Draghi: “Imporre la pace sarebbe un disastro, Usa e Russia si siedano a un tavolo”

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Il premier, dopo l’incontro con Joe Biden alla Casa Bianca, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa a Washington: “Bisogna chiedersi come costruite la pace”, ha detto. Tra i temi toccati anche le crisi alimentare ed energetica causate dal conflitto

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"La Pace deve essere quella che vuole l’Ucraina, non quella imposta da alleati o altri”. Il premier Mario Draghi, negli Stati Uniti dove ieri ha incontrato Joe Biden, ha incontrato la stampa presso l’ambasciata italiana a Washington prima di tornare a Roma: “Ringrazio il presidente Usa e tutta l’amministrazione per l’accoglienza, l’incontro è andato molto bene. Ha ringraziato l’Italia per essere un partner forte e un alleato credibile. Siamo d’accordo che bisogna continuare a sostenere l’Ucraina, fare pressione sulla Russia ma anche chiedersi come costruire la pace. Il percorso negoziale è difficile”. Il presidente del Consiglio ha affrontato vari temi, dalle crisi alimentari ed energetiche causate dal conflitto fino all’inflazione che erode il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazioni. (LO SPECIALE GUERRA DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE)

“Bisogna sedersi intorno a un tavolo”

“La guerra ha cambiato fisionomia: inizialmente si pensava di fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata”, ha spiegato Mario Draghi. “Oggi il panorama si è capovolto, quella che sembrava una potenza invincibile si è dimostrata una potenza non invincibile con le armi convenzionali. Questo porta tutte le parti a riflettere sugli obiettivi della guerra e che tipo di pace si vuole. Prima di arrivare a questo punto serve che ci si sieda tutti intorno a un tavolo, anche Stati Uniti e Russia. Bisogna sforzarsi per portare le parti intorno a un tavolo, una pace imposta sarebbe un disastro”.

“Non serve cercare un ruolo, serve la pace”

"All'inizio della guerra in parlamento si diceva in l'Italia che dovevamo avere un ruolo, io risposi che non bisogna cercare un ruolo, bisogna cercare la pace, chiunque siano le persone coinvolte l'importante è che cerchino la pace, non di affermazioni di parte. Non bisogna cercare di vincere, la vittoria poi non è definita: per l'Ucraina significa respingere l'invasione ma per gli altri?”.

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Il rischio di una crisi alimentare

Nel corso della conferenza stampa Mario Draghi ha parlato anche del rischio di una crisi alimentare causata dal conflitto: "Con Joe Biden abbiamo parlato della crisi provocata dal blocco di grani vari dall'Ucraina, perché i porti sono bloccati. Lavrov ha detto che sono bloccati perché i porti sono minati. Questo può essere un primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone”. Sul tema dell’energia il premier ha poi aggiunto: "Ho anche ricordato a Biden il tema della possibilità di mettere un tetto al prezzo del gas, ipotesi accolta con favore, anche se l'amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo petrolio che su gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”.

“Ue dia risposta collettiva per ricostruzione Ucraina”

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha poi invitato l’Unione Europa a dare “una risposta collettiva” per ricostruire l’Ucraina: “I singoli Paesi non hanno le risorse, l’Italia farà la sua parte”. Sul tema dei profughi ha aggiunto: "Credo che l’Ue e l'Italia siano preparati all'emergenza umanitaria”. Il capo del governo ha però avvisato che sarebbe più difficile gestire una crisi di profughi legata alla emergenza alimentare.

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“Investire sulle rinnovabili”

Sul tema dell’energia Draghi ha aggiunto che servono investimenti "molto più forti" sulle rinnovabili per mantenere gli obiettivi di transizione nonostante la crisi energetica, e "il governo italiano ha preso numerosi provvedimenti di semplificazione e non avremo esitazione a prenderne altri se non vediamo un aumento degli investimenti nelle rinnovabili che significa anche effettive installazioni".

“Proteggere potere d'acquisto sulle categorie più deboli”

"Le banche centrali devono aumentare i tassi ma se li aumentano troppo fanno cadere il paese in recessione ma di questa difficoltà Lagarde è pienamente consapevole”, ha aggiunto Mario Draghi parlando dell’inflazione. “La situazione è molto diversa tra Usa e Ue, in Usa il mercato del lavoro è a pieno impiego, in Europa no, quindi il passo di normalizzazione della politica monetaria sarà necessariamente diverso. Noi come governo possiamo cercare di attenuare la perdita di potere d'acquisto sulle categorie più deboli”.

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“Impegno a perseguire la pace”

Il presidente del Consiglio è volato negli Stati Uniti per un colloquio con il presidente Usa, avvenuto ieri: "Nel loro incontro nello studio Ovale Joe Biden e il premier Mario Draghi hanno sottolineato il loro impegno a perseguire la pace sostenendo l'Ucraina e imponendo costi alla Russia”, si legge nella sintesi del colloquio diffuso dalla Casa Bianca, dove per la prima volta dopo tanto tempo il presidente americano usa la parola "pace", su cui ha insistito oggi il capo del governo italiano. Nel loro incontro "di fronte alle sfide economiche globali create dalle azioni russe, hanno discusso misure volte a rafforzare la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati energetici globali”.

La partnership tra Italia e Stati Uniti

Joe Biden e il premier Mario Draghi, nel loro incontro nello studio Ovale, "si sono impegnati a lavorare insieme sulle crisi globali, dal Covid-19 al cambiamento climatico, come pure a continuare la loro cooperazione sulle sfide comuni di politica estera, compresa la Cina e la Libia”, si legge ancora nel comunicato diffuso dalla Casa Bianca, secondo cui i due leader "non vedono l'ora di avere ulteriori discussioni ai summit G7 e Nato in giugno". Draghi e Biden hanno anche "riaffermato la forte e larga partnership Usa-Italia riflessa nei profondi e duraturi legami tra i nostri popolo e i nostri Paesi, di cui la nostra alleanza attraverso la Nato e la partnership Usa con la Ue sono componenti essenziali”.

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