Biden alla Casa Bianca tra le restrizioni, come sarà l’insediamento del nuovo presidente

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Alle misure previste per l’emergenza Covid-19, si sono aggiunte nuove precauzioni di sicurezza dopo l’assalto al Congresso a Washington. Dalla parata virtuale al taglio dei biglietti, ecco cosa è previsto per l’Inauguration Day del 20 gennaio

Mercoledì 20 gennaio, Joe Biden si insedierà da presidente americano a Washington con il consueto giuramento (LO SPECIALE PER L'INSEDIAMENTO DI BIDEN). La cerimonia sarà un po’ diversa dai tradizionali Inauguration Day del passato per due motivi: le restrizioni dovute all’emergenza Covid-19 e le misure di sicurezza prese nella capitale statunitense in seguito all’assalto al Congresso Usa dello scorso 6 gennaio da parte dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump.

Cosa è l’Inauguration Day

L’Inauguration Day è la giornata in cui si svolge, a Washington, la cerimonia formale che segna l'inizio di una nuova presidenza. Fino al 1933 la data per il giuramento del nuovo eletto era fissata dalla Costituzione americana al 4 marzo. In seguito alla ratifica del ventesimo emendamento l’appuntamento è stato anticipato al 20 gennaio, che diventa il 21 gennaio (come successo con Obama nel 2013) nel caso in cui il 20 gennaio sia una domenica. Una modifica, quella di anticipare dal 4 marzo al 20 gennaio l’Inauguration Day, apportata per accorciare il lasso di tempo in cui il presidente uscente è ancora in carica.

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Il cerimoniale dell’Inauguration Day

Inizialmente l’Inauguration Day era una cerimonia formale esclusivamente legata al giuramento del presidente eletto. Nel corso degli anni è diventato un evento al quale sono legate numerose iniziative nel corso del giorno che hanno trasformato l’appuntamento in una festa. Oltre al giuramento e al discorso, si assiste solitamente alla grande parata militare lungo Pennsylvania Avenue, il viale che conduce dal Campidoglio alla Casa Bianca, il ballo di gala serale, ma anche all’esibizione di alcuni artisti statunitensi.

L’insediamento di Joe Biden e Kamala Harris

Il discorso di apertura della cerimonia di insediamento è solitamente previsto intorno alle 11:30 ora locale (le 17:30 in Italia). Joe Biden e Kamala Harris presteranno giuramento intorno a mezzogiorno. Biden dovrebbe arrivare nella capitale in treno. Il presidente e la vice giureranno sul lato ovest del Campidoglio, una tradizione iniziata con il presidente Ronald Reagan nel 1981. In precedenza il rito si svolgeva invece sul lato est. Nel corso della giornata, Biden, che sarà il quarantaseiesimo presidente della storia degli States, pronuncerà il discorso di insediamento e si trasferirà alla Casa Bianca, che diventerà la sua residenza ufficiale per i prossimi 4 anni.

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La parata virtuale

La solita parata lungo Pennsylvania Avenue sarà sostituita, secondo quanto spiegato dagli organizzatori, da una “parata virtuale” negli Stati Uniti con eventi che saranno trasmessi in diretta televisiva.  Il presidente Biden e la vice Harris, dopo il giuramento, insieme ai loro coniugi saranno accompagnati alla Casa Bianca da membri delle forze armate e dal consueto rullo di tamburi della banda musicale.

L’Inauguration Day senza folla di Biden

In circostanze normali, Washington si riempie di americani provenienti dai vari Stati del Paese, con la tradizionale folla sul National Mall e gli hotel della città esauriti. Si stima che due milioni siano arrivati ​​quando il presidente Obama prestò giuramento per il suo primo mandato nel 2009. Ma quest'anno, la dimensione dell'evento sarà "estremamente limitato", ha detto il team di Biden, che ha esortato gli americani a evitare viaggi nella capitale. L’appello era stato lanciato per l’emergenza Covid ed è stato ripetuto dopo l’assalto al Congresso.

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I biglietti per partecipare all’Inauguration Day

Di solito sono stati disponibili fino a 200.000 biglietti per partecipare alla cerimonia ufficiale, ma quest'anno, con la pandemia in atto, saranno soltanto un migliaio i tagliandi.  Sono senatori e membri del Congresso a distribuire un determinato numero di biglietti gratuiti, quest’anno però a causa delle restrizioni, ciascun legislatore potrà al massimo accontentare soltanto un ospite.

Il piano di sicurezza

Le inaugurazioni presidenziali in genere prevedono piani di sicurezza dettagliati, nel caso dell’insediamento di Biden sono previste ulteriori limitazioni. Il protocollo per la sicurezza è scattato il 13 gennaio e non il 19 gennaio, come previsto in precedenza, per avere un maggior controllo su tutta Washington. Oltre 10.000 soldati della Guardia Nazionale saranno nella capitale, con altri 5.000 militari in più disponibili se dovesse essercene bisogno. Quattro anni fa per l'inaugurazione di Donald Trump furono dispiegate circa 8.000 unità della Guardia Nazionale. Washington sarà inoltre ancora in stato di emergenza, dopo che l’ordine emesso dalla sindaca Muriel Bowser in seguito all’assalto al Congresso è stato prolungato.

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Chi sarà presente all’insediamento di Biden

Solo John Adams, John Quincy Adams e Andrew Johnson, rispettivamente secondo, sesto e diciassettesimo presidente Usa, non hanno partecipato alle cerimonie di insediamento del loro successore. Quasi certamente Donald Trump, che secondo i media americani lascerà la Casa Bianca il 19 gennaio, si aggiungerà alla lista dei presidenti che non saluteranno l’ingresso del nuovo eletto. Dovrebbe invece essere presente il vice uscente Mike Pence. All’Inauguration Day di Biden è annunciata anche la presenza degli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton.

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Gli artisti dell’Inauguration Day

Biden non ha ancora annunciato quali artisti saranno sul palco con lui per esibirsi. Nel 2009, Obama chiamò Aretha Franklin all’Inauguration Day, che eseguì la canzone “America, My Country 'Tis of Thee”. Beyoncé invece cantò “At Last” per accompagnare il primo ballo da presidente di Obama con la first lady Michelle.  Alla sua seconda inaugurazione nel 2013, Obama invitò Kelly Clarkson e Jennifer Hudson. Beyoncé tornò per cantare l'inno nazionale. Nel 2017 all’Inaugurazione Day di Trump si esibirono la band dei 3 Doors Down e l’artista country Lee Greenwood e la compagnia di ballo delle Rockettes.

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