In seguito all’aggiornamento pubblicato oggi, 29 luglio, dall’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) le due isole italiane sono passate dal colore giallo a quello rosso. Nel nostro Paese, restano in verde soltanto Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata al Sud, e Valle d'Aosta e Piemonte al Nord
Sicilia e Sardegna tornano in rosso nelle mappe aggiornate pubblicate oggi, 29 luglio, dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che vede un aumento dei casi almeno in mezza Europa. Nell’aggiornamento le due isole italiane sono passate dal giallo al rosso e sono considerate dunque più a rischio a causa dei nuovi contagi
L'ultima mappa dell'Ecdc
Questo vuol dire che anche Sardegna e Sicilia hanno avuto un aumento dei contagi compreso tra 75 e 200 casi ogni 100mila abitanti e un tasso di positività superiore al 4% oppure contagi tra 200 e 500 ogni 100mila persone
GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUS
Rispetto all’ultima mappa, però, sono diverse le regioni che peggiorano: buona parte dell'Italia vira in giallo, mentre restano verdi soltanto Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata al Sud, e Valle d'Aosta e Piemonte al Nord
Lo speciale Coronavirus
Fuori dal nostro Paese, classificata zona di massimo rischio la maggior parte della Spagna che si trova adesso quasi totalmente in rosso scuro: in queste zone il colore indica un incremento dei contagi superiore ai 500 ogni 100mila abitanti
Nell'intera penisola iberica, soltanto le regioni di Castilla-La Mancha e Murcia sono in rosso e non in rosso scuro, così come il Portogallo
Allo stesso modo, passano dal giallo al rosso tutte le regioni del Sud della Francia, mentre rimangono in rosso l’Irlanda, zone dei Paesi Bassi, isole e regioni greche, la Corsica
Rosso scuro, invece, per Cipro, Creta e la maggior parte dei Paesi Bassi
Resta in giallo parte della Croazia, in verde la Germania, l'Austria, la Polonia, la Repubblica Ceca e diversi Paesi dell'Europa dell'Est
Già nel precedente report la mappa segnalava che la variante Delta sarà il ceppo dominante a livello globale nei prossimi mesi ed è già stata identificata in quasi tutti i Paesi europei. Continuerà a diffondersi, spostando la circolazione di altre varianti, a meno che non ne emerga una nuova più competitiva, scrivono l'Oms e l'Ecdc