Birmania, continuano le proteste: giunta militare minaccia repressione

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La tensione è molto alta e i toni sono sempre più duri: la giunta militare birmana ha avvertito i manifestanti che se continueranno la loro mobilitazione rischieranno la morte. Il coinvolgimento è così massiccio che quella di oggi potrebbe diventare la più imponente giornata di protesta dal 1° febbraio, giorno in cui è stato compiuto il colpo di Stato

Sono migliaia le persone scese in piazza nelle principali città del Paese per protestare contro la giunta militare. Chiedono a gran voce il ripristino della democrazia e il rilascio dei prigionieri politici. La tensione è molto alta e i toni sono sempre più duri: la giunta militare birmana ha avvertito i manifestanti che se continueranno la loro mobilitazione rischieranno la morte. Il coinvolgimento è così massiccio che quella di oggi potrebbe diventare la più imponente giornata di protesta dal 1 febbraio, giorno in cui è stato compiuto il colpo di Stato. GLI AGGIORNAMENTI

L’avvertimento della giunta militare

"I manifestanti stanno esortando le persone, in particolare adolescenti e giovani esaltati, a intraprendere la strada dello scontro, in cui periranno", recita un comunicato in birmano letto ieri sera sul canale pubblico Mrtv e sottotitolato in inglese. Il testo mette in guardia i manifestanti contro la tentazione di incitare la popolazione alla "rivolta e all'anarchia". Il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Birmania, Tom Andrews, si è detto profondamente preoccupato per queste minacce. "Avvertimento alla giunta: a differenza del 1988, le azioni delle forze di sicurezza vengono registrate e ne dovrete rendere conto", ha detto su Twitter.

epa09012306 Demonstrators holding candles raise three-fingers salute signs during a prayer for a protestor girl, named Mya Thwe Thwe Khaing who was shot by policeman in Naypyitaw causing the brain dead, in front of Yangon city in Yangon, Myanmar, 14 February 2021.  EPA/LYNN BO BO

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Le proteste e gli scontri

A Rangun, la città più popolata, le strade vicino alla maggior parte delle ambasciate, soprattutto quelle di Usa e Corea del Sud, sono state bloccate dalle forze dell'ordine. Le marce sembrano ignorare, anzi sfidare la repressione della polizia, particolarmente violenta da qualche giorno. Sabato scorso sono morti due manifestanti a Mandalay. Un altro è morto a Rangun. Nel fine settimane una grande folla ha preso parte ai funerali della prima vittima, una ragazza di 21 anni. Molti uffici pubblici e banche sono inoltre paralizzati dalla campagna di disobbedienza civile.

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Borrell: reagire velocemente a violazione diritti

"In Birmania vediamo una violenza crescente a seguito del colpo di stato militare, dobbiamo reagire velocemente alle violazioni dei diritti umani". Così l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri. Secondo fonti diplomatiche europee, i capi delle diplomazie europee oggi troveranno un accordo politico su misure restrittive mirate.

epa09013468 Demonstrators lined the street where soldiers and armoured vehicles are deployed during a protest outside the Central Bank in Yangon, Myanmar, 15 February 2021. Myanmar's military junta on 15 February cut Internet services and deployed troops and armoured vehicles across the country in signs of increasing force to clamp down on mass protests against the military coup and growing civil disobedience movement that has crippled government services.  EPA/LYNN BO BO

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