Le forze ucraine hanno ripreso il controllo delle città di Vasylenkove e Artemivka, nella regione di Kharkiv. "Passo dopo passo - dice il presidente ucraino - stiamo liberando il territorio". Anche l'ultimo reattore rimasto in attività nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato fermato
Non si ferma l'avanzata delle forze ucraine che "continuano a liberare i territori occupati dalla Russia. Dall'inizio di settembre, più di 3000 chilometri quadrati sono stati restituiti al controllo dell'Ucraina". Lo ha rivendicato su Facebook il generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo delle Forze armate ucraine, secondo quanto riferito da Ukrinform. "Sono orgoglioso e grato a ogni militare ucraino. Ho l'onore di combattere fianco a fianco con voi. Memoria eterna a coloro che sono morti nelle battaglie per l'Ucraina!", ha scritto. Il presidente Volodymyr Zelensky nella tarda serata di ieri aveva scritto su Telegram che l'esercito ha ripreso il controllo delle città di due città nella regione di Kharkiv. "Passo dopo passo, i nostri combattenti stanno liberando il territorio ucraino", ha scritto il leader ucraino. "I soldati della 113esima Brigata separata di difesa territoriale hanno liberato Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv". Zelensky ha anche ricordato che la libertà non arriva facilmente e che i difensori ucraini stanno combattendo per l'indipendenza di ogni cittadino a costo della vita. (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Riconquistati 2mila km quadrati
La controffensiva ucraina a Est e a Sud ha consentito negli ultimi giorni di riconquistare 3mila chilometri quadrati di territorio ma Mosca spera di "spezzare" la resistenza ucraina in inverno, contando sui problemi di riscaldamento e su un possibile indebolimento del sostegno occidentale a Kiev a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia in Europa. A dirlo è il presidente Volodymyr Zelensky durante il forum internazionale annuale di Yalta European Strategy (YES) svolto a Kiev. "La Russia - ha avvertito - sta facendo di tutto per spezzare la resistenza dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo durante i 90 giorni di questo inverno. È il suo ultimo argomento: pensano che la brutalità dell'inverno li aiuti quando la brutalità dell'uomo non è più sufficiente".
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Zelensky: "Inverno duro per tutti"
La Russia potrebbe quindi prendere di mira con i suoi attacchi "le società e le infrastrutture che forniscono riscaldamento" in Ucraina, ha aggiunto Zelensky, invitando l'Occidente a fornire a Kiev più sistemi di difesa antiaerea. Per Zelensky, Mosca potrebbe anche "ridurre a zero" le sue forniture di gas all'Europa per costringere le capitali occidentali a cercare compromessi con Mosca. "Dobbiamo preparare le società (...). L'inverno sarà duro per tutti, dalla Lettonia e Polonia alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti", ha avvertito il presidente ucraino. "Dobbiamo sopravvivere a questo inverno".
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Spenta la centrale nucleare di Zaporizhzhia
Intanto è stato fermato anche l'ultimo reattore nucleare rimasto in attività a Zaporizhzhia. "Al momento - ha commentato il presidente ucraino - i negoziati sono impossibili". "Vogliamo porre fine alla guerra, ma lo spazio e le opportunità sono cambiati", ha detto Zelensky, riferendosi ai russi come a "terroristi". "Non c'è alcuna rassicurazione - ha precisato - sul fatto che faranno quello che dicono di fare. Penso che non lo faranno. Nessuno gli crede. Come si suol dire, non possono essere loro a
stringere la mano. I russi non sono pronti ad ammettere di aver occupato il nostro
Paese. Ciò significa che non ci sarà un dialogo sostanziale. Per poter aprire un
corridoio diplomatico, devono mostrare volontà politica, essere pronti a restituire terra straniera".