
Ucraina, le opere dello street artist Tvboy nelle strade di Kiev, Bucha e Irpin
Un appello alla pace sui muri delle città martoriate dai combattimenti. A pochi giorni dal primo anniversario della guerra in Ucraina, lo street-artist conosciuto come il "Bansky italiano" è stato nel Paese dove, a fianco della Fondazione CESVI, ha installato alcune delle sue opere. Fra i soggetti rappresentati un bambino che posiziona un girasole in una canna di fucile, fiori che nascono in un elmetto militare, un bambino che si riscalda grazie a un fuoco di sterpaglie
a cura di Costanza Ruggeri
Sono quindici le opere di street art comparse tra il 24 e il 27 gennaio a Bucha, Irpin e nei pressi di Kiev, in Ucraina, tristemente diventate il simbolo della guerra che si avvicina al primo, tragico, anniversario. A firmarle Tvboy, l’urban artist italiano che usa la sua arte come strumento socialmente utile
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Un bambino che posiziona un girasole nella canna di un fucile; una colomba giallo-azzurra che stringe nel becco un rametto d’ulivo; fiori che nascono in un elmetto militare; un anziano che cammina per mano con un bambino, mentre le parole ‘Hope’ (speranza) e ‘Future’ (futuro) si ripetono come un mantra di buon auspicio
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"Solo stando qui ho realmente compreso la forza e il coraggio del popolo ucraino. Lasciare un segno del mio passaggio per le strade di Kiev, Bucha e Irpin’, città sfregiate dagli attacchi russi, è il mio personale tributo alle vittime di questa e di tutte le guerre" ha dichiarato Tvboy
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Accanto a Tvboy, questa volta, la Fondazione CESVI (organizzazione umanitaria italiana attiva in Ucraina e nei Paesi di confine dallo scoppio della guerra, con interventi rivolti alla popolazione civile)

"La popolazione ucraina sta vivendo un momento estremamente difficile, aggravato dalla morsa di gelo che si è abbattuta sul Paese. A un anno dall’inizio del conflitto, l’azione di Tvboy contribuisce a mantenere accesi i riflettori sull’emergenza, in un auspicio di rinascita e di speranza", ha commentato Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di CESVI
Due opere in particolare sono state poste in luoghi emblematici: la prima, Kids are hope, è stata installata nella scuola dell’infanzia Arcobaleno di Bucha, riaperta dopo che CESVI ha ripristinato i danni e la distruzione causati dal conflitto. Grazie a questo progetto, 300 bambini e bambine possono di nuovo frequentare la scuola

La seconda, S. O. S., raffigurante un bambino che si scalda con un fuoco di sterpaglie, è stata posizionata a Bucha nei pressi dei primi heating point per simboleggiare l’emergenza che CESVI sta affrontando nelle ultime settimane, ovvero il freddo

A Bucha si stanno infatti allestendo 11 heating point, strutture riscaldate dove è possibile trovare riparo dal freddo, ma anche cibo e bevande calde, biscotti e omogeneizzati per i bambini, prese della corrente elettrica per ricaricare i telefoni
