Il New York Times anticipa le conclusioni del report destinato al Congresso sugli oggetti volanti non identificati osservati dalla marina americana negli ultimi anni: "L'ipotesi aliena non è verificabile, ma non è nemmeno esclusa". L'unica certezza è che non si tratta di tecnologie americane, gli Stati Uniti temono sperimentazioni di potenze rivali come Russia o Cina
L'intelligence Usa non ha trovato prove che gli strani fenomeni aerei visti dai piloti della Marina negli ultimi anni siano astronavi di alieni, ma non è nemmeno in grado di spiegare gli inusuali movimenti che hanno disorientato scienziati e militari. A scriverlo è il New York Times citando alti dirigenti dell'amministrazione informati sui risultati dell’atteso rapporto declassificato destinato al Congresso sugli Uap (Unidentified Aerial Phenomena). L'unica certezza è l'esclusione che la maggioranza dei 120 di questi fenomeni avvistati negli ultimi 20 anni sia attribuibile a tecnologie segrete americane.
Intelligence Usa teme tecnologie sperimentali di potenze rivali
L’intelligence americana ritiene che almeno alcuni degli strani fenomeni aerei visti da personale militare Usa negli ultimi anni, quelli che molti chiamano Ufo, potrebbero essere originati da tecnologia sperimentale di potenze rivali, molto probabilmente Russia o Cina. Una delle fonti ha riferito che c'è la preoccupazione tra i vertici dell'intelligence e dell'esercito che Russia o Cina potrebbero essere coinvolti nella sperimentazione della tecnologia ipersonica.
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Il mese scorso il Pentagono ha confermato come autentico il video, pubblicato dal documentarista Jeremy Corbell, girato sulla nave militare USS Omaha il 15 luglio 2019, in cui si vede un oggetto cosiddetto "transmediale", ovvero intercettato in due elementi, in questo caso in aria e in acqua. La Difesa americana lo ha fatto rientrare tra i fenomeni Uap, gli Unidentified Aerial Phenomenon, cioè “fenomeno aereo non identificato”. Nel filmato si vede una sfera di colore e materiale non identificabili che si sposta sulla superficie marina, per poi “immergersi” di colpo. Circa due settimane più tardi è stato diffuso un nuovo video della portaerei americana Omaha, questa volta del radar.