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Guerra Ucraina Russia, Kiev: Mosca prepara escalation per 24 febbraio. Raid su Kramatorsk

©Ansa

Lo ha detto Oleksy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale di Kiev, in una intervista a Sky News. Attacco pesante su Kramatorsk, colpita zona residenziale. Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina che dovrebbero includere anche razzi a lungo raggio. La risposta del portavoce del Cremlino, Peskov. "Non ci fermeranno"

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Kiev: "A Bakhmut una rovina totale, russi uccidono chiunque"

"I russi stanno radendo al suolo Bakhmut, nell'Ucraina orientale, è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescano a trovare. Stiamo documentando attentamente tutti i crimini di guerra. Saranno ritenuti responsabili di tutto": lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare ucraina della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko. 
- di Redazione Sky TG24

Giappone, Stoltenberg: "Nato e Tokyo unite su sanzioni a Russia"

Il Giappone e i Paesi della Nato continueranno ad applicare sanzioni punitive nei confronti della Russia per il suo coinvolgimento nel conflitto in Ucraina, e proseguiranno il percorso già avviato di profonda collaborazione, a circa tre mesi dal vertice del G7 che si terrà a Hiroshima. Lo hanno ribadito da Tokyo il ministro degli Esteri nipponico, Yoshimasa Hayasahi, e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, al termine della visita di tre giorni nella capitale giapponese. Le due controparti hanno sottolineato l'importanza del dialogo per "dare un segnale forte alla comunità mondiale in una fase cruciale della nostra storia". Intervenendo ad un dibattito alla Keio University, Stoltenberg ha lodato l'esecutivo del Giappone per aver approvato un piano che prevede l'aumento record delle spese militari, al 2% del Pil , in linea con il budget delle nazioni dell'Alleanza Atlantica, che secondo il segretario riflette "la necessità di una maggiore sicurezza in in un mondo che diventa sempre più volubile". 
- di Redazione Sky TG24

Media: "Biden potrebbe incontrare Zelensky in Polonia"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Polonia. Lo riporta il quotidiano polacco 'Dziennik Gazeta Prawna' con riferimento a una fonte diplomatica a Kiev. Il presidente Usa dovrebbe effettuare un viaggio in Europa in occasione dell'anniversario del 24 febbraio. Zelensky intende presentare a Biden il suo piano di pace in 10 punti, inclusa la creazione di un tribunale speciale per indagare sui crimini di guerra commessi dagli occupanti russi. Allo stesso tempo, saranno condotti negoziati sugli armamenti per l'Ucraina.
- di Redazione Sky TG24

Filorussi, duri combattimenti Wagner per accerchiare Bakhmut

Le forze russe sono impegnate in feroci combattimenti nei pressi di Bakhmut, nel Donetsk, con l'obiettivo di circondare a tenaglia la città e ottenere l'accesso alla città di Časiv Jar: lo ha dichiarato alla Tass Vitaly Kiselev, colonnello dell'autoproclamata repubblica popolare di Lugansk ed esperto militare. "Nell'area di Bakhmut sono in corso duri combattimenti e una cosiddetta manovra a tenaglia per il successivo accesso a Časiv Jar. L'obiettivo è distruggere le armi di artiglieria, il personale militare e la fanteria delle forze armate ucraine, che provengono da Časiv Jar, Kramatorsk e Slavyansk, e interrompere i percorsi logistici per la consegna di munizioni e personale nella zona", ha dichiarato. Secondo Kiselev, le battaglie nell'area di Bakhmut sono condotte dalla compagnia militare privata Wagner. "Non ci saranno assalti rapidi ma l'artiglieria e l'aviazione sono in azione, con attacchi di precisione. E credo che i tentativi di dispiegare membri di Azov nell'area falliranno", ha aggiunto. Il colonnello ha sottolineato che i comandanti ucraini sul campo di battaglia e altri alti ufficiali, tra cui il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, stanno cercando di convincere il presidente ucraino Vladimir Zelensky a ritirare le truppe da Bakhmut. "A quanto pare, a un certo punto inizieranno a ritirarle gradualmente, lasciando dietro di sé membri di squadre di difesa territoriale senza esperienza di combattimento", ha detto. 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, capo Conferenza Monaco: "Non abbiamo F-16 ma non dobbiamo dire subito no a Kiev"

