Colpo di stato in Birmania, San Suu Kyi a processo senza avvocato: spuntano nuove accuse

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All’udienza contro la leader del Myanmar, arrestata a inizio mese dopo un golpe da parte dell’esercito, non era presente il suo legale. Su di lei pendono accuse giudicate pretestuose da molti cittadini che sono scesi per le strade a protestare

È iniziato il 16 febbraio il processo contro Aung San Suu Kyi. Ma all’udienza contro la leader del Myanmar, arrestata a inizio mese dopo un colpo di stato da parte dell’esercito, non era presente il suo avvocato. Il legale non era stato avvisato e, quando è arrivato, la prima udienza si era già conclusa.

Spunta una nuova accusa

L’esercito birmano che ha preso il Paese con un colpo di stato a inizio mese accusa Aung San Suu Kyi di aver violato le restrizioni alle importazioni per l'uso di alcuni walkie-talkie importati illegalmente. Ma durante il processo è emersa anche l’ulteriore accusa di non aver rispettato alcune norme sulla gestione dei disastri naturali per aver incontrato una folla di persone durante la pandemia da coronavirus. La leader del Myanmar rischierebbe così condanne rispettivamente a 6 anni e a 3 anni di carcere.

epa09013468 Demonstrators lined the street where soldiers and armoured vehicles are deployed during a protest outside the Central Bank in Yangon, Myanmar, 15 February 2021. Myanmar's military junta on 15 February cut Internet services and deployed troops and armoured vehicles across the country in signs of increasing force to clamp down on mass protests against the military coup and growing civil disobedience movement that has crippled government services.  EPA/LYNN BO BO

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San Suu Kyi agli arresti domiciliari

Fin dal momento dell’arresto della Premio Nobel per la pace San Suu Kyi, sono in corso proteste da parte di chi sostiene che le accuse verso la leader non sono altro che pretesti per la presa del potere da parte dell’esercito. Il partito della leader birmana ha fatto sapere che si trova agli arresti domiciliari nella capitale amministrativa Naypyidaw e che è in buona salute. Intanto migliaia di birmani sono scesi nuovamente per le strade di Rangoon contro la giunta militare, nonostante il timore di una escalation di violenza espresso ieri dalle Nazioni Unite.

NLD supporter wearing NLD facemask  is seen holding a portrait of Aung San Suu Kyi during the demonstration.
National League for Democracy (NLD) supporters and Thai anti-Coup protesters rally outside Myanmar's embassy after the  Myanmar military seized power from a democratically elected civilian government and arrested its leader Aung San Suu Kyi. The Thai riot police later dispersed the demonstrators. - Peerapon Boonyakiat / SOPA Image//SOPAIMAGES_sopa012574/2102012023/Credit:SOPA Images/SIPA/2102012030

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L'esercito: "Elezioni". Ma è stato di emergenza

Il portavoce dell'esercito della Birmania ora promette nuove elezioni: "Il nostro obiettivo è andare al voto e consegnare il potere nelle mani del partito vincitore", ha detto il generale Zaw Min Tun nella prima conferenza stampa dal golpe. L'esponente dell'esercito non ha però ancora indicato una data per le elezioni. E intanto i militari hanno imposto lo stato d'emergenza in Birmania per un anno.

epa08998179 Myanmar anti-riot police officers stand behind barricades during a protest against the military coup, in Yangon, Myanmar, 09 February 2021. Thousands of people continued to rally in Yangon despite stern warnings from the military after days of mass protests. Orders were issued 08 February in major cities and townships banning people from protesting or gathering in groups of more than five. A nighttime curfew was also imposed. Myanmar's military seized power and declared a state of emergency for one year after arresting State Counselor Aung San Suu Kyi and Myanmar president Win Myint in an early morning raid on 01 February.  EPA/LYNN BO BO

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Dall'Ue alla Cina, le reazioni

I ministri degli affari esteri dell'Unione europea hanno fatto sapere che si incontreranno per discutere eventuali misure da prendere. L'Alto Rappresentante Josep Borrell ha ribadito l'aspettativa dell'Ue che i militari in Birmania liberino tutti coloro che sono stati detenuti arbitrariamente e che si rispettino i diritti fondamentali del popolo birmano evitando le violenze. L’ambasciatore di Pechino in Birmania Chen Hai ha detto che il colpo di stato "non è assolutamente quello che la Cina vuole vedere". E ha aggiunto: "Eravamo al corrente delle dispute interne sulle elezioni, ma non siamo stati informati in anticipo del cambiamento politico in Birmania".

TOPSHOT - Myanmar's State Counsellor Aung San Suu Kyi looks on before the UN's International Court of Justice on December 11, 2019 in the Peace Palace of The Hague, on the second day of her hearing on the Rohingya genocide case. - Aung San Suu Kyi appears at the UN's top court today, a day after the former democracy icon was urged to "stop the genocide" against Rohingya Muslims. Once hailed internationally for her defiance of Myanmar's junta, the Nobel peace laureate will this time be on the side of the southeast Asian nation's military when she takes the stand at the International Court of Justice. (Photo by Koen Van WEEL / ANP / AFP) / Netherlands OUT (Photo by KOEN VAN WEEL/ANP/AFP via Getty Images)

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