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Guerra in Ucraina, Zelensky: "Mosca boicotta aiuti umanitari. È tempo di parlare". VIDEO

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Oltre 180mila civili - dice il presidente ucraino su Facebook - sono stati portati in salvo dall'inizio della guerra. Le forze armate russe, tuttavia, starebbero continuando a bloccare le forniture di aiuti umanitari in arrivo nelle città assediate, sotto ordine di “fare assolutamente di tutto per favorire la catastrofe”. Lancia poi l'appello a Putin: "È arrivato il momento di incontrarsi. Se la guerra continua per la Russia ingenti perdite di vite umane" 

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Le forze armate russe continuano a bloccare gli aiuti umanitari in arrivo nelle città ucraine assediate, sotto ordine di “fare assolutamente di tutto per favorire la catastrofe”. Ancora una volta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con un video sul suo profilo Facebook, denuncia le operazioni scorrette del Cremlino e si appella al suo omologo russo Vladimir Putin: “È tempo di colloqui di pace, senza indugio. Questa è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina”. Zelensky non fa leva solo sulla devastazione del suo Paese per convincere Putin a trattare in sede diplomatica, ma guarda anche alla prospettiva russa. Se la guerra continuasse ancora – siamo ormai al 24esimo giorno di conflitto – “le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi”, dice il capo di Stato di Kiev (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE DI SKY TG24LA MAPPA DEI PROFUGHII VIDEO E I REPORTAGE DALL’UCRAINA).

I corridoi umanitari

Secondo Zelensky la Russia sta cercando di boicottare l’arrivo di forniture di aiuti umanitari in modo da creare “un argomento per consentire agli ucraini di collaborare con gli occupanti”, commettendo così “un crimine di guerra”. Il presidente traccia poi un bilancio delle operazioni umanitarie che invece sono andate in porto. “Ieri sono proseguiti sette corridoi umanitari: sei nella regione di Sumy, uno nella regione di Donetsk. Più di 9mila persone sono state evacuate dalla città assediata di Mariupol e sono state consegnate centinaia di tonnellate di prodotti essenziali", dice nel videomessaggio. In totale sarebbero 180mila i civili salvati attraverso i corridoi umanitari.

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Il programma di assistenza agli sfollati

I ministri ucraini, dice poi Zelensky, sono al lavoro per mettere a punto un programma di assistenza alla popolazione sfollata a causa del conflitto in corso. Il piano prevede di aiutare chi ha lasciato casa e chi l’ha persa nei bombardamenti a trovare lavoro. A lungo termine, si guarda anche oltre alla guerra: nel progetto c’è anche la ricostruzione delle case distrutte una volta che il conflitto sarà concluso. 

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Mosca: "Prima di un incontro con Putin serve un trattato"

Poco prima che Zelensky pubblicasse il videomessaggio, da Mosca il capo negoziatore Vladimir Medinsky metteva già paletti alla possibilità di un incontro tra il leader ucraino e Putin. “Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi", ha detto Medinsky. 

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