
Francia, ancora proteste in tutto il Paese contro la riforma delle pensioni. FOTO
A Parigi decine di arresti e scontri tra la polizia e coloro che manifestano contro il nuovo regime pensionistico voluto dal presidente Emmanuel Macron, che ieri lo ha fatto approvare in modo blindato dall’Assemblée Nationale. Disordini anche a Nantes e Rennes

Ancora tensioni a Parigi e in tutta la Francia per la riforma delle pensioni. Nel pomeriggio ci sono state diverse cariche della polizia contro i manifestanti nel 13° arrondissement, dove si sarebbe dovuta tenere una manifestazione
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Fonti di polizia hanno fatto sapere che decine di persone sono state arrestate per le proteste avvenute nel 13°arrondissement di Parigi
Francia, riforma pensioni passa senza voto parlamentare. Proteste
Un piccolo gruppo di manifestanti avrebbe dovuto riunirsi alla manifestazione del sindacato regionale CGT Ile-de-France a Place d'Italie. Il loro numero però è esponenzialmente cresciuto, dato che i manifestanti che avrebbero dovuto partecipare alla manifestazione di Place de la Concorde, vietata dalla prefettura di polizia, si sono recati lì
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Il divieto di Place de la Concorde è arrivato nel pomeriggio dalla prefettura di Parigi, che aveva proibito per motivi di sicurezza gli assembramenti in Place de la Concorde e sugli Champs-Elysées e dintorni. "Le persone che tenteranno di raggrupparsi saranno sistematicamente sgomberate dalla polizia" e potranno essere multate, spiegava una nota diramata dalla prefettura
Riforma pensioni Francia, proibite proteste a Place de la Concorde
Tale divieto nasce da quanto successo venerdì sera, quando in quattromila si sono radunati intorno all'obelisco della Concorde per manifestare. A poche decine di metri, dall'altra parte della Senna, la blindatissima Assemblée Nationale, dove il governo ha sfidato la rabbia popolare imboccando la scorciatoia della "fiducia" per far passare una legge che impone l'aumento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni, invisa al 70% dei francesi
Francia, ancora proteste. Scontri a Place de la Concorde
Secondo i media francesi, ci sono stati momenti di tensione anche a Nantes, dove circa 6mila persone sono scese in piazza e in alcuni punti hanno eretto barricate dando alle fiamme cassonetti ed altri oggetti
Riforma pensioni Francia, scontri e fiamme a Parigi
Manifestazioni anche a Rennes, dove un migliaio di persone sono rimaste bloccate in un centro commerciale dopo che una manifestazione studentesca ha tentato di fare irruzione nel complesso

A Le Mans, davanti alla Prefettura che aveva a sua volta vietato assembramenti, alcuni esponenti sindacali e manifestanti hanno lanciato rotoli di carta igienica contro i cancelli dove ha sede la rappresentanza del governo centrale

Per il presidente francese Emmanuel Macron il ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione per forzare l'adozione del testo sulle pensioni senza votazione è considerato quasi unanimemente come una battuta d'arresto, visto che aveva puntato gran parte del suo credito politico su questa riforma chiave del suo secondo mandato quinquennale

Lunedì le opposizioni tenteranno di ottimizzare l'ultima opportunità istituzionale rimasta, la caduta del governo di Elisabeth Borne e dunque anche la riforma. Per ora sono state presentate due mozioni di censura: una del Rassemblement National di Marine Le Pen, che non raccoglierebbe i voti della gauche; l'altra da parte del piccolo gruppo di deputati indipendenti Liot, che ha subito ottenuto l’appoggio da parte dell'alleanza di gauche, Nupes. Nonostante l’appoggio anche di qualche deputato dei Républicains, la mozione sembra però non avere possibilità

Per il ministro dell'Economia Bruno Le Maire, il governo non è destinato a cadere. Dopo la presentazione di mozioni di sfiducia, parlando a Le Parisien, il ministro ha detto di non credere che "ci sarà una maggioranza per far cadere l'esecutivo". "La riforma delle pensioni vale, sì o no, la caduta del governo e il caos politico? La risposta è nettamente no", ha spiegato invitando "tutti" ad "assumersi le proprie responsabilità" durante il voto delle due mozioni

Già da ieri sera è invece iniziato il blocco degli impianti della raffineria TotalEnergies di Normandia, ha annunciato oggi il segretario generale della CGT della più importante raffineria di Francia, Alexis Antonioli. La procedura di blocco richiederà comunque diversi giorni e non dovrebbe provocare penuria di carburante nell'immediato nelle stazioni di servizio francesi

Il ministro dell'Industria, Roland Lescure, in vista anche del blocco dell'altra raffineria importante, quella di PetroIneos nella regione di Marsiglia, ha assicurato ai microfoni di France Info che il governo è in grado di compiere precettazioni del personale delle raffinerie per sbloccare gli impianti: "Non vogliamo certo lasciare 65 milioni di francesi e un Paese intero bloccati da qualche decina di persone quindi, lo sciopero è un diritto inalienabile, ma il blocco di un Paese da parte di pochi individui non è possibile"
Riforma delle pensioni in Francia, ecco cosa prevede