Macron: "Putin deve fermare la guerra e tornare al tavolo dei negoziati"

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In un'intervista a France2 il presidente francese torna ad esprimersi sulla guerra in Ucraina appellandosi all'omologo russo perchè inizi a trattare. "Parlerò con lui ogni volta che sarà necessario", ha detto il titolare dell'Eliseo. Che sulla possibile escalation nucleare ha aggiunto: "Meno se ne parla, meglio è"

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"Vladimir Putin deve fermare questa guerra e tornare al tavolo del negoziato". In attesa dell'incontro che vedrà il presidente russo protagonista oggi insieme al leader turco Recep Tayyip Erdoğan, a lanciare un nuovo appello per la pace è il premier francese Emmanuel Macron. In un’intervista a France2 il capo dell’Eliseo ha parlato dello stato attuale del conflitto accusando Mosca di avere “violato l'integrità dell'Ucraina” e commesso "crimini di guerra". Non è mancato neppure un commento sullo spettro di un conflitto nucleare: "Meno se ne parla, meglio è". 

"Disponbile al dialogo"

“Non voglio definire la Russia uno stato terrorista ma di certo è un Paese che ha deciso di fare la guerra e che ha violato l'integrità dell'Ucraina". Così Macron si è espresso su quella che Mosca da sempre definisce “operazione militare speciale”. Non per questo, però, il presidente Francese ha intenzione di chiudere le porte a un dialogo costruttivo il suo omologo russo. "Quando si cerca di costruire la pace, bisogna parlare. Mi sentirò con Vladimir Putin ogni volta che sarà necessario. Spero che tutte le parti coinvolte si presentino al tavolo del negoziato al più presto possibile", ha precisato il leader. Che ha aggiunto: “A un certo punto, spero il prima possibile, ci sarà una discussione di pace con Ucraina e Russia”. 

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Taboo nucleare

Macron non si è sottratto neppure alle domande sul rischio di un’escalation atomica. “C'è una regola semplice: la dissuasione funziona, ma meno se ne parla, e quindi meno si agita la minaccia, più si è credibili". Per il presidente francese, il problema sembra dunque essere proprio il fatto che “troppa gente” evoca lo spettro di una guerra con armi di distruzione di massa. Anche di questo, ha comunque assicurato il titolare dell’Eliseo, c’è stato e ci sarà un dialogo costante con Putin. 

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