Elezioni Brasile, Bolsonaro in silenzio. Proteste dei suoi sostenitori

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Il presidente conservatore non ha riconosciuto la vittoria dell’avversario Lula.  I sostenitori più radicali del leader di destra si starebbero organizzando su internet per mantenere i blocchi di strade e autostrade e per raggiungere l'area dei Palazzi del potere a Brasilia. Bolsonaro ha convocato una riunione di emergenza con il ministro della Difesa

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Il mancato riconoscimento del presidente conservatore Jair Bolsonaro (Pl) della vittoria dell'avversario Luiz Inacio Lula da Silva alle elezioni in Brasile alimenta la tensione nel Paese. I sostenitori più radicali del leader di destra si stanno organizzando su internet per mantenere i blocchi di strade e autostrade e per raggiungere l'area dei Palazzi del potere a Brasilia, dove le forze dell'ordine hanno predisposto un ampio servizio d'ordine, secondo quanto scrive il sito Estadao. Oltre ai blocchi stradali in corso in almeno 20 Stati, i "bolsonaristi" si stanno organizzando per sit-in davanti alle caserme. Da quanto emerge, Bolsonaro ha convocato una riunione di emergenza con il ministro della Difesa, il generale Paulo Sergio Oliveira, e altri ministri per discutere della crisi dei blocchi stradali. La segreteria alla Comunicazione della Presidenza ha riferito che per il momento, comunque, il presidente sconfitto non dovrebbe pronunciarsi sulle elezioni. Invece secondo Fabio Faria, ministro brasiliano per le Pubbliche relazioni che ha parlato alla Reuters, Bolsonaro "ammetterà ufficalmente la sua sconfitta in giornata rivolgendosi alla nazione e non contesterà i risultati elettorali".

Le proteste

La convocazione dei sostenitori di Bolsonaro per sit-in davanti alle caserme, fatta attraverso gruppi WhatsApp, mirerebbe a dare tempo al presidente uscente di pronunciarsi ufficialmente sul risultato elettorale. L'obiettivo finale dei dimostranti - secondo alcuni opinionisti - sarebbe quello di far invocare l'articolo 142 della Costituzione, che prevede l'intervento delle Forze armate per "ristabilire l'ordine tra i poteri".

Agente incita un corteo a "resistere 72 ore"

In un video che circola sulle reti sociali in Brasile si vede un agente del Coordinamento del Traffico di Itajaí, sulla costa di Santa Catarina, che chiede a una folla di manifestanti bolsonaristi impegnati in un blocco stradale di "resistere" per 72 ore, in modo da concedere tempo a Bolsonaro di "assumere una postura" rispetto alle elezioni. Nei video, l'agente usa il microfono utilizzato dai manifestanti, raccomanda che le manifestazioni siano pacifiche e che non ci siano roghi e afferma: "Ragazzi siamo tutti sulla stessa barca. Siamo insieme a voi. Dobbiamo resistere 72 ore affinché il presidente possa agire".

Le elezioni in Brasile

Le elezioni in Brasile si sono concluse con la vittoria al ballottaggio del leader di sinistra, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), che é stato eletto presidente per la terza volta. Lula ha battuto di un soffio l'attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro (PI), il primo presidente che ha fallito nel suo tentativo di rielezione. Dopo l’esito delle elezioni, Bolsonaro non ha riconosciuto la vittoria dell’avversario e si è chiuso nel silenzio che ha innescato una spirale di speculazioni.

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