Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Crisi Ucraina, news. Zelensky: attacco russo mercoledì. Usa spostano ambasciata a Leopoli

©IPA/Fotogramma

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ritiene che un accordo con l'Occidente sia ancora possibile. Il portavoce di Putin: disposti a negoziare. Ma secondo la Cnn, il presidente ucraino sarebbe stato informato dagli Stati Uniti che il giorno dell'attacco sarà il 16 febbraio. Di Maio volerà in Ucraina, e in settimana potrebbe recarsi anche a Mosca. Si va verso un G7 straordinario. La paura di un conflitto colpisce anche le Borse: per l'Europa è un lunedì nero, bruciati 201 milioni

1 nuovo post

Cremlino, posizione ufficiale Kiev su Nato non cambia

Mosca non considera "un cambiamento ufficiale della posizione dell'Ucraina sulla volontà di aderire alla Nato" l'apertura, poi ritirata, dell'ambasciatore di Kiev a Londra, a una rinuncia a entrare a far parte dell'alleanza. Lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo, però, che "se Kiev rinunciasse al suo obiettivo di diventare un membro dell'alleanza, aiuterebbe in modo significativo ad affrontare le preoccupazioni della Russia in termini di sicurezza".
- di Maurizio Odor

Calano le Borse europee. A Milano male le banche e spread a 170

I venti di guerra in Europa portano giù le principali piazze d'affari: Milano apre a -2,3% e arriva a -3,9% dopo qualche ora. Così anche Francoforte, Londra, Parigi e Madrid. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,1311 sul dollaro. I valori del petrolio restano al massimo. GLI AGGIORNAMENTI
- di Maurizio Odor

Nato, cosa è l’Alleanza Atlantica e quali sono i Paesi membri

L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord è stata creata nel 1949 con il Patto Atlantico di "difesa collettiva” contro un attacco sovietico. Negli anni i Paesi membri sono diventati 30. Proprio un futuro allargamento con l’ingresso dell’Ucraina è una delle cause della crisi internazionale che fa temere un conflitto tra Kiev e Mosca. LEGGI TUTTO
- di Maurizio Odor

Ucraina, Lituania: via subito dal Paese

La Lituania, sulla scia di molti altri Paesi, sconsiglia i viaggi in Ucraina e invita i connazionali a lasciare "immediatamente" il Paese. Il ministero degli Esteri nelle raccomandazioni aggiornate sul suo sito web chiede, "a causa di possibili problemi" con i collegamenti aerei, ai "cittadini della Lituania di non recarsi in Ucraina e a coloro che si trovano in Ucraina di lasciare immediatamente il Paese".
-
 
- di Maurizio Odor

Ucraina: governo Gb, nessun paragone fra Hitler e Putin

Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace - che ieri aveva evocato nell'aria a proposito della crisi ucraina "un profumo da Conferenza di Monaco del 1938", quella in cui Gran Bretagna e Francia cedettero con il cosiddetto appeasement alle pretese territoriali della Germania nazista sulla Cecoslovacchia -  "non ha voluto tracciare un parallelo né tra il presidente Vladimir Putin e Adolf Hitler, né tra gli alleati di allora e quelli di oggi". Lo ha precisato stamattina il suo vice, James Heappey, in una serie d'interviste televisive. "Ben - ha assicurato Heappey -  sta lavorando tantissimo per sostenere l'Ucraina" e le sue parole miravano solo a evidenziare solo quanto ci si possa "sentire frustrati" nel vedere questi sforzi apparire "futili" rispetto all'atteggiamento di Mosca. Atteggiamento a proposito del quale il viceministro britannico ha ribadito gli allarmi recenti del governo di Boris Johnson: sostenendo ancora una volta che un'invasione russa in Ucraina potrebbe avvenire "senza preavviso" in qualsiasi momento dato lo schieramento di forze sul terreno; e che la Russia sarebbe in questa fase piu' vicina a una guerra in Europa da quanto lo sia mai stata "negli ultimi 70 anni".
- di Maurizio Odor

Spread tra Btp e Bund prosegue a 170 punti

Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 170 punti base, rispetto al balzo dell'avvio di seduta a 171 punti. Il rendimento del decennale italiano scende all'1,89%, rispetto all'1,948% dell'inizio di giornata.
- di Maurizio Odor

