Il politico "trumpiano", candidato a governatore del Michigan, è accusato di aver partecipato all'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Lo riportano i media americani. Fermato dall'Fbi, dovrà comparire davanti alla corte distrettuale per rispondere alle accuse che gli vengono mosse
Il candidato repubblicano "trumpiano" a governatore del Michigan, Ryan Kelley, è stato arrestato e accusato di aver partecipato all'assalto al Congresso americano, avvenuto a Washington il 6 gennaio 2021. Lo riportano i media americani.
Kelley è stato ripreso durante l'assalto a Capitol Hill
Kelley, 40 anni, di Allendale nel Michigan, è stato fermato dall'Fbi: dovrà comparire davanti alla corte distrettuale per rispondere delle accuse che gli vengono mosse. Il candidato repubblicano è stato ripreso in alcuni momento dell'assalto a Capitol Hill e mentre si stava arrampicando su un lato della struttura, vicino alla scalinata nella parte nordovest dell'edificio.
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"Non solo una protesta"
Ed è tornato a parlare dell'assalto a Capitol Hill anche Donald Trump. Su Truth, la sua nuova piattaforma social, lo ha definito il "più grande movimento nella storia del nostro Paese". "La commissione non scelta - ha scritto l'ex-presidente Trump riferendosi alla commissione parlamentare - non ha speso un minuto per studiare la ragione che ha portato il popolo ad andare a Washington, in numeri enormi, molto più di quanto i Fake News Media siano disposti a riportare. Il 6 gennaio - non è stata solo una protesta, ha rappresentato il più grande movimento della storia del nostro Paese per rendere di nuovo grande l'America". "Una chiara e flagrante violazione della Costituzione per ribaltare le elezioni" lo ha definito invece Joe Biden, a Los Angeles per il summit delle Americhe.