L’ex deputato russo e capo politico dell'unità militare Legione “Libertà alla Russia” spiega che a Mosca “c’è un Parlamento-ombra” e che molte persone considerano l’ipotesi di sostituire il presidente perché “è sempre più ovvio che la guerra ormai è persa”. La Russia del futuro “farà parte della famiglia delle nazioni civilizzate, che si uniscono all’Unione europea, alla Nato”. E sull’ipotesi di una sollevazione popolare nel Paese dice: “È possibile, ma credo ci sia bisogno di un sostegno armato dall’esterno”
“Ho molti contatti in Russia, alcuni di questi sono legati alle autorità attuali. Non voglio dire che in Russia vedo molte persone che stanno lavorando per sostituire Putin, ma posso dire che molte persone stanno pensando a questo in maniera attiva. La situazione in Ucraina avanzerà e sarà sempre più ovvio e chiaro che la guerra ormai è persa e alcuni di questi forse entreranno in azione”. A dirlo, intervistato da Sky TG24, è Ilya Ponomarev, ex deputato della Duma di Stato per Russia Giusta e capo politico dell'unità militare Legione “Libertà alla Russia” che combatte accanto alle forze armate ucraine.
“Stiamo spostando delle forze in Ucraina”
La Legione “Libertà alla Russia” ha effettuato alcune azioni Belgorod, dopo le quali “vediamo tanti nuovi volontari - dice Ponomarev - Un pezzo del territorio russo è stato liberato e la nostra bandiera è stata issata in questo territorio, è la nascita di un nuovo territorio di un nuovo Paese. Allo stesso tempo è stato di grande ispirazione per persone in Russia che si sono volute unire alla Resistenza, hanno visto che possiamo vincere. Poi è un aiuto all’esercito ucraino in vista della controffensiva, ed è per questo che stiamo spostando delle forze in Ucraina, questo significa che molte vite saranno salvate”.
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“A Bakhmut abbiamo affrontato il gruppo Wagner”
“Abbiamo diversi gruppi, diverse parti della Resistenza che stanno lavorando a nuove azioni e su nuove questioni - spiega Ponomarev - La Legione ‘Libertà alla Russia’ è stata impiegata diversi mesi a Bakhmut dove ha affrontato il gruppo Wagner e stava combattendo fianco a fianco all’esercito ucraino e con altri reggimenti della Legione internazionale. Inoltre sto lavorando con diversi partigiani all’interno della Russia, vediamo diversi attacchi a persone che sostengono la guerra o infrastrutture militari all’interno, questi attacchi avvengono ogni giorno”. Per quanto riguarda i rapporti con Kiev, “la Legione ‘Libertà alla Russia’ è parte dell’esercito ucraino, parte della Legione internazionale e questa è parte delle forze armate ucraine. Io sono una persona indipendente e lavoro, oltre alla Legione, anche con gruppi di Resistenza all’interno della Russia che non sono legati a qualcuno e agiscono in maniera indipendente”. E interpellato sul suo rapporto con Prighozin, il capo della Wagner, dice: “Una volta l’ho visto in passato, quando era un cameriere nel suo ristorante a San Pietroburgo. L’ho visto solamente quella volta e stava servendo Putin e altre persone, da allora non l’ho più incontrato, ma penso sia una dei maggiori criminali di guerra che devono andare incontro alla giustizia”.
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“C’è un Parlamento-ombra in Russia”
Potrebbe esserci un golpe di destra contro Putin? “No, ci sono persone di diversi background politici che stanno lavorando contro Putin - dice Ponomarev - Ci sono posizioni che vanno dagli ultranazionalisti all’interno della Russia ad altri che sono patrioti, altri che invece vogliono attaccare ancora di più l’Ucraina, altri con posizioni più liberali che pensano che questa guerra sia avventata e pericolosa. Si vede molta Resistenza anche dal popolo, dalle persone normali che sono ormai stanche di questo regime e vogliono essere altrove, vogliono che questo sistema sia rimpiazzato”. “Vediamo un crescente consenso, ma la questione principale è l’alternativa politica che verrà dopo Putin, ed è questo di cui dobbiamo discutere - aggiunge - Infatti c’è un Parlamento-ombra in Russia che è stato costituito recentemente da diversi ex membri della Duma che sono stati eletti in diversi mandati. Penso che questa possa essere l’alternativa che stiamo cercando, perché stiamo cercando di lavorare sulla nuova legislazione, la nuova Costituzione”.
“Una sollevazione popolare in Russia? Solo col sostegno armato”
“Penso sia possibile” una sollevazione popolare in Russia, dice Ponomarev, “ma credo ci sia bisogno di un sostegno armato dall’esterno ed è per questo che la Legione ‘Libertà alla Russia’ e altre organizzazioni militari in ucraine formate da russi potranno aiutare. Non penso che vedremo delle rivolte nel regime attuale semplicemente con movimenti pacifici, abbiamo visto in passato che questi non hanno funzionato, ma quando vedranno che non sono soli, che ci sono persone armate pronte a proteggerli, allora penso che vedremo milioni di persone per le strade”.
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“Per la Russia un futuro nell’Ue e nella Nato”
La Russia del dopo Putin, dice Ponomarev, “sarà un Paese decentralizzato, un Paese governato dalle comunità locali. Sarà una Russia che farà parte della famiglia delle nazioni civilizzate, che magari si uniscono all’Unione europea, alla Nato o ad altre organizzazioni internazionali. Ma la cosa più importante è che non sarà più un impero, una prigione: coloro che vorranno lasciare il paese potranno farlo, non ci saranno esercizi di potere, dobbiamo dare a tutti tutte le opzioni, le persone che vogliono rimanere o lasciare il Paese potranno farlo”. E un’alleanza con l’estrema destra nazionalista non porterebbe il rischio di un’altra dittatura? “Non penso ci sia il rischio di sostituire una dittatura con un’altra, il maggior rischio è quello di non arrivare a Mosca. Alcuni Paesi occidentali, soprattutto quelli europei, sono pronti ad accettare il fatto che Putin sarà rimpiazzato con qualcun altro. Se ci sarà la Legione "Libertà alla Russia" o altri reggimenti miliari a Mosca? No. Noi stiamo parlando della sostituzione totale del sistema attuale e dello stabilire, quindi, una democrazia moderna”.