Covid, allarme negli Usa: 1.500 morti al giorno. Cuba, primo Stato a vaccinare i bambini

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Il bilancio delle vittime negli ultimi giorni in Nord America sta salendo in modo preoccupante, al punto che si comincia a parlare di "quarta ondata". Gli Stati Uniti sono al primo posto per numero totali di casi da inizio pandemia. La recrudescenza della variante Delta preoccupa anche altre nazioni. L’Unione europea ha eliminato l’America e altri cinque Paesi dalla “white list” per i viaggi

Gli Stati Uniti sono in allarme per il bilancio delle vittime a causa del Covid-19 che negli ultimi giorni sta salendo in modo preoccupante, al punto che nel Paese si comincia a parlare di "quarta ondata". Gli Usa sono al primo posto per numero totali di casi da inizio pandemia, con 39.850.377 contagi e 647.588 morti totali. Nel frattempo l’Unione europea ha rimosso gli Usa dalla ''lista bianca'' per i viaggi: i turisti americani che si recheranno nei Paesi europei dovranno osservare un periodo di quarantena di 14 giorni. La recrudescenza della variante Delta preoccupa anche altre nazioni: in Nuova Zelanda è stato registrato il primo decesso a causa del virus dal 16 febbraio 2021. Di fronte all’aumento dei casi che sta compromettendo il sistema sanitario nazionale, Cuba ha deciso di vaccinare bambini e ragazzi dai due anni in su. (AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).

Negli Usa si parla di “quarta ondata”: 1.500 morti al giorno

Il bilancio quotidiano dei morti per Covid in Usa sta salendo in modo preoccupante, con una media di circa 1.500 morti al giorno nell'ultima settimana, dopo le circa 200 di inizio luglio. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che i nuovi contagi aumentano in quasi tutto il Paese ma solo alcune aree vedono una crescita parallela di decessi. Le morti avvengono in gran parte negli stati del Sud, con tassi di vaccinazione più bassi. Il “cattivo comportamento degli americani” nei confronti del vaccino e la recrudescenza della variante Delta fanno parlare di "quarta ondata". La Florida, dove il 53% è completamente vaccinato, è lo Stato più colpito con 325 decessi al giorno e quasi 20mila nuovi contagi di media. In Alabama non c’è più spazio negli ospedali per accogliere i morti.

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Cuba è il primo Stato a vaccinare i bambini

Come condizione per riaprire le scuole, Cuba ha lanciato una campagna nazionale di vaccinazione contro il coronavirus per bambini e adolescenti dai due ai 18 anni. Se anche altri paesi - come Cina e Venezuela - hanno annunciato l'intenzione di vaccinare i bambini, Cuba, di fronte a un aumento dei casi che sta mettendo in crisi il suo sistema sanitario, è la prima a farlo. Questa campagna, realizzata con i vaccini cubani Abdala e Soberana, riguarderà inizialmente gli adolescenti dai 12 anni in su, per poi essere estesa ai bambini dai due agli 11 anni dal 15 settembre. Il governo cubano ha infatti deciso che le scuole non riapriranno prima di aver vaccinato tutti i bambini del Paese: una volta terminata la campagna, prevede di riaprire gli istituti in maniera graduale nei mesi di ottobre e novembre. L'isola da 11,2 milioni di abitanti ha registrato 672.599 casi di Covid-19 da inizio pandemia, di cui 5.538 morti. All'inizio di agosto 95.100 minori cubani hanno contratto il coronavirus e sette sono morti. La composizione dei vaccini cubani, non riconosciuti dall'Oms, si basa su una proteina ricombinante, la stessa tecnica utilizzata dalla società americana Novavax.

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In Nuova Zelanda il primo decesso da febbraio

La Nuova Zelanda ha registrato ieri il suo primo decesso per Covid-19 in sei mesi. Le autorità sanitari hanno dichiarato di avere sotto controllo l'ultima ondata legata alla variante Delta. La vittima è una donna di 90 anni, che aveva comorbilità e non poteva essere ventilata o ricevere cure intensive. È morta nella notte in un ospedale di Auckland. In tutto il Paese dall’inizio della pandemia ci sono stati 3.748 casi e 27 morti. Secondo le autorità, la donna è stata contagiata da un membro della sua famiglia.

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Serrata europea

L'Unione Europea ha rimosso sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, da una ''lista bianca'' nella quale erano inseriti gli Stati con contagi Covid-19 inferiori a 75 ogni 100mila abitanti nei 14 giorni precedenti. I turisti americani che si recheranno nei Paesi europei dovranno quindi osservare un periodo di quarantena di 14 giorni, salvo se vaccinati. Rimossi dall'elenco anche Israele, Kosovo, Libano, Montenegro e la Repubblica di Macedonia del Nord. Nella ''lista bianca'' della Ue restano Albania, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei Darussalam, Canada, Giappone, Giordania, Nuova Zelanda, Qatar, Repubblica di Moldova, Arabia Saudita, Serbia, Singapore, Corea del Sud, Ucraina e Cina. A giugno la maggior parte dei Paesi europei aveva riaperto le proprie frontiere ai cittadini americani nel tentativo di salvare la stagione turistica, anche se alcuni di loro richiedevano un test negativo al coronavirus prima di intraprendere il viaggio. Gli Stati Uniti invece avevano mantenuto il divieto di viaggi non essenziali in Europa, introdotto a inizio pandemia nel marzo del 2020. All'inizio di agosto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che la mancanza di reciprocità non si sarebbe "protratta" ancora a lungo.

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Focolaio Delta in Australia, risalgono i contagi

Tendenza al rialzo dei contagi anche in Australia, dove nelle ultime 24 ore si è registrato un picco di casi giornalieri: 1.756. Quasi tutti i nuovi infetti, 1.533, sono nel Nuovo Galles del Sud, dove si contano anche quattro decessi. Lo stato australiano sta ancora tentando di sedare un focolaio della variante Delta verificatosi a metà giugno. "La tendenza generale è un aumento lento e costante. Ecco perché la vaccinazione è così importante, così come seguire le regole", ha dichiarato Brett Sutton, capo della sanità di Victoria, in una conferenza stampa. Victoria, Nuovo Galles del Sud e Territorio della Capitale Australiana, che insieme ospitano quasi il 60% dei 25 milioni di australiani, sono stati sottoposti a un rigoroso lockdown per settimane.

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