Scholz: "soluzione a guerra non è la resa di Kiev"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito che la soluzione alla guerra in Ucraina non la resa di Kiev e che i negoziati saranno possibili solo quando Mosca rinuncerà ai suoi piani di "conquista", cosa che non è ancora avvenuta. "Non accetteremo una pace imposta e che anche il governo, il parlamento e il popolo ucraino non possano accettare", ha dichiarato durante un incontro con i cittadini in occasione della giornata aperta della Cancelleria a Berlino. Il leader ha sottolineato che è stato il presidente russo Vladimir Putin a dare il via al conflitto con la "chiara intenzione" di annettere in tutto o in parte il Paese confinante, violando un accordo pluridecennale in Europa. Il governo russo deve capire che le sanzioni non saranno revocate finchè non sarà raggiunto un "accordo equo" con l'Ucraina, "ma non siamo ancora a quel punto", ha detto Scholz. Tuttavia, ha detto che continuerà a parlare con Putin, anche se questi colloqui sono "complicati", anche se non si svolgono su "tavoli lunghi sette metri" ma al telefono. "Bisogna essere chiari e non farsi intimidire", ha chiuso.