Afghanistan, dopo gli accordi di Doha 220 donne uccise: il reportage di Sky TG24. VIDEO

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Dopo il trattato firmato da Stati Uniti e talebani nel 2020, molte attiviste, politiche, studentesse e giornaliste che si erano esposte sono diventate oggetto di un chiaro messaggio da parte degli "studenti del Corano". Da Kabul, ecco il racconto esclusivo di Francesca Mannocchi con alcune testimonianze

Gli Stati Uniti hanno speso 800 milioni di dollari per l'avanzamento dei diritti delle donne in Afghanistan. Ora, a Kabul, molte si sentono tradite dal ritiro internazionale: dalla firma degli accordi di Doha sono state uccise 220 donne, che si aggiungono alle 130 dell'anno precedente. Erano attiviste, politiche, studentesse e giornaliste: un messaggio chiaro da parte dei talebani che stavano dettando la linea della conquista del Paese. Ecco il racconto e le testimonianze nel reportage esclusivo per Sky TG24 realizzato da Francesca Mannocchi (IL REPORTAGE SUGLI SFOLLATISUL CROLLO DELL'ESERCITO - SU CHI È RIMASTO A JALALABAD - E DAI LUOGHI IN CUI FU UCCISA MALALA MAIWAND).

Le donne prese di mira

Fino a poche settimane fa, le ragazze rappresentavano il 40% degli studenti, tre milioni e mezzo di giovani sui banchi. L'altra faccia di questo passo in avanti è un'ondata di omicidi che hanno preso di mira donne che in questi anni si sono esposte. Una donna racconta gli anni passati sotto il regime dei talebani: "Non potevamo lavorare, né uscire di casa senza essere accompagnate da un uomo di famiglia. Non esistevano diritti". Negli anni Novanta le bambine non potevano frequentare la scuola dopo aver compiuto 8 anni. Negli ultimi vent'anni molte cose sono cambiate, prima degli accordi di Doha del 2020 e del ritorno dei talebani (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO).

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