Nel rapporto sui risultati della missione nella centrale nucleare l'Agenzia internazionale ha chiesto di fermare i bombardamenti sull'impianto e nei dintorni per mantenere l'integrità fisica dell’impianto e dunque di stabilire “una zona di sicurezza”
L’ Aiea ha diffuso questo pomeriggio un suo rapporto conclusivo di 52 pagine sulla missione nella centrale di Zaporizhzhia, dove ha toccato molti punti. La situazione attuale è “insostenibile” e i bombardamenti in corso vicino all'impianto, in Ucraina, rappresentano “una costante minaccia alla sicurezza nucleare” si legge nel rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. La missione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia “ha osservato danni in diverse zone causati dagli eventi segnalati” in relazione al conflitto, “con alcuni dei danni vicino agli edifici del reattore”. Gli esperti - prosegue il testo - “hanno osservato che alcuni lavori di riparazione erano già stati effettuati o erano in corso per alcuni dei danni e hanno notato che ulteriori lavori sarebbero necessari per riparare tutti i danni causati”. Secondo l'organismo delle Nazioni Unite sono stati danneggiati, tra le altre cose, un serbatoio dell'olio di lubrificazione della turbina, i tetti di vari edifici, l'edificio speciale che ospita l'impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi solidi, l'edificio per la formazione e il container in cui si trova il sistema di monitoraggio delle radiazioni.
Aiea: "Urgente bisogno di misure preventive"
L'Aiea nel rapporto ha chiesto anche di fermare i bombardamenti sull'impianto e nei suoi dintorni per mantenere l'integrità fisica dell’impianto e dunque di stabilire “una zona di sicurezza”. Inoltre fa sapere di essere “seriamente preoccupata” per la situazione della centrale di Zaporizhzhia, e sostiene che vi sia un “urgente bisogno” di misure per prevenire un incidente nucleare. L’Agenzia ha fatto presente che sono necessarie esercitazioni regolari per essere pronti a dare una risposta efficace in caso di emergenza alla centrale. L'agenzia Onu è pronta a collaborare per “garantire la preparazione per rispondere in modo efficace a qualsiasi emergenza nucleare o radiologica dentro e fuori il sito perché è di fondamentale importanza nelle circostanze attuali che minacciano costantemente la sicurezza dell'impianto”, si legge nel rapporto sulla missione compiuta una settimana fa.
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