Per motivi di sicurezza "le persone che tenteranno di raggrupparsi saranno sistematicamente sgomberate dalla polizia" e potranno essere multate, come si legge in una nota diramata dalla prefettura
Dopo gli scontri di ieri, la prefettura di Parigi ha proibito per motivi di sicurezza gli assembramenti in Place de la Concorde e sugli Champs-Elysées e dintorni, dove era in programma una nuova protesta contro la riforma delle pensioni (COSA PREVEDE) e contro il ricorso all'articolo 49 comma 3 della Costituzione per approvare la riforma ponendo la fiducia. "Le persone che tenteranno di raggrupparsi saranno sistematicamente sgomberate dalla polizia" e potranno essere multate, si legge nella nota diramata dalla prefettura.
Gli scontri del 17 marzo
La decisione della prefettura è arrivata in seguito alla seconda serata di manifestazioni che si è svolta ieri a Place de la Concorde e che ha visto la partecipazione di diverse migliaia di persone. La protesta si è conclusa con il fermo di 61 persone e danni dovuti anche all'incendio di materiali da cantiere e cassonetti di immondizie. Il 16 marzo invece i fermi erano stati 310 in tutta la Francia, di cui 258 a Place de la Concorde. Ieri, inoltre, sono state presentate due mozioni di censura contro il governo, che giovedì era ricorso all'articolo 49 comma 3 della Costituzione per forzare l'adozione del testo sulle pensioni senza votazione (tranne in caso di censura). L'intersindacale ha indetto manifestazioni per oggi e domani, oltre a una nona giornata di scioperi e dimostrazioni giovedì contro la riforma, che include l'estensione dell'età pensionabile da 62 a 64 anni.