
Alessia Piperno arrestata in Iran: si troverebbe nel carcere di Evin a Teheran
Stando a quanto si apprende, la ragazza sarebbe stata portata nella prigione subito dopo il fermo, scattato secondo il padre il giorno del suo compleanno, il 28 settembre. Le autorità italiane non sono ancora riuscite a mettersi in contatto con la trentenne. La strada più semplice per aiutarla sarebbe quella dell’espulsione. Su questo conta la Farnesina

La strada più semplice è l’espulsione. Su questo contano la Farnesina e le autorità italiane per riportare a casa Alessia Piperno, la trentenne italiana arrestata in Iran lo scorso 28 settembre. La ragazza si troverebbe nel carcere di Evin a Teheran e sarebbe stata portata lì subito dopo il fermo, scattato - secondo il padre - il giorno del suo compleanno, il 28 settembre. Dallo stesso carcere l'italiana avrebbe telefonato a casa per chiedere aiuto
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Come evidenzia il Corriere, nonostante si sappia che non è stata la sola occidentale arrestata, finora non sono pervenute comunicazioni ufficiali alle autorità italiane. Senza la chiamata al padre, adesso Alessia sarebbe solo una delle tante persone scomparse dopo le proteste di piazza per l’uccisione di Mahsa Amini, la ventiduenne curda morta il 16 settembre dopo essere stata arrestata dalla polizia perché non indossava il velo in maniera corretta
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Nel frattempo, le autorità italiane stanno cercando di ricostruire i suoi spostamenti. Si sa che Alessia è arrivata in Iran circa tre mesi fa, durante i quali ha visitato il Paese, come mostrano gli scatti postati sul suo profilo Instagram
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Nei suoi post Alessia mostrava il suo amore per l’Iran, anche se ammetteva le grandi difficoltà che una donna sola incontra quando viaggia in un simile Paese. Alessia alloggiava in un ostello per stranieri, un posto che potrebbe essere stato adocchiato dalle autorità come luogo di raduno dei contestatori. Non è un caso che ci siano state più volte perquisizioni della polizia negli ultimi 30 giorni
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L’annuncio dell’arresto è stato dato venerdì 30 settembre con una nota del ministero dell’Informazione della Repubblica islamica che annuncia “l’arresto di 9 cittadini di Germania, Polonia, Italia, Francia, Olanda e Svezia in Iran”. Nella nota si precisa che “sono stati arrestati sul luogo dei disordini o dietro le quinte della cospirazione”. Non è chiaro, perciò, quale sia stato l’effettivo luogo nel quale è avvenuto l’arresto né con chi fosse la ragazza
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Secondo le informazioni raccolte in queste ore, la donna era arrivata in Iran con tre amici, tra cui un italiano, e insieme erano andati a visitare Rasht, poi si erano spostati a Teheran. La scorsa settimana l’amico Paolo sarebbe partito per l’India mentre Alessia e gli altri due stranieri avrebbero deciso di dirigersi verso il Kurdistan iraniano
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Secondo i genitori, Alessia sarebbe stata arrestata mentre festeggiava i suoi 30 anni. Non ci sono conferme rispetto a questa possibilità e non è escluso che possano invece averla catturata in strada insieme agli amici
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