Il Dipartimento di Stato annuncia ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e Abr Management. Inoltre gli investimenti in hedge fund americani di Roman Abramovich sono stati congelati, secondo quanto riporta il Wall Street Journal
Si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni. Il Dipartimento di Stato annuncia ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e Abr Management. Inoltre gli investimenti in hedge fund americani di Roman Abramovich sono stati congelati, come riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti vicine al dossier (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).
Gli oligarchi nel mirino
Nel mirino, in particolare, finiscono Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di Abr Management. I quattro componenti del cda di Novikombank colpiti da sanzioni sono invece la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin. Mentre su Abramovich il congelamento mette probabilmente fine ai recenti tentativi dell'oligarca russo di vendere i suoi interessi negli hedge fund.
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Blinken: "Oligarchi non devono godere della loro ricchezza"
"Stiamo sanzionando gli oligarchi che sostengono l'ingiustificata guerra di Putin in Ucraina e mettendo nel mirino asset e beni di lusso che sono stati fatti uscire dalla Federazione russa, per assicurarci che quanti stanno propagando questa guerra non possano godere facilmente della loro ricchezza mentre gli ucraini soffrono", ha scritto su Twitter il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken.
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In Italia congelato yacht da 530 milioni a Andrey Igorevich Melichenko
Intanto in Italia proseguono i congelamenti dei beni degli oligarchi. L'imbaracazione "Sy A" del valore di circa 530 milioni di euro - e riconducibile all'oligarca russo Andrey Igorevich Melichenko - è stata sottoposta a un provvedimento di congelamento dalla Guardia di finanza nell'ambito delle misure prese nei confrontro di magnati russi inseriti nella black list dell'Unione europea. Secondo quanto si apprende, l'imbarcazione era in rimessaggio nel porto di Trieste. L'imbarcazione, varata nel 2015, è fra le più costose mai realizzate e batte bandiera delle Bermuda. Ufficialmente è registrata presso una società del territorio d'oltremare britannico, ma la sua proprietà è riconducibile indirettamente proprio ad Andrey Igorevich Melnichenko.