Borsa: Europa pesante su timori guerra, Milano -3,5%

Le Borse europee proseguono pesanti con i venti di guerra che arrivano dall'Est. Le tensioni tra Russia e Usa per l'Ucraina hanno messo sotto pressione i mercati, con il balzo dei prezzi di gas e petrolio ed il nervosismo sui titoli di Stato. Nel comparto azionario sono energia (-1%), utility (-1,8%) e banche (-3,4%) a subire il maggiore calo. In questo contesto l'euro sul dollaro si indebolisce e scende a 1,1319 a Londra.   L'indice d'area stoxx 600 cede il 2,4%. Raffica di vendite a Francoforte (-3,1%), Parigi (-2,89%), Madrid (-2,47%), Londra (-1,7%). Maglia nera per Milano (-3,5%). Tra i comparti soffrono anche i tecnologici (-2,9%) e le auto (-2,6%). Seduta all'insegna della volatilità per le materie prime. I rialzo il petrolio con il Wti che sale a 93,37 dollari al barile (+0,3%) e il Brent a 94,59 dollari (+0,17%). Avanza il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni sono in rialzo del 7,3% a 83,11 euro al Mwh, dopo aver registrato in mattinata un aumento del +12% a 88 euro. A Londra il prezzo sale del 7,4% sforando i 200 penny per Mmbtu (199,79 penny). Sale anche l'oro che raggiunge 1.856 dollari l'oncia, con un incremento dell'1,67%. 
- di Maurizio Odor

Borsa Mosca, affonda su crisi con Ucraina, giù il rublo

Il mercato azionario russo e il rublo sono crollati con l'acuirsi delle tensioni sull'Ucraina. In mattinata, l'indice principale della Borsa di Mosca, l'RTS (denominato in dollari), e' sceso del 5%, per poi attestarsi a -4,23%. Dall'inizio dell'anno la perdita e' di oltre il 12%. Il rublo e' fortemente sceso nei confronti della moneta europea, superando in apertura gli 88 rubli per un euro, per poi assestarsi intorno agli 86,5 rubli. Contro la valuta statunitense, il rublo ha iniziato la giornata oscillando intorno ai 78 rubli per dollaro, per poi assestarsi intorno ai 76,5 rubli. A fine gennaio la valuta russa aveva superato la barra simbolica degli 80 rubli per dollaro, la prima da novembre 2020, e l'euro superava i 90 rubli. La banca centrale russa era intervenuta sospendendo l'acquisto di valute estere nel tentativo di limitare le perdite.
 
- di Costanza Ruggeri

Antonione (Ince): "Enormi conseguenze da conflitto"

"Siamo nelle mani degli Stati Uniti. E, purtroppo, le conseguenze di un'eventuale guerra le pagheremmo noi europei". E' molto preoccupato Roberto Antonione, segretario generale dell'Iniziativa Centro Europea, per la crisi ucraina e per le possibili conseguenze, non solo per le popolazioni locali, ma anche per l'Europa, l'Italia e il Friuli Venezia Giulia. Lo dice in una intervista a Il Piccolo di Trieste. Antonione parla di possibili "ripercussioni irreparabili" a causa del coinvolgimento diretto di player come Stati Uniti e Russia: "Questo rende la crisi gravissima, dalle conseguenze imprevedibili. Se si inizia, non so dove si potrebbe arrivare, quindi auspico che prevalga la diplomazia. Questa escalation mi ricorda la crisi di Cuba negli anni Sessanta: arrivammo a un passo da una guerra mondiale".
- di Costanza Ruggeri

Giappone riduce personale ambasciata Kiev

Il Giappone segue l'avvertimento dell'alleato statunitense e decide di ridurre al minimo il personale della propria Ambasciata a Kiev, a fronte del massiccio dispiegamento dell'esercito russo ai confini con l'Ucraina, con l'esacerbarsi delle tensioni geopolitiche. La sede diplomatica nipponica aveva già esortato venerdì i connazionali a lasciare il Paese in tempi rapidi, e ha comunicato che da oggi i servizi saranno ulteriormente ridotti.
 

- di Costanza Ruggeri

Mosca, soluzione deve tenere conto dei nostri interessi 

"Ci aspettiamo che questi esigui canali per il dialogo alla fine ci permetteranno di trovare una sorta di reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente significherà il tenere conto dei nostri interessi": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti.
 

- di Costanza Ruggeri

Cremlino, "canali dialogo con Usa, ma relazioni con Washington al minimo"

Le relazioni tra Mosca e Washington sono a un "livello bassissimo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ci sono alcuni canali di dialogo, ha affermato in dichiarazioni ai media russi riportate dalla Bbc, ma quando si tratta di "rapporti bilaterali, si può parlare solo in negativo". "Siamo - ha aggiunto - a un punto molto, molto basso". I presidenti dei due Paesi "parlano, c'è dialogo su altri fronti", ha detto ancora Peskov, affermando che si tratta di un aspetto positivo "perché solo un paio di anni fa non c'era dialogo, non c'erano contatti del genere". 
 
