Guerra Ucraina, Biden: “La battaglia di Kiev è stata una vittoria storica per la libertà”
MondoIl presidente degli Stati Uniti su Twitter: “Putin scommette che l'Occidente si dividerà. Ancora una volta, gli dimostreremo che si sbagliava". Poi, durante un evento in Oregon, attacca il leader cinese Xi Jinping: “Non ha un solo osso democratico nel suo corpo”. Mosca contro il Dipartimento di Stato Usa: non è vero che l'esercito ucraino sta ancora tenendo le posizioni a Mariupol. Pechino replica alle accuse del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman: "Solito cliché per gettare fango"
"La battaglia di Kiev è stata una vittoria storica per gli ucraini. È stata una vittoria per la libertà ottenuta dal popolo ucraino con un'assistenza senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dei nostri alleati". A dirlo, in un tweet, è il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sottolineando che "lo sforzo continuo e coordinato della comunità internazionale, guidato e facilitato dagli Stati Uniti, è una ragione significativa per la quale l'Ucraina è stata in grado di impedire alla Russia di conquistare il Paese". Poi, durante un evento in Oregon, attacca il presidente cinese Xi Jinping: "Credo che dal 2020 in poi sia stata una battaglia tra democrazia e autocrazia. Xi non ha un solo osso democratico nel suo corpo" (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). Intanto il ministro della Giustizia americano, Merrick Garland, fa sapere che gli Stati Uniti sono in contatto con la procuratrice generale ucraina, Irina Venediktova, e stanno collaborando alle indagini sui crimini di guerra commessi dalla Russia. E Mosca respinge le affermazioni del Dipartimento di Stato Usa circa il fatto che l'esercito ucraino stia ancora tenendo le posizioni nella città portuale di Mariupol.
“Putin sbaglia se pensa che l’Occidente si dividerà”
“Mentre la Russia continua a commettere atti brutali contro l'Ucraina, Putin punta su una nostra perdita di interesse - scrive ancora Biden su Twitter - Scommette che l'Occidente si dividerà. Ancora una volta, gli dimostreremo che si sbagliava". Un concetto che il presidente Usa ribadisce poi anche in Oregon: "Quando è stato eletto, Putin pensava che avrebbe distrutto agevolmente la Nato e invece ha ottenuto proprio ciò che non voleva”, dice riferendosi al fatto che la Finlandia e la Svezia si uniranno all'Alleanza Atlantica.
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“Generosità e capacità delle nostre truppe hanno aiutato Ucraina”
Biden, su Twitter, loda poi gli americani e i soldati del suo Paese: "Ogni contribuente americano, ogni membro delle nostre forze armate può essere orgoglioso del fatto che la generosità del nostro Paese e le capacità delle nostre truppe hanno contribuito ad armare l'Ucraina per respingere l'aggressione della Russia".
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Mosca: "Falso che Mariupol non sia caduta"
Intanto, da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov invita i giornalisti a "fare affidamento" sulle informazioni del ministero della Difesa di Mosca e ribadisce che Mariupol è stata presa dai russi: "Non c'è un briciolo di verità in queste affermazioni", ha detto rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le parole del portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, che ieri ha sostenuto che quella di Putin e del ministro della Difesa Shoigu sia solo disinformazione.
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Cina: "Dagli Usa solito cliché per gettare fango"
E dalla Cina il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian attacca: le accuse del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman secondo cui Pechino "sostiene" la Russia nella sua invasione dell'Ucraina - ad esempio amplificando le campagne di disinformazione di Mosca - "sono un cliché e un vecchio trucco per gettare fango". La tricotomia della relazione "competitiva-collaborativa-avversaria" con la Cina, "come Pechino ha affermato molte volte, è il camuffamento utilizzato dagli Usa per prendere di mira la Cina", ha osservato Zhao. Sherman, tra le altre accuse espresse parlando ieri a Bruxelles, ha rimarcato di sperare anche che Pechino possa imparare "la giusta lezione" dalla guerra, inclusa quella sull'impossibilità di separare gli Usa dai suoi alleati. Zhao ha esortato gli Stati Uniti "a considerare obiettivamente le relazioni Cina-Usa, ad attuare la promessa dei leader statunitensi di non cercare una nuova Guerra Fredda, a non cercare di cambiare il sistema cinese, a non opporsi alla Cina rafforzando le relazioni con gli alleati degli Stati Uniti e a non sostenere i secessionisti di Taiwan". Washington dovrebbe "incontrare la Cina a metà strada nella ricerca di una forma coesistente di rispetto reciproco incentrata sulla convivenza e su soluzioni vantaggiose per tutti". La Cina ha preso "una posizione giustificata e indiscutibile nei confronti della crisi ucraina, in contrasto con il fatto che gli Stati Uniti si sono comportati male nella vicenda", ha concluso Zhao.
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Ue-Usa: “Se la Cina sosterrà la Russia ci saranno conseguenze”
Sherman oggi ha incontrato il segretario generale del Servizio di Azione esterna europeo Stefano Sannino. Ue e Usa "continuano a richiamare la Cina sulla necessità di non aggirare e indebolire le sanzioni contro la Russia e di non fornire alcun supporto all'aggressione russa contro l'Ucraina. Ribadiscono che qualsiasi sostegno della Cina potrebbe avere conseguenze sulle relazioni rispettivamente con Ue e Usa", lo sottolinea una dichiarazione congiunta di Ue e Usa dopo l'incontro. "La partnership tra Ue e Usa ha una forza strategica unica", ha sottolineato in conferenza stampa Sannino. "La Cina non ha condannato i crimini di guerra della Russia e ha ripetutamente delineato una falsa equivalenza tra l'aggressione della Russia e l'azione difensiva dell'Ucraina", ha sottolineato Sherman. Nel corso dei colloqui Sannino e Sherman si sono anche soffermati nella collaborazione tra Ue e Usa nell'area indio-pacifica e hanno ribadito "l'importanza che sia mantenuta la pace e la stabilità" nello stretto di Taiwan.