Recovery Fund, l’Ue discute nel Consiglio europeo. Conte: “Serve accordo entro luglio”

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Videoconferenza dei capi di Stato e di governo per discutere della proposta della Commissione. Il premier italiano: "Tocca al Consiglio essere all'altezza della sfida". Sassoli: "No passi indietro". Lagarde: mercati finanziari a rischio se i governi Ue non raggiungono un accordo. Merkel: sfida enorme, noi per accordo veloce. La Svezia frena: posizioni ancora lontane. La Finlandia: "Proposta inaccettabile". Nuovo vertice "in presenza" a luglio

L’Ue discute del Recovery Fund (CHI LO FINANZIA). Capi di Stato e di governo europei si sono ritrovati in videoconferenza per un summit del Consiglio Europeo. Il premier italiano Conte ha esortato: "Dobbiamo trovare un accordo entro luglio". La Svezia frena: posizioni ancora lontane. E la Finlandia rinacar: "Proposta inaccettabile". Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha fatto presente che quella messa sul tavolo dalla Commissione Ue è "una proposta ambiziosa" per il rilancio dell'Ue, "che per noi rappresenta la base minima di partenza. Non accetteremo nessun passo indietro". Invece la presidente della Bce Lagarde evidenzia che i mercati finanziari sono a rischio se i governi Ue non raggiungono un accordo sulle misure per rilanciare la ripresa. La cancelliera tedesca Merkel ammonisce: l'Ue ha tutto l'interesse a varare il Recovery plan entro l'estate. Per il cancelliere austriaco Kurz, "il Recovery Fund non deve aprire la strada a un'unione del debito” (L'INTERVISTA DI VON DER LEYEN A SKY TG24). Nuovo vertice "in presenza" si terrà a luglio.

Conte: ora tocca a Consiglio Ue essere a altezza sfida

"La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate”, ha detto il premier italiano Conte. “Anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l'accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”. Secondo il presidente del Consiglio, "la Commissione europea e la Bce non hanno mancato l'appuntamento con la Storia. Ora è il turno del Consiglio Europeo di essere all'altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula "compromesso", preferisco si lavori per una "decisione politica ambiziosa".

Conte: bilancio Ue e Recovery unico pacchetto

Conte ha proseguito dicendo: “Dobbiamo mantenere distinti i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del "Next Generation EU" e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile. Questo consentirà all'Italia di avere un atteggiamento più flessibile su alcuni aspetti del Qfa, ad esempio quelli che appaiono più anacronistici (come i “rebates")". Per quanto riguarda il “fronte interno, l'Italia ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica".

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Un momento del summit - ©Ansa

Michel annuncia vertice a luglio

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, poco prima di iniziare il vertice ha detto: "Abbiamo una responsabilità collettiva di arrivare a un risultato. È il momento di impegnarsi". Michel ha poi detto che sul Recovery fund e il bilancio c'è un consenso emergente ma allo stesso tempo "non dobbiamo sottostimare le differenze di visione sui diversi punti. È necessario continuare la discussione". Infine ha annunciato: "Adesso passiamo ad nuova fase di una nuova negoziazione e abbiamo l'intenzione di tenere un summit in presenza a metà luglio. Siamo consci che una decisione vada presa prima possibile". 

Von der Leyen: leader vogliono intesa prima di agosto

La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen in mattinata ha detto: "Oggi attraversiamo una tappa cruciale verso l'uscita dalla crisi, sono felice di presentare il Next Generation Eu al Consiglio europeo. Il nostro pacchetto aiuterà l'Europa per una ripresa resiliente, sostenibile e digitale. Ora dobbiamo unire i nostri sforzi, non è consentito alcun ritardo”. Dopo il vertice ha aggiunto che "la prima discussione" su Recovery fund e bilancio "è stata molto positiva", i leader hanno affermato di volere "un accordo prima di agosto" e sono consapevoli che "il successo del Recovery plan dipende anche dalla sua rapida adozione".