- di Costanza Ruggeri

G7, pronti a sanzioni con impatto "enorme" su Russia

I Paesi del G7 sono pronti a infliggere sanzioni alla Russia dall'impatto "enorme e immediato" nel caso di un'aggressione ai danni dell'Ucraina. E' quanto si legge in una nota congiunta dei ministri delle Finanze del G7. 
- di Costanza Ruggeri

Ucraina, emerge idea congelamento ingresso Nato

L'Ucraina potrebbe rinunciare ad aderire alla Nato se ciò può contribuire a scongiurare una guerra con la Russia. Arriva con un'intervista mattutina della Bbc all'ambasciatore di Kiev nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, quella che è la più significativa apertura alle richieste del Cremlino dall'inizio della crisi. "Potremmo, soprattutto se veniamo minacciati così, ricattati così e spinti in questa direzione", ha spiegato Prystaiko, che ha sottolineato la disponibilità dell'Ucraina a essere "flessibile" nonostante l'obiettivo di entrare nell'Alleanza Atlantica sia inserito nella Costituzione. L'ambasciatore ha subito dopo fatto marcia indietro e ha assicurato che le ambizioni atlantiche del suo Paese rimangono intatte. Ma il sasso, ormai, era stato lanciato. Potrebbe non essere una coincidenza che l'inedita apertura di Kiev, la cui concretezza rimane da valutare, giunga nel giorno della visita del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nella capitale ucraina. Secondo Die Welt, Scholz, che domani sarà a Mosca per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin, avrebbe discusso con i suoi collaboratori, sia pure come "esperimento mentale", la possibilità di una moratoria di 10 anni all'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Fonti di Berlino si sono affrettate a smentire, assicurando alla Reuters che tale opzione "non e' sul tavolo". Non è però possibile escludere che Scholz sollevi l'argomento nel suo colloquio di oggi con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Del resto, al momento, l'Ucraina non rispetta i requisiti per l'accesso all'alleanza che, oltre all'approvazione unanime degli altri membri, ha come precondizioni una "democrazia funzionante" e l'assenza di "dispute territoriali esterne irrisolte". 
- di Costanza Ruggeri

Spettro invasione Ucraina spaventa i mercati

Lo spettro di un'imminente invasione russa dell'Ucraina spaventa i mercati e le Borse europee iniziano la prima seduta della settimana in profondo rosso. Dopo un avvio in deciso calo, a meno di un'ora dall'apertura degli scambi i principali listini perdono oltre il 3%. A Francoforteil Dax scivola del 3,13%, a Parigi il Cac40 cede il 3,10% e a Madrid l'Ibx scende a -3%. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib lascia sul terreno il 3,75%.
 
- di Costanza Ruggeri

Cina, da ambasciata attenzione a cambiamenti e sicurezza

Le sedi diplomatiche cinesi in Ucraina stanno continuando a "lavorare normalmente" e l'Ambasciata a Kiev ha emesso un sollecito consolare rivolto a cittadini e istituzioni cinesi locali per "prestare molta attenzione ai cambiamenti della situazione in Ucraina e rafforzare la consapevolezza della sicurezza". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. 
- di Costanza Ruggeri

Il nunzio apostolico: "Paese è abituato a conflitto, tensione va avanti da anni"

La popolazione ucraina ''sì, è preoccupata. Ma relativamente''. Perché, da quello che raccontano i fedeli che si riuniscono nella Cattedrale di Sant'Alessandro a Kiev, gli ucraini ''sono abituati al conflitto e a una situazione di tensione che va avanti da anni'', dal 2014. Lo afferma il nunzio apostolico in Ucraina, Visvaldas Kulbokas, secondo il quale ''l'Ucraina è diventato un Paese resiliente. Nel bene e nel male è abituato al conflitto''.
- di Costanza Ruggeri

Scholz chiede a Mosca "segnali immediati di de-escalation"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto alla Russia oggi "segnali immediati di de-escalation" nella crisi con l'Ucraina, prima di recarsi a Kiev e poi a Mosca. "Noi ci aspettiamo da Mosca segnali immediati di de-escalation", ha scritto Scholz in un tweet, sottolineando che "una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia". 

- di Costanza Ruggeri

Ucraina, ambasciatore Kiev in Gb: "Frainteso su rinuncia Nato"

E' un "fraintendimento" che l'Ucraina possa rinunciare all'ingresso nella Nato per evitare una guerra con la Russia. Lo ha chiarito alla Bbc l'ambasciatore di Kiev nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, poco dopo aver dichiarato alla stessa emittente che l'Ucraina potrebbe abbandonare la sua ambizione di aderire all'Alleanza Atlantica, inserita nella Costituzione nel 2019. "Dobbiamo semplicemente trovare una soluzione entro mercoledi'", ovvero il giorno in cui Washington prevede l'attacco di Mosca, ha aggiunto il diplomatico. Prystaiko ha poi osservato che la Russia confina gia' con nazioni aderenti alla Nato e che quindi un ingresso dell'Ucraina "non cambierebbe la sua situazione di sicurezza". 
- di Steno Giulianelli

Borsa: Milano apre in forte calo (-2,34%) 

La Borsa di Milano apre in forte calo, con i timori per una eventuale guerra in Ucraina. Su Piazza Affari pesano le banche e le utility. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,34% a 26.334 punti. Lo spread tra Btp e Bund scende a 167 punti, rispetto ai 171 dell'avvio di seduta. Il rendimento del decennale italiano sale all'1,91%. 
- di Redazione Sky TG24

Mondo: I più letti