Introduzione
Gli Stati Uniti stanno schierando nuovi aerei militari in Medio Oriente, mentre le tensioni nella regione aumentano e cresce l’ipotesi di un possibile attacco statunitense contro l’Iran. Immagini e dati di tracciamento dei voli mostrano il dispiegamento di caccia F-35 e aerei cisterna verso l’area. Inoltre, circa 30 aerei cisterna americani hanno lasciato le loro basi negli Stati Uniti, per dirigersi verso l’Europa. Ma il segnale più significativo delle intenzioni statunitensi potrebbe arrivare da un velivolo ancora assente dai radar: il bombardiere B-2, progettato per missioni strategiche contro obiettivi protetti. Ecco perché gli Stati Uniti stanno rafforzando la propria presenza aerea nella regione e in Europa e perché monitorare i movimenti di determinati aerei può offrire indizi importanti su eventuali sviluppi militari futuri (GUERRA ISRAELE-IRAN: LE NOTIZIE IN DIRETTA).
Quello che devi sapere
Perché gli Usa stanno inviando altri aerei in Medio Oriente?
"Per avere più opzioni a disposizione", secondo l'analista militare Michael Clarke. "Hanno quattro tipi di aerei, tra cui caccia, intercettori e cacciabombardieri, tutti nella regione giusta". I nuovi arrivati potrebbero essere distribuiti in diverse basi militari statunitensi presenti nella regione: in Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Arabia Saudita. “Più aerei è meglio, ed è anche una dimostrazione di forza", ha aggiunto Clarke. “C’è anche una ragione politica dietro: mostrare agli iraniani cosa possono fare, ma anche agli altri alleati”, ha sottolineato
Quali aerei Usa sono stati inviati in Europa e Medio Oriente?
Secondo l’analisi di Sky News, più di 30 aerei militari statunitensi sono stati attivi negli ultimi tre giorni tra Europa e Mar Mediterraneo. Tra questi ci sono aerei utilizzati per la ricognizione, il rifornimento in volo e il trasporto merci. Una registrazione del controllo del traffico aereo americano suggerisce anche il trasferimento di caccia F-22 Raptor attraverso l'Atlantico. Dai dati di volo risulta che due aerei cisterna siano partiti dalla costa orientale degli Usa, probabilmente a scorta dei caccia stealth. In alcune immagini scattate in Inghilterra dal fotografo Glenn Lockett, si vedono tre aerei cisterna americani sorvolare il Suffolk, ciascuno scortato da quattro F-35. Gli F-35, tra i caccia più avanzati al mondo, sono noti per la loro capacità di eludere i radar. I tracciamenti mostrano che gli aerei cisterna sono arrivati fino al Mediterraneo prima di tornare nel Regno Unito. Ma molti dei velivoli monitorati disattivano il segnale di localizzazione durante il viaggio, il che impedisce di sapere con certezza la destinazione finale. Alcuni si sono spostati dagli Stati Uniti all’Europa, altri sono stati tracciati più vicini al Medio Oriente. Almeno cinque aerei militari americani sono atterrati all’aeroporto di Chania, sull’isola greca di Creta

Washington: “Schieramenti a scopo difensivo”
Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che i movimenti militari sono di natura difensiva, con l’obiettivo di proteggere le forze americane già presenti in Medio Oriente. In passato, gli aerei da combattimento sono stati utilizzati per abbattere droni e proiettili. Attualmente, gli Stati Uniti dispongono in Medio Oriente di circa 40.000 soldati, sistemi di difesa aerea, aerei da guerra e navi militari.
Ma mentre il conflitto tra Israele e Iran prosegue e Trump continua a minacciare Teheran, è possibile che Washington voglia mantenere aperte varie opzioni operative
Il B-2: il vero segnale da tenere d’occhio?
Alla domanda su quale segnale potrebbe indicare un intervento imminente degli Stati Uniti, il professor Clarke ha indicato un aereo ancora assente dai radar: il bombardiere strategico B-2. Famoso per la sua forma a triangolo e la capacità di penetrare le difese aeree nemiche senza essere rilevato, il B-2 possiede una caratteristica fondamentale in uno scenario come quello iraniano: può trasportare bombe capaci di distruggere obiettivi sotterranei. Finora Israele non è riuscito a colpire l’impianto di arricchimento dell’uranio di Fordow, protetto sotto una montagna. L'unica bomba che si ritiene sia abbastanza potente da penetrare l'impianto è la GBU-57 americana, da 14 tonnellate, talmente pesante da poter essere lanciata solo dai bombardieri strategici pesanti degli Stati Uniti. Un eventuale dispiegamento dei B-2 nella base anglo-americana di Diego Garcia, nell’Oceano Indiano, sarebbe secondo Clarke un segnale molto chiaro: “Potrebbe indicare che gli Stati Uniti stanno valutando l’uso delle bunker buster contro l’Iran”
