
Ucraina, Dichiarazione di Versailles dei leader Ue: "Pronti a nuove sanzioni per Russia"
I capi di Stato e di governo dei 27 sono stati impegnati in due giornate per l'incontro informale in Francia. Hanno chiesto a Mosca di rispettare i corridoi umanitari, garantire la sicurezza delle centrali nucleari e cessare le operazioni militari. Niente adesione accelerata di Kiev all'Unione. Draghi: "Un successo". Ma avverte: "Putin non vuole la pace, il suo piano è un altro"

Sono pronti a nuove sanzioni contro la Russia i leader dell'Unione europea, che si sono riuniti per due giorni a Versailles in un vertice informale convocato da Emmanuel Macron, presidente di turno del semestre Ue. Oggi si è tenuta la seconda e ultima giornata, mentre stanotte i capi di Stato e di governo dei 27 in una dichiarazione congiunta hanno chiesto a Mosca di fermare le operazioni militari, garantire gli accessi umanitari e la sicurezza delle centrali nucleari. Più interlocutoria, invece, la posizione sulla richiesta di adesione presentata da Kiev
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GLI AIUTI - "Lodiamo il popolo ucraino per il coraggio dimostrato nel difendere il proprio Paese e i nostri valori condivisi di libertà e democrazia. Non li lasceremo soli. Continueremo a fornire sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario coordinato", si legge nella Dichiarazione di Versailles dei leader Ue
Il testo della Dichiarazione di Versailles
SANZIONI - "Ci impegniamo a fornire sostegno per la ricostruzione di un'Ucraina democratica una volta cessato l'assalto russo - dicono i leader Ue -. Siamo determinati ad aumentare ulteriormente la nostra pressione su Russia e Bielorussia. Abbiamo adottato sanzioni significative e restiamo pronti a procedere rapidamente con ulteriori sanzioni"
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CORRIDOI UMANITARI - "Chiediamo alla Russia di rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale. Deve garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle vittime e agli sfollati interni in Ucraina e consentire un passaggio sicuro ai civili che vogliono andarsene", si legge nella dichiarazione dei leader Ue
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IMPIANTI NUCLEARI - "Chiediamo che la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari ucraini siano immediatamente garantite con l'assistenza dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica", dicono i leader Ue
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OPERAZIONI MILITARI - "Chiediamo che la Russia - prosegue la Dichiarazione di Versailles - cessi la sua azione militare e ritiri tutte le forze e l'equipaggiamento militare dall'intero territorio dell'Ucraina immediatamente e incondizionatamente, e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti"
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L’UCRAINA NELL’UE - "Il presidente dell'Ucraina ha presentato la domanda dell'Ucraina per diventare membro dell'Ue - aggiungono i leader -. Il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale domanda conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati. In attesa di ciò e senza indugio, rafforzeremo ulteriormente i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l'Ucraina nel perseguire il suo percorso europeo. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea" (Nella foto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky)
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GEORGIA E MOLDAVIA - "Il Consiglio invita la Commissione ad esprimere il suo parere sulle richieste di adesione di Georgia e Moldavia", si legge nella Dichiarazione di Versailles. I paragrafi 4 e 5 della dichiarazione sono stati dedicati alle richieste di adesione di Ucraina, Moldavia e Georgia e sono stati oggetto di negoziato fino a notte fonda
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L’INDAGINE DELLA CPI - "Due settimane fa la Russia ha riportato la guerra in Europa. L'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina viola gravemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e mina la sicurezza e la stabilità europea e globale. Sta infliggendo sofferenze indicibili alla popolazione ucraina", affermano i leader Ue

L’INDAGINE DELLA CPI /2 - "La Russia, e la sua complice Bielorussia, hanno la piena responsabilità di questa guerra di aggressione e i responsabili saranno ritenuti responsabili dei loro crimini, anche per aver preso di mira indiscriminatamente civili e oggetti civili. A questo proposito accogliamo con favore la decisione del pubblico ministero della Corte penale internazionale di aprire un'indagine"

Oggi si è invece tenuta la seconda giornata del vertice. Focus sugli aspetti economici legati alla guerra in Ucraina sulla revisione della governance economica europea, che prima del conflitto era previsto come tema prioritario del summit. Presenti anche la presidente della Bce Christine Lagarde e il presidente dell'Eurogruppo Pascal Donohoe

Arrivando a Versailles per la seconda giornata del vertice, l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha annunciato che "l'Ue ha deciso lo stanziamento di altri ulteriori 500 milioni di euro per il sostegno militare all'Ucraina. Raddoppieremo il contributo dell'European Peace Facility"

Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha invece detto che con la Dichiarazione di Versailles "la Commissione dovrà esprimere il suo parere molto rapidamente" sulla richiesta di adesione dell'Ucraina Ue. "Noi sappiamo che Kiev si batte per il suo Paese, per la sua sopravvivenza ma anche per i valori europei"

Il vertice di Versailles "è stato un successo, raramente ho visto l'Ue così compatta", ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa da Versailles. "C'è una grande disponibilità da parte di tanti, una grande determinazione da parte di altri e una notevole cautela da parte di altri ancora" sull'adesione di Kiev all'Ue, ha poi ricordato: "Le regole per entrare sono molto precise e prevedono un lungo periodo di riforme strutturali. Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento sarebbe d'aiuto ma occorre rispettare anche cosa dicono gli altri"

Poi Draghi ha ricordato: "Dobbiamo prepararci ma non è assolutamente un'economia di guerra. Ho visto degli allarmi esagerati. Prepararsi non vuol dire che ciò debba avvenire sennò saremmo già in una fase di razionamento". E su Putin ha aggiunto: "Non vuole la pace, il suo piano sembra essere un altro"

"Non siamo in guerra con la Russia", ha ricordato anche Emmanuel Macron. Non abbiamo una risposta sul teatro di guerra, perché non siamo in guerra sul terreno. Ma non escludiamo ulteriori sanzioni, se la cose continuano così sul piano militare prenderemo sanzioni ulteriori", ha aggiunto

Sempre sulle sanzioni è intervenuta anche la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: "Abbiamo avuto tre pacchetti di sanzioni. Adesso dovremo andare avanti con un quarto pacchetto, che isolerà ulteriormente la Russia dal sistema economico globale". E ha aggiunto: "A metà maggio faremo delle proposte per scadenzare la nostra indipendenza da gas, petrolio e carbone russo entro il 2027