
I ritratti di James Orr, Howell Cobb, Robert Hunter e Charles Crisp sono stati tolti in occasione del Juneteenth Holiday, in segno di appoggio alle proteste contro razzismo e disuguaglianze portate avanti dal movimento Black Lives Matter. LA GALLERY

La speaker della Camera Nancy Pelosi ha chiesto la rimozione dei quadri dei confederati che si trovano a Capitol Hill, sede del Congresso americano. L'azione è stata fatta anche in seguito alle manifestazioni contro il razzismo che stanno scuotendo l'America
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La rimozione è avvenuta giovedì 18 giugno, un giorno prima del Juneteenth Holiday, con cui si celebra la fine della schiavitù negli Stati Uniti. La ricorrenza è in realtà ufficiale soltanto in Texas, mentre rimane ufficiosa negli altri Stati federali
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Si tiene ogni anno il 19 giugno in memoria del generale Gordon Granger della Union Army, che il 19 giugno 1865 annunciò a Galveston la fine della guerra e la libertà per tutti gli schiavi del Texas
Caso George Floyd, 8 serie tv sul razzismo e il movimento Black Lives Matter negli Usa.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/d9bac5c096d4c4c020dcd3fb0846c5007735bea4/img.jpg)
"Molti le stanno cambiando proprio in questo periodo. Penso sia questo il giusto modo di affrontare la situazione", ha aggiunto. "Spetta ai singoli Stati prendere questa decisione"
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Anche se non ha potuto eliminare le statue, Pelosi ha il potere di togliere i quadri perché parte della collezione esposta lungo i muri fuori dalla Camera dei Deputati
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I quattro uomini i cui ritratti sono stati rimossi hanno ricoperto il ruolo di portavoce della Camera. Sono Robert Hunter della Virginia, Howell Cobb della Georgia, James Orr del South Carolina e Charles Crisp della Georgia

Pelosi ha dichiarato di non aver mai notato questi volti, finché il curatore della collezione non li ha portati alla sua attenzione. L'azione messa in pratica da Pelosi segue le orme della protesta contro il razzismo e le brutalità commesse contro gli afroamericani
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