
Covid, stretta su ingressi da Ue: obbligo di test per tutti e quarantena per non vaccinati
Nuova ordinanza del ministro della Salute Speranza: dal 16 dicembre al 31 gennaio serve un test negativo in partenza per chi arriva dai Paesi dell'Unione Europea. Per chi non è immunizzato anche 5 giorni di quarantena. Bruxelles: “Queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue"

Contestualmente al decreto approvato dal Consiglio dei ministri sulla proroga dello stato di emergenza, il 14 dicembre il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che impone una stretta ai viaggi, in particolare agli arrivi dai Paesi dell'Unione Europea
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La nuova ordinanza, valida dal 16 dicembre al 31 gennaio, prevede l'obbligo del test negativo in partenza per tutti gli arrivi dai Paesi dell'Unione Europea
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Per l'ingresso in Italia dai Paesi europei sarà necessario un test molecolare per mezzo di tampone effettuato nelle 48 ore prima dell'ingresso nel territorio nazionale, oppure un test antigenico con tampone nelle 24 ore antecedenti all'ingresso in Italia
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Nell’ordinanza è anche prorogato fino al 31 gennaio 2022 il divieto di ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini

L’ordinanza non riguarda invece le mete turistiche extra-Ue coperte dai corridoi Covid-free. Questi percorsi sono operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, limitatamente alle zone turistiche di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam. I viaggiatori verso queste mete dovranno presentare il green pass e un tampone molecolare o antigenico all’imbarco e al rientro

"C'è Omicron che ha capacità di contagio nettamente superiore alle altre varianti. Da noi i contagi con Omicron sono meno dello 0,2%, in altri Paesi la variante è molto diffusa, ad esempio in Danimarca, in Regno Unito diffusissima. Per questo si è pensato di attuare la stessa pratica che si usa oggi per i visitatori che provengono dal Regno Unito, non credo ci sia molto da riflettere su questo", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in Aula alla Camera, in replica a un'osservazione sull'ordinanza sui viaggi

Una stretta, quella decisa dal governo, che non piace a Bruxelles, perché è una restrizione agli spostamenti inesistente in altri Paesi: “Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell'Italia e forse del Portogallo", questa scelta "deve essere giustificata sulla base della situazione reale", ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova

"Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo" giovedì "perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue", ha aggiunto Jourova

Jourova ha poi sottolineato che il regolamento introdotto dalla Commissione Ue sul Green Pass prevede che i cittadini europei siano autorizzati a viaggiare in tutta l'Unione senza restrizioni nel caso in cui siano vaccinati, oppure siano in possesso di un risultato negativo a un tampone o di un certificato che ne attesti l'avvenuta guarigione dal Covid. Tuttavia, ha precisato, gli Stati membri hanno il potere di introdurre requisiti aggiuntivi al Green Pass, ma l'auspicio è che scelte di questo tipo non facciano "morire il certificato"