Usa: “Ordine di brutalizzare civili ucraini arriva dai più alti livelli del Cremlino”

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Il consigliere della sicurezza nazionale degli Stati Uniti Sullivan rivolge nuove accuse alla Russia e annuncia che Washington sta lavorando a un piano per la fornitura di più armi all'Ucraina. Esclusa, per il momento, una visita del presidente Joe Biden a Kiev

 

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In un’intervista ad Abc, il consigliere Usa per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha detto che le informazioni dell’intelligence a disposizione di Washington indicano che "c’era un piano [formulato] dai più alti livelli del governo russo [che prevedeva] di prendere di mira i civili che si opponevano all’invasione, di ricorrere alla violenza nei loro confronti, di organizzare sforzi per brutalizzarli in modo da tentare di terrorizzare la popolazione e soggiogarla". Proprio alla luce di questo rapporto, Sullivan ha detto che le immagini provenienti da Bucha e da altre città dell’Ucraina sono “tragiche” e “scioccanti”, ma “non sono una sorpresa”. Riferendosi ai soldati russi ha aggiunto: “Gli avevano detto che avrebbero avuto una vittoria gloriosa, che sarebbero entrati a Kiev senza nessuna opposizione e che gli ucraini li avrebbero accolti. Quando questo non è successo, credo che alcune di queste unità abbiano commesso atti brutali, atrocità e crimini di guerra senza che vi fosse una direzione dall’alto." "Ma non facciamo errori", ha aggiunto, "la questione dei crimini di guerra su larga scala e le atrocità in Ucraina si trova ai piedi del Cremlino e del presidente russo". (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - OLTRE 4 MILIONI I PROFUGHI - DI MAIO: "LA NATO NON INTERVENGA).

Il piano degli Stati Uniti

Nelle ultime ore Sullivan ha anche detto che gli Stati Uniti continueranno a “fare il possibile per consentire all'Ucraina di difendersi e avere la più forte posizione possibile al tavole delle trattative", e ha annunciato che Washington sta lavorando a un piano per fornire più armi al Paese. Per il momento, non è in programma una visita del presidente Usa Joe Biden a Kiev, ma tra gli aiuti sui quali l'Ucraina potrebbe contare c’è anche l’ipotesi che i suoi cittadini vengano addestrati fuori dai confini nazionali, ha detto Sullivan. "Abbiamo visto atrocità, crimini di guerra e immagini scioccanti da Bucha a Kramatorsk. È nostra responsabilità come Stati Uniti e come comunità internazionale fornire armi e assistenza militare all'Ucraina in modo che abbia gli strumenti per battersi", ha detto il consigliere. "Questo è quello che stiamo facendo, e questo è quello che faremo con gli alleati e i partner". Rispondendo a una domanda sulla possibilità che la Russia stia commettendo un "genocidio" nel Paese, Sullivan ha poi affermato: "L'etichetta è meno importante del fatto che questi atti sono crudeli, criminali, sbagliati, malvagi e ai quali si deve rispondere con forza".

Le previsioni sul conflitto

Sullivan ha anche parlato della decisione di Mosca di affidare il comando delle operazioni in Ucraina al generale Alexander Dvornikov, un veterano che ha guidato l'intervento militare russo in Siria. "Qualsiasi nomina non può nascondere il fallimento strategico della Russia. Questo particolare generale sarà un altro autore di crimini contro gli ucraini", ha detto il consigliere. Una visione che condivide anche la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, secondo cui la nomina "dimostra che ci sarà una continuazione di quello che abbiamo già visto sul terreno in Ucraina". 

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