Il presidente Usa ha detto che la Russia “non riuscirà mai a occupare del tutto” il Paese. Annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari: tra le forniture anche artiglieria pesante, droni e cannoni Howitzer. Zelensky: “Grato, ci servono più che mai”. Il segretario per la Difesa, Lloyd Austin, presiederà la prossima settimana una riunione con i partner della Nato sull'Ucraina presso la base americana di Ramstein, in Germania
“Putin non vincerà ma in Ucraina, non riuscirà mai ad occuparla del tutto”: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è tornato ad attaccare l’inquilino del Cremlino. Dalla Roosevelt Room della Casa Bianca Biden ha detto che gli Usa “non rinunceranno mai a combattere contro i tiranni”, sottolineando che l’obiettivo di Washington e degli alleati è quello di “impedire a Putin di invadere l'Ucraina e continuare ad isolarlo”. E ha annunciato l’invio di ulteriori aiuti militari a Kiev, per cui Volodymyr Zelensky si è detto "grato". Il presidente degli Stati Uniti ha poi confermato l’anticipazione circolata sui media del divieto alle navi russe di entrare nei porti americani. Intanto è stato annunciato che il segretario per la Difesa americano, Lloyd Austin, presiederà la prossima settimana una riunione con i partner della Nato sull'Ucraina presso la base Usa di Ramstein, in Germania.(GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
“Nessuna prova della caduta di Mariupol”
Nel corso delle dichiarazioni rese al termine dell’incontro con il premier ucraino, Denys Shmyhal, Biden ha messo in discussione che Mariupol sia caduta completamente: “Non ci sono prove”, ha detto. Alle parole del presidente si sono poi unite quelle del portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price: "Noi capiamo che le forze ucraine continuano a tenere la loro posizione a Mariupol e c'è ogni ragione di credere che lo show del presidente Putin e del suo ministro della difesa per i media che abbiamo visto nelle ultime ore sia ancora disinformazione del loro trito e ritrito copione”.
Gli aiuti militari all’Ucraina
Biden ha firmato un nuovo pacchetto di 800 milioni di dollari di aiuti militari per l’Ucraina, per aiutarla a difendersi dall’offensiva russa nell’est del Paese. Tra le forniture sono comprese 144mila munizioni, artiglieria pesante, droni e 72 cannoni Howitzer da 155 mm (oltre ai 18 già inviati). Le nuove forniture militari "possono armare cinque battaglioni ucraini nel Donbass”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che "le armi vengono inviate all'Ucraina e poi sono le forze di Kiev a decidere come utilizzarle".
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Zelensky: "Grato per il sostegno"
Inoltre il presidente degli Stati Uniti ha annunciato anche aiuti finanziari diretti da 500 milioni di dollari. “Ho detto al premier ucraino che gli Usa e i loro alleati si stanno muovendo il più velocemente possibile per aiutare l'Ucraina”, ha spiegato. E a stretto giro di posta è arrivata la risposta proprio del presidente Volodymyr Zelensky: “Sono grato al presidente Joe Biden e al popolo per la leadership in sostegno del popolo ucraino nella lotta contro l'aggressione russa. Questo aiuto è necessario oggi più che mai! Salva le vite dei nostri difensori della democrazia e la libertà e ci porta più vicini a ristabilire la pace in Ucraina”.
Usa: nuovi droni inviati all'Ucraina
Intanto, mentre Biden annuncia l’invio di nuove forniture militari, è inizialmente emersa la notizia che l’aviazione statunitense avrebbe creato dei nuovi droni appositamente per venire incontro alle esigenze delle forze armate ucraine. Lo avrebbe detto il portavoce del Pentagono alla Cnn. Si tratta del sistema Phoenix Ghost di cui gli Stati Uniti invieranno 121 pezzi nel prossimo pacchetto di armi. Rispetto agli Switchblade, i cosiddetti 'droni kamikaze già inviati dagli Stati Uniti, questi hanno un "raggio d'azione" più ampio, ha detto Kirby "I nuovi droni inviati all'Ucraina, Phoenix Ghost, sono stati sviluppati prima che iniziasse l'invasione e sono progettati per attaccare obiettivo”, ha poi specificato il portavoce del Pentagono in un briefing con la stampa sottolineando che "l'obiettivo principale di questi droni è l'attacco". Questi sistemi "sono particolarmente adatti al tipo di battaglia che gli ucraini dovranno combattere nell'est".
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Berlino stoppa invio armi pesanti
Insomma l’asse tra Washington e Kiev appare solida: "Siamo in un periodo critico in cui si prepara il terreno per la prossima fase di questa guerra", ha sottolineato Joe Biden. "Gli Usa e i loro alleati agiranno il più velocemente possibile per continuare a fornire a Kiev le armi di cui ha bisogno". Berlino però sembra defilarsi: secondo Bild infatti il governo Scholz avrebbe tolto le armi pesanti dalla lista finale, nonostante la disponibilità dell'industria tedesca a fornirle "nel breve e medio termine".
Prossima settimana vertice Nato in Germania
Intanto il segretario per la Difesa americano, Lloyd Austin, presiederà la prossima settimana una riunione con i partner della Nato sull'Ucraina presso la base Usa di Ramstein, in Germania. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono precisando che all'incontro parteciperanno anche Paesi che non sono membri dell'Alleanza Atlantica ma "la lista dei Paesi invitati non è ancora stata completata". Il tema della riunione non sarà solo lo stato della guerra ma anche "un ragionamento più a lungo termine sulla sicurezza e la difesa dell'Ucraina".