Mondo
Russia, manifestanti usano emoji e simboli per sfuggire agli arresti
Per organizzare sit-in e proteste non autorizzate contro la guerra e contro il presidente Putin si utilizzano sigle in codice. Tra i cittadini russi arrestati per aver mostrato il proprio dissenso contro il conflitto c'è anche chi è stato fermato solo per aver pubblicato un tweet. Secondo OVD-Info, sono circa 14mila le persone finite in detenzione dal 24 febbraio
L’emoji di un omino che cammina, il numero 7, l’immagine del poeta russo Pushkin. Tradotto in parole, sarebbe: “Ci vediamo alle 7 a piazza Pushkin”. Una frase che in Russia è pericoloso scrivere sui social media o app di messaggistica. Perché se a quel luogo e a quell’ora corrispondono le coordinate di una manifestazione di protesta contro il presidente Vladimir Putin e la guerra in Ucraina, si rischia di finire in arresto
Così, la popolazione russa che sceglie di violare le leggi imposte dal Cremlino e scendere in piazza per esprimere il proprio dissenso alla politica di guerra di Putin comunica attraverso codici di simboli ed emoji per organizzare le manifestazioni
La combinazione dei tre simboli - e di altre alternative simili - ha iniziato a circolare tra gli utenti digitali di Mosca il 24 febbraio, giorno d’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino. A riportalo è la Bbc