Il primo cittadino della capitale ucraina, ex campione dei pesi massimi, ha deciso di giocare un ruolo attivo nella difesa della sua città e si è arruolato. "Nonostante tutto, siamo pronti a combattere per difendere la città e la patria. Non vogliamo andarcene, non la regaleremo ai russi", ha detto, chiedendo alla comunità internazionale di smetterla di cooperare con Mosca perché "ogni euro si trasformerà in un attacco"
Prima campione dei pesi massimi, poi sindaco di Kiev e oggi tra i civili che si sono arruolati nella riserva militare per difendere la capitale ucraina. Quella di Vitali Klitschko è una vita in continua evoluzione, ma di una cosa è certo: non abbandonerà mai la sua città. "Per ogni palazzo, ogni strada, ogni posto di blocco, combatteremo anche fino alla morte. Stanno distruggendo le nostre case, ci vogliono prigionieri, ma questo non succederà mai", aveva detto. E intervistato a Sky TG24 ha ribadito la sua posizione: "Nonostante tutto, siamo pronti a combattere per difendere la città e la patria. Resisteremo per sempre, questa è casa nostra e non vogliamo andarcene, non la regaleremo ai russi" (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - I DRONI USATI CONTRO L'ESERCITO RUSSO - IN COSA CONSISTE IL MODELLO AUSTRIA).
La situazione a Kiev
Klitschko ha raccontanto che nella capitale la situazione è sotto controllo: "Noi siamo responsabili anche della gestione dell'acqua e utenze, e sono disponibili, i servizi funzionano, ma abbiamo la guerra a 10 km dal centro della città. Ci sono soldati che stanno cercando di farsi strada e da due settimane girano, stanno cercando di far pressione sui civili - ha raccontato - Tante persone stanno passando le giornate sottoterra, nella metro, e ogni volta che sentono le sirene sono stanche, arrabbiate, nervose".
Il negoziato con i russi
Sulla possibilità di trovare un accordo per fermare la guerra il sindaco ha detto: "Ogni negoziato con i russi ha dei limiti ma la speranza rimane, vogliamo credere nella diplomazia". Klitschko non ha parlato di una soluzione in particolare ma ha puntualizzato che gli ucraini non possono comnque rimanere fermi nel frattempo: "I russi attaccano, noi ci dobbiamo difendere. Alcune città non esistono più". "L'Ucraina ha sempre voluto la pace - ha aggiunto - non siamo mai stati un popolo agrresore. Il problema è l'altra parte, la Russia vuole occupare tutto il Paese.
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Le richieste alla comunità internazionale
Klitschko ha ringraziato l'Unione europea e i Paesi che si sono mossi per far arrivare aiuti all'Ucraina: "In questo momento, l'unità è fondamentale". "Grazie perché gli aiuti ci sono e li sentiamo, ma bisogna fare di più - ha aggiunto - Sarebbe positivo entrare a far parte della Nato, ma adesso serve un aiuto concreto". Secondo il sindaco, i Paesi dovrebbero smettere di cooperare con la Russia perché "ogni euro non sarà mai restituito o investito per il benessere della società ma andrà a finire in armamenti e la conseguenza la vediamo qui". "Loro trasformano il denaro in armi e aggressione. Vi imploro di supportarci perché se l'Ucraina riesce a rimanere forte, i russi non potranno continuare con questi attacchi", ha concluso, sottolineando che la stabilità di altri Stati dipende anche dal futuro dell'Ucraina.