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Russia, incontro Putin-Erdogan: “Mosca aperta ai negoziati per accordo sul grano”

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©Getty

A Sochi, alle 12 italiane, è iniziato il faccia a faccia tra il presidente turco e il suo omologo russo durato circa 3 ore. Il punto più importante all'ordine del giorno è il corridoio del grano. "La Russia è pronta per il rilancio dell'iniziativa (sull'esportazione di grano) del mar Nero", ha detto Erdogan. Tra i temi anche guerra in Ucraina, scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca, gas

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La Russia "è pronta a tornare all'accordo sul grano" ma solo quando le controparti applicheranno i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi. Queste le parole del presidente Vladimir Putin nella conferenza stampa congiunta con quello turco Recep Tayyip Erdogan dopo il loro incontro a Sochi, in Russia. Il faccia a faccia è durato circa 3 ore. Il punto più importante all'ordine del giorno è stato appunto il corridoio del grano. "La Russia è pronta per il rilancio dell'iniziativa (sull'esportazione di grano) del mar Nero. Abbiamo preparato - ha confermato anche Erdogan durante la conferenza stampa - alcune proposte assieme all'Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi". Oltre al grano, i temi sul tavolo sono diversi: dalla guerra in Ucraina allo scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca, fino alla questione del gas (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).

Il focus sul grano

Tra i focus dell’incontro, si è parlato, in particolare, di un possibile rilancio del patto del 2022 che aveva permesso l'esportazione in sicurezza del grano ucraino attraverso il Mar Nero. La Russia lo ha interrotto a metà luglio, vincolando il suo rinnovo all'applicazione del memorandum tra Mosca e l'Onu per togliere tutti gli ostacoli alle esportazioni dei cereali e dei fertilizzanti russi provocati dalle sanzioni. "Siamo stati costretti a prendere la decisione" di uscire dall'accordo per l'export del grano ucraino attraverso il Mar Nero perché "i Paesi occidentali continuano a bloccare l'accesso degli agricoltori russi ai mercati internazionali", ha detto Putin. Per il leader russo - secondo cui la Russia "è stata ingannata dall'Occidente" - lo stop all'accordo sull'esportazione di grano dall'Ucraina attraverso il Mar Nero "non ha avuto un impatto sul mercato internazionale, i prezzi continuano a ridursi".

In arrivo accordo sul grano con sei Paesi africani

In ogni caso, ha aggiunto che "la Russia è vicina a un accordo con sei Paesi africani ai quali forniremo derrate alimentari gratuite e anche la logistica delle forniture". Nello specifico, nelle prossime settimane la Russia finalizzerà i preparativi per inviare gratuitamente grano a sei Paesi africani poveri, a ciascuno dei quali saranno fornite dalle 25.000 alle 50.000 tonnellate di cereali. Quest'anno, ha aggiunto Putin, si prevede in Russia un raccolto di 130 milioni di tonnellate di grano, di cui 60 milioni potranno essere esportati. L'omologo turco ha confermato di aver "discusso a lungo" dell'accordo sul grano nei suoi colloqui a Sochi e ha ricordato che l'intesa per l'export di prodotti alimentari dal Mar Nero "ha giocato un ruolo enorme nella prevenzione della crisi alimentare" e "funge da 'respiratore'' per chi è nel bisogno, come ad esempio in Africa. Il presidente Erdogan ha dichiarato poi che Ankara ha preparato nuove proposte con le Nazioni Unite per rilanciare l'accordo sull'esportazione di grano dall'Ucraina. "Abbiamo preparato un nuovo pacchetto di proposte in consultazione con le Nazioni Unite. Credo che sia possibile ottenere risultati. Credo che presto verrà raggiunta una soluzione che soddisferà le aspettative della Turchia".

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Gli altri temi

Per Putin l'incontro con il presidente turco è stato ''un successo''.  Tra i vari temi si è parlato anche della guerra in Ucraina. La Turchia è pronta a fare la sua parte affinché Russia e Ucraina abbiano negoziati diretti, ha detto Erdogan. Mentre il presidente russo ha definito la controffensiva delle forze armate ucraine un "fallimento". Putin ha ricordato che bozze di accordo tra Mosca e Kiev erano state raggiunte lo scorso anno con la mediazione della Turchia, ma poi il governo ucraino "le ha gettate nella spazzatura". Ora ci sono iniziative di cui si parla, ha aggiunto Putin, ma non sono state discusse con Mosca, e quindi "non percepiamo nulla di nuovo", ha affermato. Erdogan ha invece invitato l'Ucraina ad "ammorbidire il suo approccio per potere compiere dei passi insieme alla Russia". 

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"Scambio completo d'informazioni"

Alla prima parte dei colloqui, durata un'ora e mezza, hanno partecipato anche i rispettivi ministri degli Esteri e della Difesa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskoc ha detto che è stata "molto costruttiva" con uno "scambio completo di informazioni" e una "analisi esaustiva delle relazioni bilaterali".

I rapporti tra Erdogan e Putin

Quello di oggi è il primo incontro di Erdogan con Putin da ottobre. L'obiettivo del presidente turco è che i colloqui sul trasporto dei cereali possano diventare un trampolino di lancio per negoziati di pace più ampi tra Kiev e Mosca. Erdogan è uno dei pochi leader della Nato a mantenere rapporti con Putin. La loro relazione, stretta ma a volte tumultuosa, sembra essere diventata più forte da quando la Russia ha lanciato la cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina nel febbraio 2022. La decisione di Putin di tagliare e rinviare i pagamenti turchi per il gas russo ha contribuito ad attenuare gli effetti della crisi economica, che è quasi costata a Erdogan la rielezione a maggio. Da parte sua, Istanbul ha deciso di non aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca ed è diventata luogo privilegiato per l'accesso dei russi a diversi prodotti e servizi. Erdogan, tuttavia, di recente ha irritato Mosca per aver fornito armi all'Ucraina sostenendo la sua ambizione di aderire alla Nato.

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Tajani: “Un incontro importante”

Quello di oggi tra Erdogan e Putin "è un incontro importante e credo che si debba fare di tutto per trovare un accordo su tutte le questioni che riguardano la guerra”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando coi giornalisti durante la visita alla Città Proibita a Pechino. “L'accordo sulla via del Mar Nero, che deve portare grano anche a molti Paesi africani, deve essere perseguito. Bene se Erdogan promuove questa operazione, che è un piccolo passo verso la pace", ha aggiunto.

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