Alligator Alcatraz, cos'è e come funziona il centro di detenzione voluto da Trump

Mondo
©Getty

Introduzione

La struttura ha la capacità di ospitare fino a 3mila migranti, con la possibilità di aggiungerne altri. Il centro, che sorge su una ex pista d'atterraggio a meno di 50 miglia dal resort del presidente a  Miami, è già finito più volte al centro delle polemiche per le scarse condizioni di sicurezza e il trattamento riservato alle persone al suo interno. Tra loro anche due italiani, l'italo-argentino Fernando Eduardo Artese e il siciliano Gaetano Cateno Mirabella Costa

Quello che devi sapere

Costruito in appena otto giorni

'Alligator Alcatraz' è il nuovo centro di detenzione per migranti irregolari (in attesa di espulsione) voluto dall’amministrazione Trump, costruito in solo otto giorni nella regione paludosa delle Everglades, in Florida, e inaugurato lo scorso 3 luglio. Il nome della struttura allude sia alla fauna locale composta da pericolosi rettili (alligatori e pitoni) sia al nome dell'ex penitenziario federale di massima sicurezza di Alcatraz.

PER APPROFONDIRE: Due italiani sono detenuti nel centro migranti Alligator Alcatraz negli Stati Uniti

Costruito in appena otto giorni

Può ospitare fino a 3mila migranti

La struttura ha la capacità di ospitare fino a 3mila migranti, con la possibilità di aggiungerne altri, rivela la Cnn. Il centro, che sorge su una ex pista d'atterraggio a meno di 50 miglia dal resort del presidente Donald Trump a Miami, era già finito al centro delle polemiche per le dichiarazioni del presidente americano lo scorso primo luglio. Trump, visitandone gli spazi interni, aveva detto: "Insegneremo loro come scappare da un alligatore se evadono dalla prigione". "Devi correre a zigzag, così le tue chance di sopravvivere aumentano dell'1%", aveva ironizzato il tycoon.

pubblicità

Deportazione come unica via d'uscita

Il presidente aveva descritto, poi, la struttura come destinata ad accogliere "alcuni dei migranti più minacciosi, alcune delle persone più feroci del pianeta" sottolineando come il complesso fosse circondato da "migliaia di paludi insidiose" e che l’unica via d’uscita fosse davvero la deportazione.

Le controversie legate alla sicurezza

Controverso è anche il tema della sicurezza del centro detentivo. Sky News aveva riportato la notizia di allagamenti e cavi elettrici scoperti che, a contatto con l'acqua durante le frequenti tempeste, avrebbero esposto i detenuti a enormi rischi mortali. La struttura, come rivelato da Cnn, sarebbe composta da tende e roulotte, soluzioni precarie specialmente per una zona soggetta a frequenti uragani.

pubblicità

Da 200 telecamere a 8.500 metri di filo spinato

I funzionari della Florida affermano che il sito è dotato di almeno 200 telecamere di sicurezza, 8.500 metri di filo spinato e 400 addetti alla sicurezza. Le condizioni estreme meteorologiche, secondo i repubblicani, sarebbero parte integrante della strategia di deterrenza con la speranza che "i migranti se ne tornino a casa da sé". "Non possono restare bloccati da un uragano se si auto-deportano", aveva scritto su X il leader del partito repubblicano, Bill Helmich.

Le proteste delle organizzazioni ambientaliste

Anche le organizzazioni ambientaliste avevano alzato la voce puntando il dito contro il centro. Secondo 'Friends of the Everglades', il sito sorgerebbe per oltre il 96% su zone umide, circondato dal Big cypress national preserve, una riserva naturale protetta dove vivrebbero la pantera della Florida e di altre specie in via di estinzione. "È un piano crudele che minaccia un ecosistema che contribuenti statali e federali hanno speso miliardi per proteggere", aveva dichiarato la direttrice Eve Samples.

pubblicità

Anche due italiani 'ospitati' nel centro detentivo

Il progetto di Alligator Alcatraz è stato ideato dal procuratore generale dello stato James Uthmeier e sostenuto con forza da Donald Trump e dal governatore della Florida, Ron DeSantis, che lo hanno esaltato come rappresentazione della linea dura di Trump sull'immigrazione. Il Tampa Bay Times ha ottenuto un elenco di oltre centinaia di migranti che finora sono stati trattenuti ad Alligator Alcatraz e tra questi, come ha confermato la Farnesina, ci sono due italiani. Si tratta di Fernando Artese, italo argentino di 63 anni, e Gaetano Cateno Mirabella Costa, siciliano di 45 anni.

Anche due italiani  'ospitati' nel centro detentivo
pubblicità