
Guerra in Ucraina, quali sono le conseguenze del fallito colpo di stato della Wagner?
Zelensky ha subito salutato la crisi interna alla Russia come un punto a suo favore. Anche il segretario di Stato Usa Blinken ha parlato di "un ulteriore vantaggio" per la controffensiva di Kiev. Ma occorrerà del tempo per vedere come cambieranno le dinamiche sul campo di battaglia. Soprattutto perché ciò dipende anche dal destino dei miliziani ribelli di Prigozhin, che fino ad ora avevano avuto un ruolo importante negli scontri

Quali saranno le conseguenze più immediate sulla guerra in Ucraina, dopo il fallito golpe in Russia dei miliziani della Wagner? "Ho parlato con il presidente degli Stati Uniti. Abbiamo discusso delle ostilità e dei processi in corso in Russia. Il mondo deve fare pressione sulla Russia fino al ripristino dell'ordine internazionale”, ha già fatto sapere il presidente ucraino Zelensky
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A sfidare Putin è stato Yevgeny Prigozhin (in foto), il capo del gruppo di mercenari russi Wagner. La sua marcia si è fermata a 200 km da Mosca. Ed è ancora da chiarire che fine faranno ora lui e i suoi miliziani. Il Cremlino ha fatto sapere che il capo della compagnia militare andrà in Bielorussia e lui e i suoi miliziani non saranno processati per l'ammutinamento armato. Ma a molti osservatori sembra impossibile che l'ex cuoco di Putin possa sfuggire alla vendetta del presidente
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Quello che è sicuro è che nei mesi scorsi il gruppo Wagner aveva dato un contributo molto significativo al conflitto, coordinando le operazioni delle forze russe a Bakhmut: l’unica vera vittoria militare, anche se simbolica, ottenuta dalla Russia negli ultimi mesi. Ma già da alcune settimane i miliziani non erano più impiegati direttamente sul fronte
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Il parere più diffuso è che nelle sorti del conflitto tra Mosca e Kiev non cambierà molto dopo quanto accaduto in Russia, almeno nell'immediato. Sabato inoltre l’esercito russo ha lanciato più di 50 missili contro l’Ucraina (in foto), a dimostrazione del fatto che le operazioni non si erano interrotte nonostante il tentativo di golpe

Tuttavia, quanto accaduto il 24 giugno mostra delle crepe nel sistema russo. “Ogni confusione alle spalle delle linee nemiche gioca a nostro favore”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba

Zelensky dal canto suo ha subito salutato la crisi come un punto a proprio favore. Il segretario di Stato Usa Blinken ha parlato di "un ulteriore vantaggio" per la controffensiva di Kiev ricordando che lo stesso Prigozhin, sin dall'inizio, ha messo in discussione l'invasione e la gestione della guerra da parte dei generali russi

E ora c'è proprio da capire quanti soldati russi vorranno continuare a combattere. D’altra parte Putin potrebbe dare nuova linfa alla sua guerra epurando i vertici militari. Per "il momento non abbiamo notizia di nessun generale cacciato dal Cremlino", ha spiegato il segretario di Stato Usa avvertendo che bisognerà aspettare i prossimi giorni per scoprire cosa accadrà

"Stiamo monitorando la situazione in Russia, quanto è accaduto è un fatto interno e mostra l'enorme errore strategico di Vladimir Putin" nel dar vita "all'invasione illegale dell'Ucraina", ha detto intanto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un punto stampa da Vilnius con il presidente della Lituania Gitanas Nauseda. "Stiamo monitorando anche la situazione in Bielorussia e definiamo irresponsabile l'annuncio della Russia di trasferire lì armi nucleare tattiche. Non abbiamo alcuna indicazione di un possibile uso di queste armi ma restiamo vigili"

Ma l'indebolimento di Putin non è considerato un elemento positivo da tutti gli alleati. I Paesi della Nato al confine, ad esempio, temono che uno "Stato fallito che è anche la più grande potenza nucleare al mondo" sia altrettanto se non più pericoloso di una Russia aggressiva ma stabile. Questo è l'altro punto che gli Stati Uniti stanno esaminando molto attentamente con i loro partner. L'Armageddon nucleare evocato da Biden mesi fa è stato evitato? O solo rinviato?
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