
Guerra, la Wagner punta al corridoio di Suwalki. Cos’è e perché spaventa la Polonia
Lo scorso weekend, il premier polacco Morawiecki ha lanciato un nuovo allarme: un centinaio di miliziani della Wagner si sarebbero spostati dalla Bielorussia alla striscia di terra che collega l'enclave russa di Kaliningrad a Minsk e che si trova fra due Stati della Nato, non solo Polonia ma anche Lituania. E ancora una volta si alzano i timori che la guerra tra Russia e Ucraina possa sconfinare in altri Paesi europei

Ancora una volta si alzano i timori che la guerra tra Russia e Ucraina possa sconfinare in altri Paesi europei, peraltro membri della Nato. Con tutte le preoccupazioni che questo comporta. L’allarme è arrivato nel weekend scorso dalla Polonia. Si parla del presunto spostamento di un centinaio di mercenari Wagner (in foto, con il loro leader Yevgeny Prigozhin) dalla Bielorussia a quello che conosciamo come il corridoio di Suwałki
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È una zona strategica quella che sarebbe finita nel mirino dei militari della Wagner: collega l'enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia e si trova proprio fra due Stati dell’Alleanza, Polonia e Lituania. Così, a Varsavia si torna a evocare una nuova possibile minaccia. “È un passo verso un ulteriore attacco ibrido al territorio polacco", ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki
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"Abbiamo informazioni secondo cui oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso il corridoio di Suwałki. Probabilmente saranno travestiti da guardie di frontiera bielorusse e aiuteranno gli immigrati clandestini a entrare nel territorio polacco (...) ma forse cercheranno anche di infiltrarsi in Polonia fingendosi immigrati clandestini", ha aggiunto Morawiecki (in foto)
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Il corridoio di Suwalki è una sottile striscia di terra lunga 65 km, praticamente disabitata, tagliata solamente da una singola ferrovia e da due arterie stradali. Prende il nome dalla città polacca di Suwalki
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Da tempo gli analisti ne parlano come del potenziale tallone d'Achille della Nato nella zona: se la Russia decidesse d'invaderla militarmente, diventerebbe un cuneo fra la Polonia e i tre Stati baltici (Lituania, Lettonia e Estonia)
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Nell'eventualità in cui scoppiasse un conflitto tra Russia e Nato, gli Stati membri dovrebbero quindi puntare molto sulla tutela del corridoio di Suwalki per evitare che cada sotto il controllo delle truppe di Mosca (o della Bielorussia e della Wagner), isolando di fatto gli Stati baltici

Adesso il problema che riguarda il corridoio è che tocca anche la Bielorussia, fedelissima al Cremlino di Putin, che al momento – dopo quello che era sembrato un tentato golpe ai danni di Mosca, su cui però restano ancora molte incertezze - ospiterebbe buona parte dell’esercito privato di Yevgheny Prigozhin (in foto)

Resta comunque da capire l’effettivo contributo che le milizie Wagner in Bielorussia potrebbero dare al conflitto. Anche perché non è nemmeno chiaro quanti siano effettivamente i militari stanziati nel Paese di Lukashenko (in foto)

E non si sa nemmeno con precisione per quale motivo adesso Prigozhin e le sue milizie si trovano in Bielorussia. La versione ufficiale le vede impegnate nel compito di aiutare le truppe di Minsk nelle operazioni di addestramento

In molti hanno però sollevato dubbi su questa versione dei fatti. Intanto, la presenza delle milizie potrebbe farsi di nuovo più forte anche in Africa. Lo scorso 28 luglio, scrive il Corriere della Sera, Prigozhin è infatti stato visto al summit Russia-Africa di San Pietroburgo. E anche dalla Libia sarebbe stata segnalata la presenza dei mercenari russi, con la presunta cooperazione dell'Egitto e dei figli di Khalifa Haftar
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