Ucraina, Kuleba: "Chernobyl è ferma, entro 48 ore potenziali perdite radioattive"

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La Russia "ha il controllo della situazione" nel sito nucleare, che sarebbe rimasto senza energia. I generatori diesel di riserva hanno una capacità di circa due giorni. L'Aiea però rassicura: "Nessun impatto critico sulla sicurezza". La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha smentito le notizie su un presunto aumento di venti volte del livello di radiazioni nel sito

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Mentre sul campo si continua a combattere e continua l’esodo dei profughi dall’Ucraina, è sempre più alta l’attenzione sull'impianto nucleare di Chernobyl e sui 210 tecnici della centrale al lavoro sotto il controllo russo da due settimane. Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmitry Kuleba ha lanciato l'allarme: "Entro 48 ore potrebbero esserci perdite radioattive" in seguito ai danni provocati alla centrale, che sarebbe "completamente ferma" a causa dell'offensiva, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. Lo riferisce in un comunicato Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino. L'Aiea ha però ha rassicurato, affermando che non c'è "nessun impatto critico sulla sicurezza".

Kuleba: "Entro 48 ore i sistemi di raffreddamento si fermeranno"

I generatori diesel di riserva hanno una capacità di 48 ore per alimentare Chernobyl. "Successivamente, i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare si fermeranno, rendendo imminenti le perdite di radiazioni. La barbara guerra di Putin mette in pericolo l'intera Europa. Deve fermarsi immediatamente!", scrive Kuleba su Twitter. L'accusa di Kiev arriva dopo che ieri l'Aiea aveva fatto sapere di aver "perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl". Le forze russe, secondo gli operatori della centrale, hanno scollegato l'impianto nucleare dalla rete (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE - I REPORTAGE - IL VIDEOBLOG - GLI AGGIORNAMENTI).

L’ allarme dell’Aiea

L'interruzione di corrente alla centrale di Chernobyl "causerà a breve il blocco dei sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare, rendendo imminenti la fuoriuscita di radiazioni", ha spiegato ancora Kuleba, che ha invitato la comunità internazionale a chiedere urgentemente alla Russia di cessare il fuoco e consentire alle unità di riparare l'unica rete elettrica che alimenta la centrale nucleare. Con i sistemi che permettono di controllare a distanza il materiale nucleare della centrale ucraina che hanno smesso di fornire i dati di monitoraggio, “la trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata", aveva spiegato ieri l'Aiea. 

Il portavoce degli Esteri russo: "Preveniamo provocazioni ucraine"

"Attualmente, il controllo della situazione nella centrale nucleare di Chernobyl è svolto congiuntamente da personale militare russo, specialisti ucraini, personale civile della centrale e la guardia nazionale di questo paese", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Le azioni dell'esercito russo in questa pericolosa situazione sono state dettate dalla necessità di prevenire una provocazione nucleare da parte dei nazionalisti ucraini, che, a quanto pare, non hanno nulla da perdere", ha spiegato, "in effetti, sono stati addestrati per questo. Ecco perchè l'esercito russo sta prendendo il controllo degli impianti nucleari dell'Ucraina". 

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La preoccupazione del direttore generale dell’Aiea

Il Direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, si è detto ''profondamente preoccupato per la situazione difficile e stressante che deve affrontare il personale della centrale nucleare di Chernobyl" dal 24 febbraio scorso, quando le truppe russe hanno assunto il controllo dell'impianto. “Invito le forze che controllano efficacemente il sito a facilitare urgentemente la rotazione sicura del personale", ha affermato, sottolineando che "il personale che gestisce gli impianti nucleari deve poter riposare e lavorare a turni regolari" proprio per la sicurezza generale. 

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La centrale di Chernobyl

Sotto il controllo delle forze russe dallo scorso 24 febbraio, la centrale di Chernobyl (nota per il disastro nucleare del 1986) contiene reattori dismessi e strutture per rifiuti radioattivi. Fino a quando i dati sono stati disponibili, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica non ha comunque rivelato aumenti dei livelli di radioattività. Ma l'aver "perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia della centrale" rende di fatto l'Aiea incapace di monitorare ciò che realmente accade all'interno dell'impianto. Una preoccupazione che si aggiunge così a quella per la centrale di Zaporizhzhya (attaccata la notte dello scorso 4 marzo) per la quale non sembrerebbero comunque esserci fuoriuscite sospette.

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