
Da Taipei a Berlino, manifestazioni nel mondo per chiedere la fine della guerra in Ucraina
Proseguono i presidi e i cortei per invocare la fine della guerra russa. Migliaia di persone sono scese in piazza nel giorno in cui anche Papa Francesco è tornato a chiedere di fermare il conflitto

Nel 18esimo giorno dall'inizio del conflitto in Ucraina, migliaia di persone sono tornate in piazza in diverse città del mondo per protestare contro l'invasione russa e chiedere la pace. A Taipei, capitale di Taiwan, i manifestanti hanno sfilato esibendo cartelli e striscioni gialli e blu, i due colori della bandiera ucraina
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Lo stesso hanno fatto alcuni manifestanti a Bruxelles, a qualche ora di distanza da un attacco russo al 'Centro internazionale di mantenimento della pace e della sicurezza' nella regione di Leopoli. Secondo il governatore, avrebbe causato 35 vittime e 134 feriti. "Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano; c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri", ha detto nelle stesse ore papa Francesco
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Questa foto arriva da place de l'Albertine, una zona del centro della capitale belga
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Proprio per opporsi agli attacchi contro i più vulnerabili, alcune delle persone che sono scese in piazza nella capitale belga hanno portato con sé dei bambini. In questa foto, una di loro regge un cartello con scritto "Fermate il terrore russo contro i bambini ucraini" e l'hashtag "chiudete i cieli", in riferimento alla possibilità che nel Paese venga imposta una no fly zone
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L'invito a imporre una no fly zone è arrivato anche da Cracovia dove alcuni manifestanti hanno sfilato sventolando bandiere ucraine. Nel Paese le preoccupazioni per quanto sta accadendo a Kiev si mescolano a quelle legate alla propria sicurezza. Nella mattinata, i missili russi hanno infatti attaccato un'area poco distante dal confine polacco
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Molte delle proteste odierne sono state organizzate in Germania. A Berlino, per esempio, diverse persone hanno sfilato nell'ambito di un'iniziativa chiamata "Fermate la guerra: pace e solidarietà per l'Ucraina" all'indomani di un nuovo colloquio telefonico tra il cancelliere Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin
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Nella capitale tedesca, i manifestanti hanno esibito cartelloni in russo e in tedesco, il simbolo della pace colorato in giallo e blu, ma anche foto di Putin con la scritta "Putler". Da quando è iniziato il conflitto, il leader è stato spesso paragonato ad Hitler
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Un altro gruppo di attivisti ha invece rinominato simbolicamente l'area in cui si trova l'ambasciata russa in "Freedom Square". Secondo quanto si apprende, è possibile che l'iniziativa venga replicata anche altrove

Molto partecipata anche la protesta a Francoforte, dove sono state sventolate anche bandiere europee. Nella città ha infatti sede la Banca centrale europea, di cui il presidente del Consiglio italiano Draghi è stato governatore

Alcuni dei cartelloni riportavano la parola "Frieden", che in tedesco significa "pace"

Questa immagine arriva, invece, da Stoccarda, altra città tedesca da cui è arrivato un appello a fermare il conflitto

Ad Amburgo i manifestanti si sono dati appuntamento allo Jungfernstieg, una celebre via che si trova tra il Gänsemarkt e la Piazza del Municipio.


A Lipsia, si è esposto anche il sindaco della città. Burkhard Jung, questo il suo nome, è salito su un palco e ha iniziato a suonare la chitarra e suonare nell'ambito di un'altra manifestazione per la pace