Il capo della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Christoph Heusgen, mette in guardia il governo tedesco dal respingere frettolosamente le richieste di armi provenienti da Kiev: "Costantemente escludiamo qualcosa che siamo pronti a fare in seguito. Questo ci rende inaffidabili", ha dichiarato ai giornali del gruppo tedesco Bayern.
"Questa fretta di dire di no dovrebbe finire, è dannosa", ha proseguito, consigliando di cambiare prospettiva e valutare ciò che è possibile e ha senso in termini di diritto internazionale, politico e militare. Per quanto riguarda il dibattito sull'opportunità che la Germania, dopo aver recentemente promesso di fornire all'Ucraina i suoi Leopard, invii anche aerei da combattimento, Heusgen ha affermato: "Per quanto riguarda gli aerei, la loro consegna è legittima ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite".
L'invio di aerei da combattimento in Ucraina non renderebbe la Germania parte attiva nella guerra, ha aggiunto Heusgen, secondo il quale "se avessimo ancora aerei russi dei tempi della Repubblica Democratica Tedesca utilizzabili da piloti ucraini, direi che ovviamente li dovremmo mettere a disposizione dell'Ucraina", ha dichiarato Heusgen. Tuttavia, il dibattito attuale riguarda i caccia F16 fabbricati negli Stati Uniti, "che la Germania non ha", ha fatto presente. 
 
- di Redazione Sky TG24

Usa verso invio carri armati Abrams, tra i più potenti al mondo

Saranno 31 i tank spediti da Washington, ha annunciato il presidente Biden. I mezzi, scesi in campo durante la prima Guerra del Golfo, in Afghanistan e in Iraq, sarebbero in grado di resistere ad attacchi nucleari, biologici e chimici. LE CARATTERISTICHE 
- di Redazione Sky TG24

Kiev: "920 soldati russi uccisi in un giorno"

La Russia ha perso nell’ultimo giorno 920 uomini, facendo salire a 128.420 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. 
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 128.420 uomini, 3.209 carri armati, 6.382 mezzi corazzati, 2.207 sistemi d'artiglieria, 458 lanciarazzi multipli, 221 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 293 aerei, 284 elicotteri, 4.061 autoveicoli, 18 unità navali e 1.951 droni. 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, ex segretario Nato: ''In un certo modo membri partecipano a guerra"

L'ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ritiene che i membri dell'Alleanza "in un certo modo" partecipino alla guerra in Ucraina, poiché la aiutano con le armi, ma la Nato in quanto tale non fa parte del conflitto e non invierà truppe lì.
"La Nato non è parte della guerra. Ma no dovremmo nascondere che ogni singolo membro dell'Alleanza è parte della guerra", ha detto Rasmussen durante una discussione nella commissione per gli affari esteri e la difesa del Parlamento europeo. Allo stesso tempo, l'ex segretario generale della Nato ha sottolineato che l'Ucraina ha il diritto di difendersi e chiedere aiuto ai suoi partner, pertanto l'aiuto militare degli alleati è conforme al diritto internazionale secondo la Carta delle Nazioni Unite. 
"Non dovremmo sorprenderci del fatto che in misura maggiore o minore partecipiamo a questa guerra per proteggere l'Ucraina. Ciò è pienamente in linea con il diritto internazionale", ha detto, aggiungendo di essere personalmente per la fornitura di tutta la necessaria assistenza a Kiev, perché "la pace con un dittatore non porterà alla pace, ma al conflitto e alla guerra".
- di Redazione Sky TG24

Bombe russe a est, ieri 4 civili uccisi nel Donetsk

Quattro persone sono state uccise e altre sei sono rimaste ferite durante gli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrainska Pravda. "I russi hanno ucciso quattro residenti della regione di Donetsk il 31 gennaio: due a Bakhmut, uno a Paraskoviivka e uno a Vuhledar. Altre sei persone sono rimaste ferite", ha scritto Kyrylenko. 
- di Redazione Sky TG24

Netanyahu: "Aiuti militari a Ucraina? Li sto esaminando"

"Certo li sto esaminando". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha replicato ad una domanda della Cnn su possibili aiuti militari all'Ucraina - finora assenti da parte di Israele - compreso il sistema di difesa antimissili Iron Dome. Netanyahu ha poi notato che gli Usa di recente hanno preso 250.000 proiettili di munizioni, immagazzinati in Israele, e passati all'Ucraina. "È una decisione degli Usa - ha aggiunto - va bene, non ho problemi con questo". E poi: "Anche Israele, francamente, agisce in modi che non elencherò qui contro la produzione di armi dell'Iran che sono usate contro l'Ucraina". 
- di Redazione Sky TG24

Come può cambiare la guerra grazie ai tank Leopard e Abrams in arrivo

Berlino ha confermato una prima consegna di 14 dei suoi carri armati, tra i più importanti sul campo di battaglia, a cui si aggiungerebbero 80 mezzi dagli alleati europei. Washington procederà alla fornitura di 31 dei suoi veicoli militari con corazza di uranio impoverito. Le forze ucraine potrebbero così gestire meglio la presunta offensiva primaverile nei piani di Mosca. Restano però alcune incognite, tra cui le tempistiche dell'uso effettivo delle nuove armi. L'APPROFONDIMENTO 
- di Redazione Sky TG24

Dall'Australia sanzioni all'Iran per le forniture di droni ai russi

L'Australia ha annunciato nuove sanzioni contro l'Iran per le forniture di droni alla Russia nella guerra contro l'Ucraina. In un comunicato stampa, il ministro degli Esteri australiano Penny Wong ha dichiarato che verranno imposte sanzioni finanziarie a quattro individui e quattro entità iraniani coinvolti nella produzione e fornitura di droni a Mosca. Lo riporta la Cnn.
 

