Covid, in tutto il mondo nei weekend +6% morti rispetto agli altri giorni: lo studio
Sono i risultati ottenuti da alcuni ricercatori dell'Università di Toronto. Il motivo, oltre ai ritardi burocratici dei fine-settimana, potrebbero essere le "carenze di personale ed esperienza". Su 10 Paesi coinvolti nell'analisi, tra cui l'Italia, l'unico a fare eccezione è la Germania
Ritardi burocratici negli ultimi giorni della settimana, carenze di personale e una più scarsa organizzazione negli ospedali. Sembrerebbe che i decessi per Covid-19, dal 7 marzo 2020 al 7 marzo 2022, siano stati più numerosi durante i weekend che negli altri giorni. Sono i risultati – parziali - di uno studio condotto da Fizza Manzoor e Donald Redelmeier, ricercatori dell’Università di Toronto
GUARDA IL VIDEO: Covid, in Usa arriva il primo test del respiro
Gli autori dello studio indicano un totale di 5.983.471 morti nei due anni di pandemia. La media nel mondo durante il weekend è di 449 morti in più rispetto agli altri giorni
Coronavirus, i numeri della pandemia
Si è registrato un numero di morti a livello globale più alto del 6% durante i fine-settimana, con una media di 8.532 decessi contro gli 8.083 di tutti gli altri giorni. I numeri accomunano quasi tutto il mondo. L’unica eccezione, tra i Paesi considerati, è la Germania
Coronavirus, lo speciale di Sky TG24
Lo studio - che sarà presentato al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid) a Lisbona dal 23 al 26 aprile - ha notato un aumento maggiore dei morti durante i weekend negli Stati Uniti (1.483 decessi tra il sabato e la domenica contro i 1.220 tra il lunedì e il venerdì, +22%)
Covid, reinfezioni in aumento. Iss: "4,4% del totale"
Seguono il Brasile (1.061 contro 823, +29%), il Regno Unito (239 contro 215, +11%) e il Canada (56 contro 48, +17%)
Covid, obbligo mascherine al chiuso. Come funziona nel mondo
In Germania si è invece osservato un numero medio “significativamente inferiore di morti nei giorni del fine-settimana rispetto agli altri” (137 contro 187, -27%)
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Secondo Manzoor, oltre ai ritardi burocratici tipici dei weekend, è probabile che gli alti numeri delle morti nei weekend siano dovuti “anche a carenze di personale, know-how ed esperienza”. I risultati della ricerca “suggeriscono che questo problema non si sta risolvendo, nonostante il miglioramento della conoscenza" dell'infezione da parte dei sanitari
Per condurre la ricerca, gli studiosi di Toronto hanno messo a confronto i dati dei decessi registrati in Canada e negli altri nove Paesi con il maggior numero di casi Covid-19 nel mondo: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Russia, India, Brasile
Partendo dal presupposto per cui tra il 2020 e il 2022 molto è cambiato in relazione alle conoscenze scientifiche riguardo il coronavirus, i ricercatori hanno confrontato i decessi nei weekend del primo anno di pandemia (marzo 2020-2021) con quelli del secondo (marzo 2021-2022)
In linea generale i risultati sono però rimasti gli stessi, seppur leggermente in calo. Dalle 641 morti aggiuntive registrate nei sabati e nelle domeniche del primo anno si è passati a 257 decessi in più nel secondo
Nessuna differenza sostanziale tra diverse ondate pandemiche. Guardando singolarmente a tutti e sette i giorni della settimana, le medie dei decessi riscontrate dagli autori sono pari a 7.219 il lunedì, 6.825 il martedì, 8.070 il mercoledì, 9.230 il giovedì, 9.086 il venerdì, 8.850 il sabato e 8.071 la domenica
Se quindi la media dei fine settimana è più alta di quella calcolata sugli altri cinque giorni, a livello di singole giornate il numero medio di morti più alto cadrebbe di giovedì, quello più basso di martedì