
Da Madrid alla Gran Bretagna, le nuove misure restrittive anti-Covid in Europa
Diversi Paesi hanno visto aumentare i nuovi casi di contagio e per questo sono state introdotte delle nuove limitazioni. Nella capitale spagnola restrizioni alla mobilità dei cittadini: ingresso limitato in 37 zone, riunioni solo in sei, parchi chiusi. In alcune zone del Regno Unito è scattato un secondo lockdown, mentre in Danimanrca i locali devono chiudere alle ore 22

La paura di un secondo lockdown scuote tutta l'Europa. Diversi Paesi, tra cui Spagna, Francia e Regno Unito, hanno già iniziato ad inasprire le misure di contenimento a fronte di una crescita di nuovi contagi che sembra accelerare sempre di più. Ecco quali sono le novità introdotte Paese per Paese
Coronavirus, dal primo contagio alla pandemia: le tappe
I primi annunci di "drastiche restrizioni" anti-Covid arrivano dalla regione di Madrid, in Spagna. Misure che per ora dovrebbero interessare soprattutto i quartieri popolari a sud della capitale e le città circostanti, maggiormente colpite dall'epidemia
Coronavirus, gli aggiornamenti live
La Spagna, che è stata sottoposta a uno dei lockdown più severi del mondo, ha visto la pandemia tornare a galoppare a partire da luglio, portando il numero complessivo delle vittime a 30.400, tanto che il Paese è diventato quello con il più alto numero di vittime in proporzione alle popolazione dell'Ue, mentre ormai i nuovi contagi corrono alla media di circa 5.000 al giorno
Coronavirus, il bollettino del 18 settembre
"Il numero di posti in terapia intensiva è già insufficiente a causa dei pazienti Covid", è l'allarme lanciato dal pronto soccorso dell'ospedale di Madrid, con 32 posti letto per 35 pazienti. Nelle ultime settimane, l'area centrale della Spagna - che conta circa 6,6 milioni di abitanti - ha contato circa un terzo dei nuovi casi e dei nuovi decessi del Paese
Coronavirus, la diffusione del virus in Italia in una mappa animata
La presidente della Comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, ha annunciato limitazioni alla mobilità nella capitale, ma si è rifiutata di dichiarare lo stato di allarme per il coronavirus e ha affermato che "il confinamento deve essere evitato a tutti i costi". La regione della capitale spagnola limita l'ingresso e l'uscita in 37 zone sanitarie, limita le riunioni a sei persone e chiude i parchi
Coronavirus mondo, i Peasi più colpiti nelle ultime 24 ore
È di oltre 15 milioni il numero complessivo delle persone coinvolte a partire dal prossimo martedì dalle misure di "lockdown parziale locale" annunciate dal governo di Boris Johnson. Provvedimenti progressivamente potranno riguardare zone sempre più vaste del Paese
Coronavirus, in Uk oltre 15 milioni di persone in lockdown
Il 18 settembre sono entrate in vigore nuove restrizioni nel nord-est dell'Inghilterra: sono vietati gli incontri tra persone provenienti da case diverse, ed è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino nei luoghi di intrattenimento. Non solo: il governo britannico non esclude la possibilità di un nuovo lockdown generale se le misure locali non si riveleranno sufficienti
IG nobel, i leader premiati per la gestione della pandemia
Ulteriore misure restrittive anche in Francia (dopo che il governo aveva già annunciato un nuovo piano anti-Covid con l'individuazione di 42 zone rosse). Il ministero alla Sanità ha spiegato che nuove restrizioni, tra cui la possibilità di chiudere i bar o il divieto di riunirsi in pubblico saranno decise in diverse grandi città, tra cui Marsiglia, Lione e Nizza, dove sono stati vietati gli incontri tra oltre 10 persone negli spazi pubblici e la vendita e il consumo di alcolici sulle strade pubbliche a partire dalle 20
Biden, "Vaccino anti covid? Mi fido di Fauci, non di Trump"
Sempre in Francia, a dieci giorni dal suo inizio, il torneo di tennis del Roland Garros parigino permetterà l'ingresso di 11.500 spettatori al giorno, contro i 40.000 abituali. A preoccupare è l'ascesa dei nuovi contagi: il numero di morti è raddoppiato nell'ultima settimana (265 rispetto alle 129 della settimana precedente)

Il governo danese ha esteso le restrizioni finora imposte a Copenhagen e nel resto del Paese: i ristoranti e i bar dovranno chiudere alle 22, obbligatorio l'uso di mascherine non solo per entrare nei locali, ma anche una volta seduti. In linea di principio, le misure resteranno in vigore fino al 4 ottobre

Sempre in Danimarca, non si possono superare incontri con oltre 50 persone, ad eccezione di eventi organizzati in locali con capacità molto ampie nei quali siano state adottate misure igieniche adeguate. L'esecutivo di Mette Frederiksen raccomanda inoltre di praticare il telelavoro il più possibile e di ridurre al minimo i contatti sociali

“Con l'inizio dell'autunno entreremo anche in una nuova fase della lotta contro la pandemia", ha detto la premier danese. La Danimarca è stata tra i primi Paesi del Nord Europa a introdurre restrizioni alla vita pubblica e a contenere il contagio in tempi relativamente brevi, ma nelle ultime settimane ha registrato un'impennata di nuove infezioni, soprattutto nella capitale, Copenaghen: finora sono state contagiate 21.847 persone, le vittime sono 625

La Repubblica Ceca ha imposto l'uso di mascherine in classe per gli studenti e gli alunni con più di undici anni. Con un numero record di 3.130 nuovi casi giovedì, il Paese è tornato a registrare cifre giornaliere paragonabili all'intero mese di marzo. Attualmente si tratta dello Stato nel quale il numero delle nuove infezioni sta aumentando maggiormente, con un incremento del 65% al giorno (in media 1.300 nuovi casi)

In Portogallo, il primo ministro Antonio Costa ha detto che se la tendenza attuale continua, il Paese supererà la barriera dei 1.000 casi giornalieri di coronavirus la prossima settimana, invitando i cittadini ad assumersi la responsabilità di prevenirlo

"Dobbiamo riuscire a fermare la crescita di questa pandemia", ha detto il primo ministro Costa dopo un incontro con il suo gabinetto di crisi per il Covid. Non sono escluse nuove misure restrittive