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Netanyahu: "Se parti chiedono posso mediare in Ucraina"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto disponibile a mediare tra la Russia e l'Ucraina se entrambe le parti, e gli Usa, glielo domandassero. "Se richiesto da tutte le parti rilevanti - ha detto in una intervista alla Cnn - certamente lo considererò ma non mi sto proponendo". Poi ha aggiunto che ci devono essere "tempi giusti e giuste circostanze". Il premier ha poi rivelato di essere stato contattato come mediatore lo scorso febbraio, subito dopo l'invasione russa ma di aver declinato. "Ho una regola - ha detto -: un primo ministro alla volta".     
- di Redazione Sky TG24

Intelligence Gb, Kherson città più colpita al di fuori dal Donbass

"Negli ultimi giorni, alcuni dei bombardamenti più intensi del conflitto si sono verificati lungo il fiume Dnipro, nel sud dell'Ucraina. Tra questi, il continuo bombardamento della città di Kherson, presa di mira da colpi di artiglieria da est del fiume". Lo scrive l'intelligence britannica, nel suo rapporto sulla situazione sul terreno in Ucraina. "Il 29 gennaio - si legge nel documento, divulgato dal ministero della Difesa di Londra - le autorità locali hanno riferito di altri tre civili uccisi a Kherson, mentre due navi di proprietà straniera ormeggiate sul fiume sono state danneggiate, provocando una fuoriuscita di petrolio".
"Kherson è - tra le grandi città ucraine - quella più costantemente  bombardata al di fuori del Donbass. Il motivo per cui la Russia usa qui le sue limitate scorte di munizioni non è chiaro. Tuttavia, è probabile che i comandanti mirino in parte a colpire il morale dei civili e a scoraggiare eventuali contrattacchi ucraini attraverso il fiume Dnipro".
 
- di Redazione Sky TG24

Guerra in Ucraina, perché l’Italia non può inviare carri armati a Kiev

Roma sembra al momento fuorigioco per quanto riguarda la fornitura di mezzi per il conflitto al presidente Zelensky, che tra le sue richieste non ha aggiunto gli Ariete italiani, rimasti fermi agli anni Ottanta. Possibile, perciò, che anche l’Esercito si doti dei Leopard 2, sebbene abbia ancora la prima versione e gli autoblindo Centauro, che necessiterebbero solo di qualche aggiornamento. COSA SAPERE 
- di Redazione Sky TG24

Poroshenko a Sky TG24: F16 per potenziare difesa aerea (VIDEO)

- di Redazione Sky TG24

Zelensky: "Pianifichiamo riforme per rapida adesione a Ue"

Il governo ucraino sta pianificando una serie di riforme per assicurare negoziati rapidi in vista di un'adesione all'Unione europea. Lo ha assicurato il presidente, Volodymyr Zelensky, in vista dei colloqui in programma venerdì con i funzionari Ue. "Ciò che è molto importante è che stiamo preparando nuove riforme in Ucraina", ha affermato. "Si tratta di riforme che sotto molti aspetti cambieranno le realtà sociali, legali e politiche rendendole più umane, più trasparenti e più efficaci".
 
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Ucraina, media: Madrid invierà da 4 a 6 carri armati Leopard

La Spagna intende fornire all'Ucraina da quattro a sei Leopard 2A4: lo scrive oggi il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonti governative. Il numero finale dei carri armati di fabbricazione tedesca che Madrid invierà a Kiev dipenderà dallo stato dei 53 tank stoccati da un decennio presso il 41mo Raggruppamento di Supporto Logistico di Saragozza, sottolinea la testata. Sabato scorso la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, aveva assicurato che i carri armati Leopard che la Spagna invierà all'Ucraina arriveranno nel Paese "verso primavera". Robles non aveva indicato quanti saranno inviati, ma aveva spiegato che i tank si trovano nella base di Saragozza e sono attualmente in disuso, quindi verranno revisionati e riparati in collaborazione con l'industria militare prima di essere consegnati.      
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- di Redazione Sky TG24

"No Zelensky a Sanremo", la petizione su Byoblu arriva a quasi 80 mila firme

La tv libera dei cittadini ha lanciato la raccolta firme insieme al Comitato di Liberazione Nazionale fondato dal giurista Ugo Mattei. "Vogliamo che sia rispettato l'articolo 11 della Carta fondamentale del nostro Paese. Esso  ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie". COSA SAPERE 
- di Redazione Sky TG24

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