022 la discoteca aveva ricevuto l'ordine di chiudere per una serie di irregolarità. A renderlo noto è stato il Comune di Murcia. Tuttavia, né l'attuale vicesindaco del Pp, né il precedente assessore Andrés Guerrero (Psoe), hanno saputo spiegare perché dall'emissione dell'ordinanza di chiusura, nel gennaio del 2022, sino alla tragedia di ieri, nessuno ha fatto alcuna ispezione per verificare il rispetto di tale ordine di chiusura. "È impossibile sapere se un locale è aperto o meno, anche se c'è un ordine di chiusura", ha detto oggi il sindaco
- Già nel 2009 uno dei due locali travolti dalle fiamme, il Teatre, venne evacuato dopo che alcuni cavi elettrici della facciata avevano preso fuoco
- Dalle prime ricostruzioni non ufficiali pare che le fiamme siano partite ancora una volta da questa discoteca per poi avvolgere il locale accanto, la Fonda Milagros, dove sono stati trovati la stragrande maggioranza dei corpi senza vita
- Pare che nel primo locale tutti siano riusciti a uscire e salvarsi in tempo. Invece nella Fonda Milagros il fuoco è arrivato all'improvviso. Le fiamme avrebbero raggiunto rapidamente il tetto che è crollato sul primo piano del locale, dove i clienti presenti non hanno avuto scampo
- L'ansia dei parenti di chi manca all'appello cresce di minuto in minuto. La autorità li hanno raccolti per tutto il giorno in un palasport poco lontano, assistiti da psicologi. Il padre di una ragazza che risulta ancora scomparsa ha fatto ascoltare ai media il drammatico vocale inviato dalla figlia, alle 6, nel momento dello scoppio dell'incendio
- Come testimoniato da diversi sopravvissuti, la corrente era andata via mentre si avvicinavano le fiamme. La tragedia ha sconvolto tutto il Paese. Il premier Pedro Sanchez sui social ha espresso il suo cordoglio alle vittime e alle loro famiglie, mentre la città e la Regione di Murcia hanno dichiarato tre giorni di lutto
- Il delegato del governo della città nel Sud della Spagna, Francisco Jime'nez, ha chiesto pazienza per quanto riguarda l'origine dell'incendio e l'identificazione dei corpi perché in molti casi sono irriconoscibili, e ha spiegato che "i migliori esperti della Polizia Nazionale sono a Murcia, sia in termini di identificazione che di riconoscimento"
- Non è la prima volta che la Spagna vive stragi simili: il più grave incendio in una discoteca spagnola risale al 17 dicembre 1983, quando le fiamme devastarono i locali dell'Alcalà 20, un locale di gran moda nel centro di Madrid. Quel disastro provocò una bufera politica visto che le indagini dimostrarono che a rendere ancora più tragica la catastrofe fu un guasto all'impianto di illuminazione e una porta di sicurezza chiusa
- Dopo quell'incendio la Spagna approvò un pacchetto di norme molto severe per aumentare la sicurezza nei locali. Ma nel 1990 le fiamme nella discoteca Flying di Saragozza uccisero ancora 43 persone