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Covid, in Uk quarantena per chi arriva dall'Italia: gli altri Paesi con restrizioni

Mondo
©Getty

Il governo britannico ha rimosso l'Italia dalla lista dei Paesi sicuri: chi farà ingresso in Gran Bretagna dovrà restare per 14 giorni in auto-isolamento. Ma è solo l'ultima nazione a imporre restrizioni di questo tipo per gli arrivi dalla Penisola

Chiunque arrivi nel Regno Unito dall'Italia a partire da domenica dovrà osservare un periodo di 14 giorni di auto-isolamento: Londra ha rimosso infatti l'Italia dalla lista dei Paesi sicuri sul fronte Covid. Lo ha annunciato il ministero dei Trasporti britannico. In diversi Paesi sono già in vigore restrizioni simili, mentre altri le hanno introdotte recentemente: ecco quali (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

Svizzera

La Svizzera, a partire dal 12 ottobre, ha aggiunto le regioni Campania, Veneto e Sardegna alla Liguria nella lista delle regioni europee considerate ad alto rischio di contagio. La durata della decisione sarà di due settimane, quindi fino al 26 ottobre, dopo le quali la stessa potrà essere rivista. Per tutte le persone che provengono da queste Regioni o che vi hanno soggiornato nei precedenti 10 giorni, è in vigore l'obbligo di quarantena. La procedura prevede che le persone sottoposte all'obbligo di quarantena si rechino direttamente al proprio domicilio o altra dimora (es. hotel) una volta arrivati in Svizzera, notificando l'ingresso all'autorità cantonale territorialmente competente e rimanendo ininterrottamente al domicilio scelto per 10 giorni.

Germania

L'istituto Robert Koch di Berlino ha inserito le regioni Liguria e Campania tra le zone a rischio Covid-19. Questo significa che chi fa il suo ingresso in Germania da queste regioni, come spiega il portale Viaggiare sicuri, dovrà osservare un periodo di quarantena di 14 giorni a meno di non disporre o sottoporisi a un test che certifichi la negatività al virus.

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Stati Uniti

Negli Stati Uniti è ancora in vigore la “Proclamation” del 11 marzo il Presidente Donald Trump che ha disposto la sospensione temporanea, fino a nuovo ordine, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti l’ingresso negli Stati Uniti, siano stati fisicamente presenti in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa l’Italia.

Russia

In Russia resta in vigore a tempo indeterminato il divieto di ingresso degli stranieri. Sul sito del consolato russo in Italia è disponibile la lista delle eccezioni per cui non vale questa restrizione.

Cina

In molte città della Cina, inclusa Pechino, è stato introdotto l’obbligo di osservare 14 giorni di quarantena presso la propria dimora o presso punti di isolamento (alberghi o strutture dedicate) per tutti coloro che arrivano dall’estero. Viaggiare sicuri raccomanda di "visitare i siti web della rete consolare per informazioni specifiche sui regimi di quarantena nelle singole località". I siti della rete consolare italiana in Cina sono indicati nella sezione "Informazioni Generali" della scheda del portale dedicata alla Cina.

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Danimarca

A partire dalla mezzanotte del 17 ottobre in Danimarca non è ammesso l’ingresso di viaggiatori provenienti dall’Italia per motivi turistici, spiega Viaggiare sicuri. Si potrà entrare nel Paese solo se in possesso di un “valido motivo” come specificato nel sito Coronasmitte.dk. Alcuni dei motivi validi previsti sono: lavoro, studio (iscrizione a corsi o test d’ingresso per corsi), partecipazione a procedimenti giudiziari, visite mediche, trasporti di merci, funzioni di diplomatico, proprietà di una casa o barca in Danimarca.

Belgio

Per gli arrivi in Belgio dall’Italia, tutte le regioni ad esclusione della Calabria sono state inserite nella lista delle zone "arancioni" o "rosse": per chi arriva dalle prime è consigliata una prudenza rafforzata ed è raccomandata l'effettuazione di un test e la quarantena. L'auto-isolamento è invece obbligatorio per le zone contrassegnate come "rosse":  Trentino-Alto Adige, Liguria, Umbria, Campania. La lista delle zone arancioni e rosse è disponibile sull’apposita pagina del Ministero degli esteri belga.

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Bielorussia

In risposta all'emergenza sanitaria la Bielorussia ha introdotto per i passeggeri in arrivo dall’Italia l’obbligo di esibire all’arrivo un test PCR negativo (in inglese, russo o bielorusso) effettuato non oltre 72 ore prima della partenza.

Lettonia

L'Italia è stata inserita dalla Lettonia tra i Paesi contrassegnati in rosso considerati più a rischio nonostante a  partire dal 10 giugno il governo lettone abbia dichiarato la fine dello stato di emergenza Covid-19. Perciò i viaggiatori che entrano in Lettonia  dall’Italia dovranno osservare un isolamento fiduciario di 10 giorni.

Ungheria

L'ingresso in Ungheria è vietato non solo dall'Italia ma da tutto il mondo. Il Governo ungherese ha infatti annunciato la chiusura delle frontiere, in vigore da settembre. Le restrizioni riguardano tutti i cittadini stranieri. Tra le eccezioni previste: viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria; cittadini stranieri residenti nelle zone di confine per motivi di lavoro; mero transito lungo i corridoi umanitari autostradali.

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Thailandia

La Thailandia ha chiuso dal 21 marzo scorso tutte le frontiere terrestri. È quindi vietato a tutti gli stranieri l'ingresso nel territorio del Paese. Le eccezioni riguardano il rientro dei cittadini thailandesi all’estero, diplomatici e familiari, equipaggi di aerei e navi, persone in possesso di un permesso di lavoro, familiari di cittadini thailandesi, personale impegnato nel trasporto di merci necessarie, stranieri necessitanti di cure mediche (ad esclusione del Covid-19) e relativi accompagnatori. Ad eccezione degli equipaggi e del personale impegnato nel trasporto di merci necessarie, a tutti è richiesto un certificato medico e un test Covid negativo, entrambi rilasciati non più di 72 ore prima della partenza. È previsto per tutte le categorie l’obbligo di osservare, una volta giunti in Thailandia, 14 giorni di quarantena, a proprie spese, presso strutture e alberghi indicati dalle Autorità, che andranno prenotati in anticipo.

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