Corano bruciato in Svezia, Rabat richiama ambasciatore. Erdogan: "Arroganza occidentale"

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Il gesto è stato condannato come "offensivo e irresponsabile". L'autore è stato un iracheno di 37 anni fuggito dal suo Paese. L’uomo prima aveva chiesto l’autorizzazione, accordata poi dalla polizia svedese, in concomitanza con l'inizio della tre giorni di festa musulmana dell’Eid al-Adha. Il presidente turco Erdogan "Insegneremo ai monumenti occidentali di arroganza che insultare i musulmani non è libertà di pensiero", ha detto. Talebani: "Rogo Corano odioso, Paesi musulmani reagiscano"

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Il Marocco ha deciso di richiamare il proprio ambasciatore in Svezia dopo che, nelle scorse ore, una copia del Corano è stata bruciata a Stoccolma. Il gesto è stato condannato come "offensivo e irresponsabile". L'autore è stato un iracheno di 37 anni fuggito dal suo Paese, il suo nome è Salwan Momika. L’uomo aveva chiesto l’autorizzazione alla manifestazione, accordata poi dalla polizia svedese, proprio in concomitanza con l'inizio della tre giorni di festa musulmana dell’Eid al-Adha. La protesta è avvenuta di fronte alla grande Moschea di Stoccolma, la Medborgarplatsen Camii, nel quartiere centrale di Sodermalm. Diverse persone sono accorse per contestare contro il rogo e una di questa è stata fermata dalla polizia per aver tentato di lanciare una pietra.

La nota del ministero degli esteri marocchino

"Il governo svedese, ancora una volta, ha autorizzato una manifestazione durante la quale è stato bruciato il sacro Corano davanti a una moschea di Stoccolma", ha spiegato il ministero degli Esteri marocchino, in una nota. "Questo nuovo atto offensivo e irresponsabile ignora i sentimenti di oltre un miliardo di musulmani, in questo periodo sacro del grande pellegrinaggio alla Mecca e della festa benedetta di Eid Al-Adha", viene spiegato in concomitanza con il richiamo dell’ambasciatore. Di fronte a queste “provocazioni ripetute, commesse sotto lo sguardo compiaciuto del governo svedese", l'ambasciatore del Marocco in Svezia, Karim Medrek, in carica dal 14 dicembre 2021, "è richiamato per consultazione nel Regno a tempo indeterminato", conclude poi il comunicato. 


Le critiche di Usa e Turchia

Il gesto è stato criticato da Washington ma anche da Ankara. "Condanno l'atto spregevole commesso in Svezia contro il Corano, il nostro libro sacro, durante il primo giorno dell'Eid-al-Adha". Questo il pensiero del ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, espresso su Twitter. "È inaccettabile permettere queste azioni dietro il pretesto della libertà di espressione, tollerare un atto atroce di questo tipo significa esserne complici", ha scritto ancora. Tra l’altro già lo scorso gennaio un estremista di destra svedese-danese aveva bruciato una copia del Corano nei pressi dell'ambasciata turca a Stoccolma, alimentando l'ira del mondo musulmano.  

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La reazione della Turchia

 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha reagito con molta forza alla decisione della Svezia, un evento che rischia di rendere ancora più complicate le 'chance' del paese nordico di entrare rapidamente nell'Alleanza Atlantica. "Alla fine insegneremo ai monumenti occidentali di arroganza che insultare i musulmani non è libertà di pensiero", ha detto. La Turchia, ha aggiunto, reagirà "nel modo più forte fino a quando non verrà condotta una lotta decisa contro le organizzazioni terroristiche e i nemici dell'Islam".

La condanna dei Talebani

Condanna anche dai talebani, che hanno invitato i Paesi islamici a reagire e prendere misure di rappresaglia: l'invito è arrivato da Abdul Qahar Balkhi, portavoce del ministero degli Esteri del governo talebano. "Il Ministero degli Affari Esteri Afghanistan condanna nei termini più forti il rogo di una copia del Sacro Corano da parte di un estremista liberale, nonché il permesso (per questo atto; ndr) da parte delle autorità svedesi con il pretesto della libertà di parola. Permettere tali deprecabili azioni di fronte a una moschea in uno dei giorni più santi dell'Islam dimostra un straordinario disprezzo da parte delle autorità svedesi per questa religione e i suoi quasi due miliardi di seguaci". Balkhi ha dunque invitato i Paesi e le organizzazioni islamiche, in particolare l'Organizzazione della cooperazione islamica, a "prendere tutte le misure necessarie".

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