La città denuncia un massacro di civili e accusa i russi di aver seppellito i corpi dei civili uccisi in una fossa comune vicino a Manhush
“I russi stanno nascondendo i loro crimini di guerra seppellendo i corpi dei civili uccisi dai bombardamenti in una fossa comune”. La denuncia arriva dal sindaco di Mariupol Vadym Boishenko, secondo il quale camion russi in queste due settimane hanno raccolto i cadaveri dalle strade e li hanno trasportati nel vicino villaggio di Manhush. Si temono 9 mila morti. La conferma dell’atrocità arriva da foto scattate dal satellite proprio in questa zona alla periferia di Mariupol e diffuse dalla società americana Maxar Technologies. Gli scatti esaminati dagli esperti mostrano campi trasformati in una fossa comune in via di ampliamento. Il New York Times parla di circa 300 fosse scavate nei campi distrutti dalle bombe. Il Guardian parla di altre 200 nuove tombe scavate da pochi giorni. Il bilancio del massacro sale di ora in ora (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Sindaco di Mariupol: 20 mila civili uccisi
Mariupol è una città da settimane al centro dell’ offensiva russa in Ucraina. Il sindaco della città Vadym Boishenko denuncia più di 20.000 vittime. La maggior parte dei cadaveri è stata portata in crematori mobili, afferma il sindaco al Guardian. "I soldati ucraini sono rimasti rinchiusi nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, insieme a centinaia di civili, tra cui donne e bambini. Vivono in condizioni disperate in tunnel sotterranei, circondati dalle truppe russe" ha dichiarato Boishenko.