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Ucraina, alle porte di Kharkiv dove ancora si combatte. Il reportage di Sky TG24

Mondo

Jacopo Arbarello

Il villaggio è stato liberato, ma si trova ancora in una sacca tra le due artiglierie. Il paese è stato evacuato al momento della liberazione, ma alcuni civili sono rimasti e vivono tra i bombardamenti incrociati dell’esercito ucraino e russo 

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Ruska Lozova è uno degli ultimi villaggi che è stato liberato intorno a Kharkiv dai soldati ucraini. Ci dobbiamo andare con una scorta armata, perché altrimenti i militari non ci fanno passare. Appena usciti da Kharkiv ci dobbiamo fermare perché qui si è combattuto, e il ponte di accesso al paese è stato fatto saltare dai russi per fermare la controffensiva ucraina. Si vedono ancora i cavi con cui i russi hanno minato il ponte. Passano lungo tutta la spaccatura della strada. (GUERRA IN UCRAINA. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL RACCONTO DEGLI INVIATI)

Ruska Lozova, i resti della guerra
Ruska Lozova, i resti della guerra

Il villaggio abbandonato

Il posto di blocco dell'esercito ucraino è al centro del paese. Qui la prima linea viene a portare i feriti, e un'ambulanza militare è sempre pronta a trasportarli negli ospedali di Kharkiv. Il passaggio di auto verso il fronte, che dista pochissimi chilometri, è continuo. Così come il rimbombo dei colpi di artiglieria. Il paese è liberato, sì, ma è ancora, sostanzialmente, in una sacca tra le due artiglierie. Il paese è stato completamente evacuato al momento della liberazione, ma in realtà qualche abitante è rimasto, anche se ne troviamo davvero pochi, e quasi tutte le case sono abbandonate e custodite unicamente da cani e gatti che quando li vedono provano a farsi fare le coccole dai soldati.

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Le strade di Ruska Lozova
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Il grido di una anziana: "Aiutateci"

Un ragazzo in bicicletta ci racconta che il paese è senza elettricità né gas: “Ci sono bombardamenti diverse volte al giorno. Ma così è la guerra. Possiamo stare senza luce, ma speriamo ci ridiano il gas perché adesso cuciniamo con la legna”. Un anziano signore non vuole farsi riprendere perché i russi sono ancora troppo vicini e ha paura di loro: “Dove posso andare? Qui c'è il mio cane e mia moglie è malata”. Una signora più giovane prima è scappata, poi è tornata “perché ci sono troppi animali abbandonati di cui avere cura”. Infine una donna anziana ci grida la sua richiesta di aiuto: “Ci stanno bruciando, le finestre sono rotte, tutto è rotto, capisci? Aiutateci con tutto quello che avete, scrivete a qualcuno”.

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Il villaggio distrutto
Il villaggio distrutto

Rumore dei combattimenti costante

Entrando in un cortile vediamo un veicolo che hanno lasciato i russi, si riconosce dalla zeta segnata sul cofano che caratterizza questa invasione. E c'è anche una bandiera russa sul cruscotto posteriore. Un camion distrutto e incenerito sulla strada è stato colpito da due razzi. Portava rifornimenti al fronte perché è pieno di munizioni non esplose sparse per terra, razzi rpg, caricatori di mitragliatrice, arme anticarro. Girare qualche ora per questo paese dà la misura della durezza della battaglia, certo, ma soprattutto di quanto limitata sia stata la controffensiva ucraina intorno a Kharkiv, perlomeno verso nord. Siamo a 6 km dalla periferia nord, che non a caso viene ancora colpita quasi quotidianamente. Mentre in questo paesino il rumore dei combattimenti è ancora costante. Qui a Ruska Lozova infatti l'esercito ucraino ha ancora le sue posizioni d'attacco, nascosti dietro una collina ci sono i pezzi di artiglieria. Le batterie che si sentono risuonare ogni pochi minuti. E poi ci sono carri armati e mezzi blindati.

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