
Covid, tra app e passaporti digitali, le misure dei Paesi per la ripresa delle attività
Alcune nazioni stanno sperimentando diverse soluzioni. Tra queste app, certificati e passaporti digitali che certifichino l'avvenuta vaccinazione per consentire l'ingresso di turisti stranieri e la ripartenza di settori pesantemente colpiti dalla pandemia come turismo, alberghi e luoghi di cultura

App, certificati, passaporti vaccinali, test giornalieri: sono tante le soluzioni già varate o in corso di esame dai governi per una ripresa delle attività grazie all’introduzione dei vaccini. Ecco a cosa hanno pensato alcuni Paesi tra sistemi di controllo e strumenti tecnologici per favorire il ritorno alla normalità dei cittadini vaccinati, in particolare nei settori più duramente colpiti dalla pandemia come turismo, trasporti, alberghi, ristoranti, locali e luoghi di cultura
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AUSTRIA - Per favorire gli spostamenti quotidiani in condizioni di maggiore sicurezza, l'Austria ha introdotto l'obbligo, anche per i pendolari, di farsi testare e registrarsi. Una volta alla settimana i pendolari dovranno mostrare un tampone antigenico dall'esito negativo. Tutte le persone che entrano in Austria, fuori dalla categoria delle eccezioni, dovranno obbligatoriamente presentare il certificato di un tampone negativo e sottostare al regime di quarantena per dieci giorni
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BAHRAIN - Il Barhain ha lanciato il passaporto digitale di vaccinazione anti-Covid per i propri cittadini. Gli utenti riceveranno un apposito certificato due settimane dopo essersi sottoposti alle due dosi del vaccino. Il certificato sarà inserito sull'app BeAware contenente tutti i dati anagrafici individuali, il nome del vaccino e le date in cui è stato inoculato. L'app viene fornita con un codice QR collegato al registro nazionale dei vaccini
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DANIMARCA - Anche la Danimarca ha annunciato di voler realizzare una "carta d'identità" digitale che presenti i dati con le vaccinazioni effettuate. Tra le ipotesi, c'è quella di attivare questa speciale certificazione sul proprio smartphone. Entro la fine di febbraio, i cittadini danesi dovrebbero avere accesso a un sito Web che confermi se hanno ricevuto o meno il vaccino. Da lì verrà sviluppato il più ampio "passaporto" digitale
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ESTONIA - Sul passaporto vaccinale l'Estonia sta avviando con l'Oms un progetto pilota per la sua realizzazione, in modo che sia sicuro e accettato in tutto il mondo. Per i viaggiatori, Guardtime, una società estone, sta ora sviluppando un sistema per il riconoscimento transfrontaliero delle cartelle cliniche elettroniche utilizzando la tecnologia blockchain. I certificati vaccinali digitali possono essere una prospettiva attraente, in particolare per le imprese colpite dalla pandemia come le compagnie aeree
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GERMANIA - In Germania è in discussione la possibilità di introdurre “tamponi lasciapassare” in modo che chi risulta negativo possa andare al ristorante, a teatro e al cinema. Dal 1° marzo dei test gratis saranno messi a disposizione in farmacia oppure quelli 'fai da te' a 1 euro

GRECIA - La Grecia è molto attiva sul fronte del certificato di vaccinazione che consenta la libertà di movimento tra gli Stati membri, per rilanciare il settore del turismo, vitale per la sua economia. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per proporre questo strumento, ora al vaglio dei Paesi Ue. La Grecia ha assicurato che non stabilirà che la vaccinazione è un requisito obbligatorio per viaggiare, ma per Atene "coloro che sono stati vaccinati dovrebbero essere liberi" di muoversi

ISLANDA - L'Islanda comincerà a breve a fornire ai suoi cittadini i cosiddetti passaporti vaccinali per permettere loro di evitare le quarantene. Il documento di certificazione online punta a "facilitare i movimenti delle persone tra i Paesi, in modo che gli individui possano presentare un certificato vaccinale alla frontiera ed essere esentati dalle misure anti-Covid in conformità con le regole del Paese". Arrivando in Islanda, se si presenterà un documento analogo si eviteranno auto-isolamento e tampone

ISRAELE - In Israele verrà creata un’app ufficiale che consentirà di frequentare hotel, palestre e altre strutture ricreative che a breve potrebbero riaprire. Intanto per un graduale ritorno alla normalità il governo sta valutando l'obbligatorietà del vaccino o in alternativa test molto frequenti per alcune categorie professionali. Israele intende anche riaprire le porte ai turisti stranieri, a patto che esibiscano un certificato di vaccinazione per evitare la quarantena. In tal senso Israele ha già firmato una serie di accordi bilaterali con la Grecia e Cipro

KAZAKHSTAN - In due città del Kazakhstan, Nur-Sultan e Almaty, si sta sperimentando un'app per monitorare la situazione epidemiologica. Si chiama Ashyq ("aprire") e dovrà essere utilizzata dai cittadini per poter accedere alle attività che subiscono limitazioni. Per visitare questi luoghi sarà necessario scansionare un codice QR e presentarlo all'ingresso. L'applicazione restituirà quindi informazioni sulla persona che vuole accedervi attraverso 4 colori (rosso, giallo, blu, verde) in base a eventuali limitazioni a cui è sottoposta (quarantena, isolamento, ecc.)
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MEDIO ORIENTE - Emirates ed Etihad, tra le principali compagnie aeree in Medio Oriente, testeranno il Travel Pass dell'International Air Transport Association (Iata), un’app che permette ai viaggiatori di verificare di essere in linea con tamponi o vaccini richiesti per volare. Tramite questo “passaporto digitale”, i passeggeri potranno "controllare" i documenti "richiesti" e anche "condividere i tamponi e i certificati con autorità e compagnie aeree in modo da facilitare il viaggio"

SVEZIA - La Svezia vuole introdurre prima dell'estate una sorta di passaporto digitale per chi è stato già vaccinato. Il governo ha incaricato le autorità competenti perché la struttura digitale necessaria sia pronta entro il 1° luglio. "Così sarà molto più semplice e rapido mostrare le vaccinazioni effettuate", ha affermato il ministro per la digitalizzazione. Stoccolma parte dal presupposto che presto altre nazioni possano chiedere ai viaggiatori in ingresso una certificazione vaccinale, per esempio in caso di eventi sportivi o manifestazioni culturali

PAESI CHE ACCETTANO TURISTI VACCINATI - Al momento sono almeno 7 i Paesi che accettano l'ingresso sul proprio territorio di viaggiatori che dimostrano di essere stati vaccinati e che pertanto non dovranno sottoporsi alla quarantena né esibire un test Pcr negativo. Via libera da Cipro, Georgia, Estonia, Islanda, Polonia, Romania e Seychelles. In Islanda ad esempio, la regola, in vigore dal 1 maggio, riguarderà i Paesi Ue, ma anche Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Chi non avrà un certificato vaccinale sarà sottoposto a due test Pcr e alla quarantena