A breve dovrebbe essere pubblicato il rapporto sugli Uap (Unidentified Aerial Phenomena), fenomeno che affascina persone in tutto il mondo. Secondo indiscrezioni, l’intelligence non ha prove che si tratti di astronavi aliene ma non può escluderlo. Si teme la tecnologia sperimentale di potenze rivali
L'atteso rapporto declassificato del Pentagono sugli Uap (Unidentified Aerial Phenomena) potrebbe arrivare a breve e fare un po' più luce sul fenomeno degli oggetti volanti non identificati, o Ufo, che affascina milioni di persone in tutto il mondo.
Le anticipazioni sul rapporto
Secondo indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, il rapporto dovrebbe presentare conclusioni vaghe. In particolare, dovrebbe spiegare che non ci sono prove che gli Ufo avvistati siano astronavi di alieni, ma allo stesso tempo ammettere che non si può neanche escluderlo. L'unica certezza è che la maggioranza dei 120 fenomeni avvistati negli ultimi 20 anni non siano attribuibili a tecnologie segrete americane.
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Si temono tecnologie sperimentali di potenze rivali
L’intelligence americana ritiene che almeno alcuni degli strani fenomeni aerei avvistati dal personale militare negli ultimi anni potrebbero essere originati da tecnologia sperimentale di potenze rivali, molto probabilmente Russia o Cina.
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La conferma sul video di Omaha
Lo scorso maggio il Pentagono ha confermato come autentico il video, pubblicato dal documentarista Jeremy Corbell, girato sulla nave militare USS Omaha il 15 luglio 2019. Nel video si vede una sfera di colore e materiale non identificabili che si sposta sulla superficie marina, per poi “immergersi” di colpo. La Difesa americana lo ha fatto rientrare tra i fenomeni Uap.