Merkel: sfida enorme, noi per accordo veloce

L'Unione europea sta affrontando la recessione più grave dalla Seconda guerra mondiale e ha tutto l'interesse a varare il Recovery plan entro la fine dell'estate, prima di eventi come le elezioni americane, ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel, spiegando che la Germania si è spesa perché si arrivi velocemente a un'intesa in Ue. Merkel poi, rispondendo a chi ha chiesto se Stati come l'Italia potranno ricevere i soldi europei prima del 2021, ha spiegato: "Non credo che si possano versare i fondi già quest'anno". La Cancelliera ha sottolineato che i Parlamenti devono ratificare le decisioni che si prenderanno in Europa, affermando poi che sarebbe positivo se i Paesi potessero sapere di poter contare sui fondi da gennaio.

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I protagonisti del vertice Ue - ©Ansa

La Svezia frena: posizioni ancora lontane 

Il premier svedese, Stefan Lofven, al termine della videoconferenza dei leader, ha smorzato gli entusiasmi. Con gli altri tre Paesi frugali, "pensiamo che" il Recovery plan "debba essere basato sui prestiti e non su sovvenzioni" e le posizioni in seno al Consiglio "sono ancora abbastanza lontane", ha detto. "Resta molto da negoziare" e faremo di tutto per riuscire a trovare un accordo in estate "ma non posso fare previsioni se sarà possibile", ha aggiunto.

Il premier olandese: "Aiuteremo chi 'mette la casa in ordine'"

Tuttavia, più tardi, il premier olandese Mark Rutte ha precisato: "Il premier svedese Lofven ha presentato la posizione comune" dei quattro Paesi frugali "parlando a nome di tutti noi, e poi ciascuno ha evidenziato alcuni aspetti. Personalmente ho detto che i Paesi che useranno il Recovery fund dovranno mettere la loro casa in ordine, per non doverlo usare di nuovo" con una nuova crisi in futuro. “Vogliamo aiutare - ha concluso - ma gli altri devono aiutare loro stessi".

La Finlandia: “Sono necessari cambiamenti”

Più dura la posizione della Finlandia: "Non possiamo accettare la proposta della Commissione Ue" sul Recovery Fund "così com'è - ha detto la premier Sanna Marin - sono necessari cambiamenti sotto molti aspetti. La discussione non è realmente progredita". "La Finlandia - secondo fonti finlandesi - non è sola, diversi Paesi hanno espresso critiche simili evidenziando lo squilibrio tra sovvenzioni e prestiti. Ci sono stati anche interventi duri".

Sassoli: non accettiamo passi indietro su Recovery fund

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, intervenendo in apertura ha spiegato che "intervenire solo con prestiti avrebbe conseguenze asimmetriche sul debito dei singoli Stati membri e sarebbe più costoso per l'Unione nel suo insieme. Sul piano di ripresa il parlamento è chiaro, è una buona base di partenza e ci auguriamo che il Consiglio la apprezzi per iniziare una negoziazione. Vogliamo un piano di ripresa e un Qfp (quadro finanziario pluriennale, ndr) che siano la benzina del motore che deve ripartire".

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Un momento del summit - ©Ansa

Kurz: Recovery fund non apra a condivisione debito Ue

"Il Recovery Fund non deve aprire la strada a un'unione del debito" perciò "deve esserci un limite di tempo" e "si deve discutere di chi paga quanto, di chi beneficia di più e di quali condizioni vincolano gli aiuti”, ha detto invece il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un messaggio diffuso su Twitter a margine del vertice Ue. "L'Austria è ben coordinata con Danimarca, Olanda e Svezia" e vuole "contribuire" al dibattito Ue, sottolinea Kurz, "l'obiettivo" di Vienna "è mostrare solidarietà ai Paesi più colpiti dal coronavirus”.

Lagarde: rischi per mercati se governi non agiscono

I mercati finanziari sono a rischio se i governi Ue non raggiungono un accordo sulle misure di stimolo per rilanciare e sostenere la ripresa economica dopo l'emergenza coronavirus. È questo il monito lanciato dalla presidente della Bce, Christine Lagarde. La numero uno della Bce ha spiegato che la calma sui mercati finanziari è dovuta al fatto che è atteso un intervento dei governi dell'Ue ma se ciò non dovesse accadere, allora il 'sentiment' potrebbe cambiare.

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