Si tratta, come riporta l’agenzia di stampa Mizan Online, di "Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini”, considerati i principali autori del crimine che ha portato “al martirio” del paramilitare Rouhollah Ajamian. I due, si legge ancora, “sono stati impiccati questa mattina”
Proseguono i disordini e le manifestazioni di piazza in Iran, a seguito delle quali due uomini sono stati giustiziati in queste ore, come annunciato dall'autorità giudiziaria del Paese. I due sono stati accusati di aver ucciso un paramilitare nel corso dei disordini che si sono scatenati in seguito alla morte in custodia di una giovane curda.
I due uomini giustiziati
L'agenzia di stampa Mizan Online ha sottolineato che "Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, i principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati questa mattina". I due, secondo quanto si è appreso, facevano parte di un gruppo di 16 persone arrestate proprio dopo l'uccisione del paramilitare Ajamian. Cinque persone sono state condannate a morte mentre altre 11, tra cui anche tre giovani minorenni, sono stati condannati a lunghe pene detentive, fino ad un massimo di 25 anni. Tutto il gruppo aveva partecipato ad una cerimonia in occasione del 40esimo giorno dall'uccisione di un altro manifestante, Hadis Najafir, ucciso delle forze di sicurezza.
Il ricorso respinto
Karami e Hosseini, già il 3 gennaio, avevano presentato ricorso alla Corte Suprema del Paese, ma lo stesso era stato respinto. Altri due giovani condannati, Mohsen Shekari e Majidreza Rahnavard sono già stati giustiziati e sono morti per impiccagione.
Gli avvocati: "Negati i diritti di base ai manifestanti impiccati"
Come per le precedenti esecuzioni capitali di manifestanti in Iran, anche per i due giovani, "non sono stati rispettati i diritti legali più elementari". Lo hanno denunciato alcuni avvocati iraniani, come segnala la Bbc. "Per quanto riguarda la loro esecuzione, non c'è spazio per una discussione legale, in quanto sono stati privati del diritto minimo di scegliersi un avvocato", ha scritto su Twitter l'avvocato Ali Mojtahedzadeh. Sempre sul social network, il legale Mohammad Hossein Aghasi, a cui il tribunale ha rifiutato la richiesta di difendere Karami in tribunale, ha denunciato che all'uomo non è stato permesso di incontrare la famiglia prima dell'impiccagione.
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Usa: ferma condanna delle esecuzioni in Iran
Gli Stati Uniti condannano "nella maniera piu' forte possibile" i "processi farsa e le esecuzioni" di manifestanti in Iran. "Queste esecuzioni sono una componente chiave del tentativo del regime di reprimere le proteste. Continuiamo a lavorare con i nostri partner per perseguire Teheran per la sua brutale repressione", ha scritto su Twitter il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price.